"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



martedì 28 novembre 2023

“I TRAM LI TRAINAVANO I CAVALLI”: MEMORIA, MILANO E ALTRO (Facebook Down Series – 4)

 

I TRAM LI TRAINAVANO I CAVALLI”: MEMORIA, MILANO E ALTRO

(Facebook Down Series – 4)

 

Vettura della linea tramviaria 1 (“sono sull’Uno”, insomma), ho cominciato a conversare con una Signora (“esse maiuscola”) che si è dichiarata “anteguerra” e che credo abbia fatto da signorina e da giovane signora più strage di cuori di un passaggio di Napalm la mattina.

Lodando “la” manetta (guidatrice per i forestieri) le dice che lei i tram di una volta, … che i suoi genitori salivano su quelli trainati dai cavalli; confermo quando la Signora fa presente alla manetta che i Navigli per noi sono quelli di Via Senato, non alla Darsena.

 

Ho cominciato a rileggere Sono stato più cattivo di Enrico Ruggeri ([1]) e ho trovato di nuovo una società quasi estinta se non fosse per quelli che ricordano un poco, non solo geograficamente.

 

Nel caso foste curiosi, magari andate a riprendervi le note a piè pagina del post “Facebook Down Series” numero 2 e quello sulla saga dell’eliporto ([2]) e quello sugli “svaniti” della mia città ([3]).

 

 

                                                                                                                       Steg

 

 

 

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lunedì 27 novembre 2023

PROMEMORIA INDOTTO, ANNIVERSARI E CCCP (IL GRUPPO MUSICALE)

 

PROMEMORIA INDOTTO,

ANNIVERSARI E CCCP (IL GRUPPO MUSICALE)

(anche quando parte del contenuto di un libro

col tempo può assomigliare alla sua copertina) ([1])

 

Coraggio uomini e donne di [Grecia], impastati d’anima e sangue, uomini e donne liberi e fieri, può capitare che oggi sia una buona giornata per morire. A noi restano da pagare le rate dell’assicurazione, squillano i telefonini, qualche preoccupazione di borsa e… ‘Pronto? Sì hai sentito, non ci rovineranno mica le vacanze?’.
Di tutti noi io ho vergogna.
 
Oggi il fondamentalismo cattolico e/o protestante è ridicolo o caricaturale, più preoccupante, a benvedere, quello laicista ma è il fondamentalismo islamico nella sua deriva eroico-terrorista il problema inevitabile dell’Occidente e nello specifico dell’Europa.
È in gioco la nostra esistenza reale, per quanto poco sia il nostro valore.
 
Due precisazioni, a scanso di equivoci e critiche non motivate.
Per un certo tempo, ormai concluso, ho avuto l’abitudine di cogliere qualche occasione semplicemente per non comprare ciò che potevo magari chiedere senza problemi. È accaduto per esempio con The Smiths (e qualche lavoro di Morrissey) e, in parte, con CCCP-Fedeli alla linea e CSI: la base della mia discoteca relativa a questi artisti arriva dai tempi in cui i produttori di fonogrammi (allora si chiamavano produttori fonografici ([2])) avevano una discreta larghezza nel distribuire copie omaggio, direttamente o indirettamente.
 
Da ciò sono derivati ascolti spesso tardivi, ma in alcuni periodi quasi monotematici o comunque come quelli di qualcuno che deve scrivere su un determinato argomento. Il lato dolente è che, poi, arrivano inesorabili i libri.
 
Ciò premesso, in questi giorni sto leggendo il volume Giovanni Lindo Ferretti – Canzoni preghiere opere omissioni ([3]): da lì sono tratte le citazioni qui sopra, entrambe attribuite – appunto – a Giovanni Lindo Ferretti.
Rispettivamente, la prima dalla pagina 212, tratta da una lettera della primavera 1999 indirizzata alla testata Ultime Notizie Reggio; la seconda dalla pagina 281, tratta dal libretto che accompagna l’album D’anime e d’animali attribuito ai PGR pubblicato nel 2004.
Nella prima ho sostituito la parola “Serbia” con Grecia”, solamente per attualizzare la citazione; mentre non vedo grandi progressi nella lotta al terrorismo islamico dopo il 2001.
 
Pensate, ovviamente, ciò che volete.
Buone vacanze, con i telefonini (rectius smartphone) ben connessi, poi a settembre magari trovate un cartello che vi dice che costruiscono una moschea in città e un medium che vi informa che Angela Merkel si ricandida.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

OTTO ANNI DOPO

 

Ormai, musicalmente (e altro), ogni anno è “l’anno”.
Certe volte non è nemmeno l’anno esatto: si consideri l’operazione fonografica per Who’s Next in abbinamento a Lifehouse de, rispettivamente, The Who e Pete Townshend.
 
