LE
LAUREE
(Facebook Down Series – 1)
Posso anche
essere tacciato di cattivo gusto, per me è acqua sul marmo.
Avrebbe avuto,
invece, buon gusto Umberto Eco se, un certo giorno della sua vita, avesse
applicato un principio di “stop gain” e cominciato a rifiutare le lauree honoris
causa (si può anche dire ad honorem. Importante è non mischiare ([1])).
Mi rendo conto
di scrivere da una posizione privilegiata, però io mi sono guadagnato, con lo
studio:
-
una laurea con il punteggio 110/110 e lode;
-
un LL.M. presso una università statunitense della cosiddetta
“Ivy League”.
D’altronde dei
miei titoli di studio non faccio mai sfoggio (altrimenti ciò sarebbe ampiamente
testimoniato dalla mia pagina Facebook ([2]),
mentre così non è e la scelta è antica ([3])).
Trovo molto da “libro
Cuore” (in realtà si chiama Cuore, senz’altro, romanzo o raccolta di
racconti, che sostener si voglia), quindi deamicisiano, il conferimento della
laurea, post mortem (rieccoci con il Latino), a Giulia Cecchettin.
Che poi è una
laurea triennale … non sapevo esistessero anche per la facoltà di Ingegneria
che, come si diceva quaranta anni fa: “è l’unica facoltà in cui non basta
studiare”, ma le cose evidentemente sono cambiate in questi decenni.
Sembra la
versione civile delle medaglie al valore che certi familiari dei defunti
(militari o appartenenti alle forze dell’ordine) chiedono al governo, poi niente
facendosene (anche se magari per i caduti di Nassiria ([4]) …).
Fra un anno,
nessuno si ricorderà di questa ennesima vicenda strappalacrime italiana.
Io, finché vivo:
“sempre con la bianca”, statene sicuri.
NOTA
STILISTICA.
Inauguro una
nuova serie siccome da giorni non posso: non solo accedere alla mia pagina Facebook,
ma nemmeno svolgere le procedure per rientrarvi.
Questo post,
specificamente, sarebbe stato più breve, caustico e sbavato nella forma se
fosse stato scritto per Facebook.
Quindi, Facebook
o no, i miei post continueranno a seguire la loro destinazione e collocazione
in una serie (se del caso).
Il titolo della
serie suona e rima come e con il titolo di un film di Ridley Scott: Black Hawk
Down: ma non c’è nessun riferimento, se non che io sono senza ali (o pale,
con una “l” sola).
Steg
©
2023 Steg E HTTP://STEG-SPEAKERSCORNER.BLOGSPOT.COM/, Milano, Italia.
Tutti i diritti riservati/All rights
reserved. Nessuna parte – compreso il suo titolo – di questa opera e/o la
medesima nella sua interezza può essere riprodotta e/od archiviata (anche su
sistemi elettronici) per scopi privati e/o riprodotta e/od archiviata per il
pubblico senza il preventivo ottenimento, in ciascun caso, dell’espresso
consenso scritto dell’autore/degli autori.
[2] Infra …
[3] https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2018/10/tirare-con-la-bianca-la-prevalenza.html
[4] Pensate che una rapida ricerca indica che nell’anno 2008 ci fu un disegno di legge per ciò: rimasto solo disegno …
Nessun commento:
Posta un commento