PERLE
MEDIATICHE 23 – “S-GARBATAMENTE”
Non c’è grande
fantasia nel mio titolo, meno ancora nella fonte di numerose perle.
Compro il libro Con Garbo, scritto da Michele Monina –
il quale dichiara questo essere il suo “cinquantacinquesimo
libro” (pag. 3) –, edito nel 2013 da CRAC Edizioni di Falconara Marittima.
Lasciamo perdere
i meri refusi tipografici, molti.
Lasciamo stare
le ripetizioni, quasi non ci sia stata rilettura.
Dovrebbe
trattarsi di una biografia dell’artista Garbo: artista-interprete-esecutore e
anche autore-compositore ([1]) di molte
delle opere musicali che, appunto, egli canta.
Al libro è
allegato un CD contenente 21 registrazioni fonografiche interpretate da Garbo:
si tratta di “demo e inediti”. Il
volume (102 pagine) io lo ho acquistato al 65% per il CD, ma avendolo letto
concludo che il CD semplicemente poteva essere pubblicato da solo, magari con
un bel booklet di fotografie e, anche, dei “crediti” migliori ([2]).
Di Garbo so ben
poco in più di prima, in compenso leggendo il volumetto ci si sciroppa
un’incomprensibile storia futuribile (?!).
Veniamo alle
perle da me riscontrate con assoluta sicurezza.
“La prima volta che ho conosciuto, di
persona, Garbo” (pag. 11).
Dunque io posso
conoscere più volte qualcuno/a, distinguendo anche fra “di persona” e non?
“Christina F” (pag. 31). Strano, per
tutti è “Christiane F.” ([3])
“Sono fermo davanti a una vecchia cabina del
teloefono, di quelle che si vedevano nei vecchi film ambientati a Londra.
Quelli tipo The Avengers, per capirci”
(pag. 32).
Innanzitutto The Avengers nasce come serie
televisiva, l’autore scrive di film anche con riferimento a Doctor Who (pag. 43). Salvo poi, a un
certo punto, correggersi e scrivere di serie TV.
Le cabine
telefoniche, a Londra e in generale nel Regno Unito, quelle “vecchie”
esistevano ancora negli anni ottanta del secolo scorso. In effetti, i modelli
mi risultano essere dal K1 al K8 (il K7 non entrò mai in produzione), e una K6
è stata fotografata a Londra nel 2012, il riferimento probabilmente è al
modello K5 o al K6 (quest’ultimo pare fosse diffuso in 73.000 esemplari ancora nel
1980).
“hanno già eliminato tutta la scena punk
americana, facendo morire di morte violenta, a metà degli anni sessanta, gente
del calibro di Andy Warhol, Lou Reed, Iggy Pop e Jello Biafra” (pag. 42).
Vanno bene le
licenze narrative, ma all’epoca indicata Iggy Pop non aveva ancora costituito The
Psychedelic Stooges, mentre Jello Biafra aveva 7-8 anni (è del 1958).
Che poi Andy
Warhol fosse da annoverare fra i punk …
A Milano c’è un
Piazzale Bacone, non una “via” (pag.
58).
“lei è tutelato dalla legge n. 675 sulla
privacy” (pag. 66).
Queste righe si
riferiscono a una “scena” ambientata nel 2012: quella legge, del 1996, è
abrogata dal decreto legislativo n. 196 del 2003.
“via Malatestastrasse” (pag. 75).
Come dire “via
via Malatesta”.
“In French a skinny man died for a
big disease with a little name. Era
il millenovecentottantaquattro” (pag. 80).
La strofa esatta
della canzone di Prince è “In France a
skinny man died of a big disease with a little name”. Album e singolo, dal
medesimo titolo: “Sign o’ The Times”, uscirono nel 1987.
“signor
Bredford”, “famiglia Bredford”, “signor Bredford” (pagg. 82 e 83).
Il cognome è
Bradford, la serie televisiva in originale si intitola Eight Is Enough, in Italiano La
famiglia Bradford.
“con questa testa così rasata” (pag. 83),
“fermarsi a parlare con un capellone”
(pag. 85).
L’autore sta
descrivendo la stessa persona.
“mi dirigo verso la Stazione di Berlino”
(pag. 91).
Quale delle molte
ferroviarie? E se siamo nel 1976
a Est o a Ovest?
“e poi ci sono tutte quelle scatolette di
tonno e di carne simmenthal che io divoro neanche fossi gringo il pistolero”
(pag. 97).
Come noto
(essendo stato recentemente recuperato il personaggio) gringo è da riferirsi
alla carne in scatola Montana.
Steg
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pubblico senza il preventivo ottenimento, in ciascun caso, dell’espresso
consenso scritto dell’autore.
[1] Il
riferimento è, al solito, alla legge n. 633 del 22 aprile 1941.
[2]
Nessuna indicazione di autori e compositori delle opere musicali oggetto delle
registrazioni, delle persone coinvolte nelle medesime (c’è almeno una voce
femminile), e nel risvolto di copertina l’espressione, ormai da 10 anni
superata, di “produttore fonografico” anziché produttore di fonogrammi
(articoli 72 e seguenti legge n. 633 del 1941 citata).
[3] Ho
riscontrato anche una notevole avversione a inserire i punti fermi dopo le
iniziali e qualche omissione di maiuscole.
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