In questo 2023 in cui aggiungo alcune righe, è anche il quarantennale dei CCCP: o meglio lo è e non lo è (se si bada a quanto stampato e dichiarato …).
Grande sfoggio: tutto ruota intorno a una mostra realizzata, molto bene, a Reggio Emilia, intitolata Felicitazioni! ([4]), visitabile anche nel 2023.
 
Ma cosa significa questa celebrazione? Parto da una constatazione: mi è stato detto da più di una persona che occorrono due ore per visitarla: a me ne è servita una; non so quanto sia occorso a una famigliola con figlio in grado di camminare (direi cinquenne) ma con padre schiavo che trascinava un passeggino, nemmeno piegato, su e giù per rampe di scale, l’impressione è che nessuno dei due genitori avesse vissuto generazionalmente il 1983 (anno che mi dice ben poco musicalmente ([5])).
Interpreto questo sfasamento di “tempi necessari” come differenza generazionale.
 
E allora?
Poco o nulla: curiosità, opportunità di rinfrescare un poco la memoria.
 
Ogni tanto vedo per strada ragazzini (intendo giovanissimi teen-ager o nemmeno) con magliette dei Nirvana, mi provocano un poco di compassione.
 
A parte le nostalgie, e più pericolose di esse sono gli atti di lealtà, tutti questi anniversari sono quindi rivolti a chi non c’era o, al più, a chi – e forse esprimo in modo diverso ciò che già ho scritto – passa per strade che più o meno per scelta non aveva percorso a tempo debito, ma che considera non del tutto trascurabili.
 
Dovevo correggere il post originale?
Non credo: la seconda citazione è “fallaciana”, la prima comincia ad essere di piccolo buonsenso.
Angela Merkel al momento non è rientrata in politica ([6]).
Ho modificato leggermente il titolo per rendere lo scritto più raggiungibile.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

 

 

 

 

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[1] Cfr. “Don't judge a book just by the cover/Unless you cover just another” (“EMI”: Rotten/Jones/Matlock/Cook): https://www.youtube.com/watch?v=8CSSFdaVr5U.
[2] Articolo 72 legge n. 633 del 22 aprile 1941, sostituito nel 2003.
[3] Di Matteo Remitti e Stefano Fiz Bottura: Roma, Arcana, 2010.
Naturalmente comprato.
[4] Però Il Libretto Rozzo dei CCCP è stato ripubblicato nel 2022.
[5] Poco anche qui, direi: https://en.wikipedia.org/wiki/1983_in_music
Pensavo che il terzo album dei Bauhaus fosse uscito allora: no l’anno precedente.
Ma se volete provare: The Armoury Show, This Mortal Coil, The Style Council (ma fine 1982), The Stone Roses (pochissimo ascoltati da me).
Qualcuno mi ricorderebbe (e allora ricordo io) l’esordio fonografico de The Smiths e il secondo album di studio dei Soft Cell.
Potete rifare il gioco con il 1984.
[6] Polemiche per il suo “addio”: esistono anche versioni tradotte, ma mi pare preferibile suggerirvi questo: https://www.youtube.com/watch?v=yi0MwOAhEtE&t=445s

venerdì 24 novembre 2023

DAVID BOWIE? TUTTI ESPERTI! (Facebook Down Series – 3)

 

DAVID BOWIE? TUTTI ESPERTI!
(Facebook Down Series – 3)
 
Leggo sul numero di 7/Sette (CdS) del 24 novembre 2023 una intervista a certa Frida Giannini, che scopro (o riscopro: me ne ero dimenticato?) ex “stilista” di Gucci.
Ha pubblicato un libro.
 
Nella intervista (qui in calce “ritaglio”) con italiano un poco da borgata romana o da basso napoletano, “spiega” che David Bowie era autosufficiente, e – soprattutto – ha condizionato la scena musicale e oltre dal 1969.
Simpatica opinione … Non so se la vedova Ronson, all’anagrafe Suzanne Fussey, sia concorde e cosa ne pensi Mary Angela “Angie” Barnett (fu “in Bowie” per qualche tempo).
 
Curiosamente, ad accompagnare l’intervista non si vedono foto di David Bowie “pre” Ziggy Stardust mania (il che include anche l’apparizione al OGWT), ad esempio negli USA con i boccoli.
 
De TMWSTW? Niente ([1]).
 
A questo punto, visto il prezzo del suo libro ho profferito fra me e me una espressione romanesca, e di seguito, siccome non lo comprerò, l’altra opposta espressione ([2]).

 


 

                                                                                                                       Steg

 

 

 

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giovedì 23 novembre 2023

IANVA TARDI CHE MAI

 

IANVA TARDI CHE MAI

 

Questo post sarà sicuramente incompleto, e molto probabilmente in buona parte ridondante.
 
Gli Ianva ([1]) sono stati da me citati, in modo marginale o marginalissimo, in alcuni post precedenti.
Fra coloro che si piccano di conoscere tutte o quasi le scene musicali “alternative” (a cosa?) essi sono presumibilmente i più noti fra gli sconosciuti ([2]).
 
Io li ho incontrati, mediaticamente, due volte, non ricordo quale fu la prima.
 
Attraverso questa canzone in questa versione (quanto a immagini di accompagnamento): https://www.youtube.com/watch?v=Eq5q67ac1xE.
Non era il solito clangore urlato che ci si sarebbe aspettati.
Album impegnativo quello da cui questa opera musicale è tratta, poiché è strutturato in successione storica.
 
Intanto coi Disciplinatha … ([3]).
Ed ecco Renato “Mercy” Carpaneto apparire fra gli illustri ospiti del documentario audiovisivo intitolato Questa non è una esercitazione ([4]).
 
Quindi mia raccolta di tutti i fonogrammi del gruppo e, a tempo debito, acquisto di quel monumento cartaceo che è il romanzo in 3 (tre volumi) per oltre duemila pagine di Carpaneto intitolato (come anche un album degli Ianva) La mano di gloria.
 
Il cerchio, poi, anni dopo si chiuse a sigillo con: https://www.youtube.com/watch?v=-C-L092HscU.
The European cannon is here” ([5]).
Questo singolo non singolo e “opera musicale titolo” dell’ultimo (al momento in cui scrivo) album del gruppo.
Album impegnativo con più tematiche, fra le quali quasi naturalmente, ancora riferimenti a Gabriele D’Annunzio ([6])
Il che necessariamente “impone” di ricordare come in “Canone europeo” canti anche Enrico Ruggeri, il quale ha creato l’opera musicale “Il volo su Vienna” ([7]).
 
Poi, pressoché inevitabilmente si arriva al centenario della Impresa di Fiume ([8]).
Carpaneto senza Ianva autore e “con”.
 
Ultima annotazione: chi comprasse Canone europeo, probabilmente si imbatterà in Michele Mari: però qui camminate da soli.

 

 

                                                                                                                       Steg

 

 

 

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[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Ianva

Ma qualificarli come “neofolk dark” non significa nulla, sebbene il sostantivo sia impiegato anche da loro. Ed esiste un folk industriale?

Oppure “folk” sta per un “popolare” non diluito?

[5] David Bowie, Station To Station”.

Si notion le due “enne”.

https://bowiesongs.wordpress.com/?s=station+to+station

[6] “D” maiuscola siccome nom de plume.

[7] https://www.youtube.com/watch?v=buRXNqRrgf0.

Contenuta nell’album Un viaggio incredibile.

martedì 21 novembre 2023

ATTUALITÀ “RUGGERIANA” (Facebook Down Series – 2)

 

ATTUALITÀ “RUGGERIANA”

(Facebook Down Series – 2)

 

Di Enrico Ruggeri ho scritto varie volte.

Ho anche usato il titolo di una sua canzone per un mio post ([1]), e poi di nuovo ([2]).

 

Primi di ottobre 2023, questa intervista: https://www.youtube.com/watch?v=BAgo-M_cD0Q

Non aggiungo altro, sebbene io non condivida tutte le sue opinioni (di geopolitica, ad esempio).

 

 

                                                                                                                       Steg

 

 

 

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CARRI (Tombstone series – 91)

 

CARRI

(Tombstone series – 91)

 

Dopo la salita sul carro del vincitore, ora anche la salita sul carro funebre.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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lunedì 20 novembre 2023

LE LAUREE (Facebook Down Series – 1)

 

LE LAUREE

(Facebook Down Series – 1)

 

Posso anche essere tacciato di cattivo gusto, per me è acqua sul marmo.

Avrebbe avuto, invece, buon gusto Umberto Eco se, un certo giorno della sua vita, avesse applicato un principio di “stop gain” e cominciato a rifiutare le lauree honoris causa (si può anche dire ad honorem. Importante è non mischiare ([1])).

 

Mi rendo conto di scrivere da una posizione privilegiata, però io mi sono guadagnato, con lo studio:

-          una laurea con il punteggio 110/110 e lode;

-          un LL.M. presso una università statunitense della cosiddetta “Ivy League”.

D’altronde dei miei titoli di studio non faccio mai sfoggio (altrimenti ciò sarebbe ampiamente testimoniato dalla mia pagina Facebook ([2]), mentre così non è e la scelta è antica ([3])).

 

Trovo molto da “libro Cuore” (in realtà si chiama Cuore, senz’altro, romanzo o raccolta di racconti, che sostener si voglia), quindi deamicisiano, il conferimento della laurea, post mortem (rieccoci con il Latino), a Giulia Cecchettin.

Che poi è una laurea triennale … non sapevo esistessero anche per la facoltà di Ingegneria che, come si diceva quaranta anni fa: “è l’unica facoltà in cui non basta studiare”, ma le cose evidentemente sono cambiate in questi decenni.

Sembra la versione civile delle medaglie al valore che certi familiari dei defunti (militari o appartenenti alle forze dell’ordine) chiedono al governo, poi niente facendosene (anche se magari per i caduti di Nassiria ([4]) …).

 

Fra un anno, nessuno si ricorderà di questa ennesima vicenda strappalacrime italiana.

 

Io, finché vivo: “sempre con la bianca”, statene sicuri.

 

 

NOTA STILISTICA.

Inauguro una nuova serie siccome da giorni non posso: non solo accedere alla mia pagina Facebook, ma nemmeno svolgere le procedure per rientrarvi.

Questo post, specificamente, sarebbe stato più breve, caustico e sbavato nella forma se fosse stato scritto per Facebook.

Quindi, Facebook o no, i miei post continueranno a seguire la loro destinazione e collocazione in una serie (se del caso).

Il titolo della serie suona e rima come e con il titolo di un film di Ridley Scott: Black Hawk Down: ma non c’è nessun riferimento, se non che io sono senza ali (o pale, con una “l” sola).

 

 

                                                                                                                       Steg

 

 

 

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[1] https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/laurea-ad-honorem-o-laurea-honoris-causa/305 
[2] Infra
[3] https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2018/10/tirare-con-la-bianca-la-prevalenza.html
[4] Pensate che una rapida ricerca indica che nell’anno 2008 ci fu un disegno di legge per ciò: rimasto solo disegno …

venerdì 17 novembre 2023

EPICA: QUANDO È SCOMPARSA?

 

EPICA: QUANDO È SCOMPARSA?

 

Nell’epica si trova l’eroe, ma non tutti nell’epica sono eroi.

 

La visione epica almeno di alcuni momenti della vita non esiste più: una certa generazione – quale e quando? Unica certezza: è generazione successiva alla mia, forse di una quindicina di anni quanto a nascita dei suoi appartenenti – la ha estinta.

 

Credo si tratti di una affermazione incontrovertibile.

Purtroppo.

 

 

                                                                                                                       Steg

 

 

 

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ALAIN DELON (tracce)

 

ALAIN DELON

(tracce)

 

Ho una ponderosa (oltre 500 pagine) biografia in lingua francese su Alain Delon che ha una curiosa caratteristica: non contiene nessuna fotografia, nemmeno in copertina.

La comprai tempo fa in ragione della mia – non giovanile – passione per Jean-Pierre Melville e il suo film Le Samouraï ([1]). La quale nacque dal libro di Philip Mann (tedesco l’autore, ma scritto in lingua inglese) The Dandy at Dusk ([2]). Che ha in copertina una immagine del precitato film, in bianco e nero, ma il film di Melville, del 1967, è a colori, però “sembra” in bianco e nero.

 

In calce a questo post, trovate una immagine di una pagina tratta da un libro dedicato al regista francese, ma riferita all’attore ([3]): essa non richiede spiegazioni ([4]).

 

Il dato più curioso di questo post è che esso in parte ne trascrive un precedente, anche solo per la ragione che gli accadimenti della vita non cambiano. Tant’è ([5]).

 

 



 

 

                                                                                                                       Steg

 

 

 

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[1] Per il quale dovrei rinviare al volume di Xavier Canonne, Requiem pour un homme seul: Le Samouraï de Jean-Pierre Melville (Exhibitions International, 2011), se non fosse che una copia difficilmente si reperisce sotto i 50 Euro.

[2] Sottotitolato Taste and Melancholy in the Twentieth Century, London, Head of Zeus, 2017.

[3] La datazione esatta della edizione del Festival è giugno 2017, e l’intervista a Delon è verosimilmente del 9 giugno: https://tiff.ro/en/stiri/alain-delon-lifetime-achievement-award-transilvania-iff-2017 oppure del 10 giugno https://tiff.ro/en/foto/pour-la-peau-dun-flic-presence-alain-delon-unirii-open-air

La prima “stringa” mostra molto, la seconda dice non poco.

[4] La foto della pagina, la 217, è tratta dal libro di Denitza Bantcheva, Jean-Pierre Melville: de l’œuvre à l’homme nella terza edizione riveduta pubblicata da Editions du Revif, Paris, nel 2019.