I
LUOGHI SIMBOLO SPARISCONO
(è un
problema di velocità, e le targhe commemorative non servono a nulla)
La pubblica
amministrazione, ovunque, soffre di una incapacità innata di essere
contemporanea.
Per questo
motivo essa non riesce oggi nemmeno nei settori dove nel passato non sfigurava.
Attualmente,
soprattutto in certe zone del mondo, un edificio e ancor di più un esercizio
commerciale hanno una vita accelerata.
Impossibile,
allora, per una struttura che ha dato il nome ad un aggettivo negativo: burocratico,
reggere l’impatto e “proteggere” il passato.
Tempo fa scrissi
([1]) di
un’insegna fondamentale per Manhattan, NYC: GEM SPA.
Trattandosi di
una insegna commerciale (dunque assolutamente privata) la voce in capitolo
della City Hall e del Major è minima o nulla.
Ma pensiamo ad
altro: CBGB’s chiuso da tempo (ad essere onesti il Max’s Kansas City avrebbe
dovuto preoccupare prima e anche di più).
Giorni fa (aprile 2013) ha chiuso Bleecker’s
Bob (118 West 3rd Street), per essere soppiantato da una rivendita
di yogurt; un negozio “di dischi” che è stato, almeno negli ultimi 20 anni (esisteva
nel Greenwich Village dal 1967) non fondamentale o quasi per chi comprava
musica (come accadeva anche dal più modaiolo Midnite sulla East 23rd
Street): roba per gonzi disposti a spendere troppo per avere poco; dovevate
andare da Subterraneans (in Cornelia Street) o da Other Music (sulla West 4th
Street), semmai: il primo ha chiuso da tempo, ma nessuno, proprio nessuno,
sembra essersene accorto.
Nonostante tutto,
Bleecker’s Bob che molla il colpo e nessuno negli uffici del City Hall, giù
verso Wall Street, che muove un sopracciglio spiace molto.
Anche perché le
targhe e le ipocrite toponomastiche gothamite ([2]) non
servono a nulla: se leggo “angolino Joey Ramone” non provo proprio nulla a meno
di essere uno dei molti modesti che si esaltano quando arrivano a Dublino per
via degli U2, mentre io provo un poco di fastidio – per colpa loro – sulla sotterranea
linea rossa nella città bagnata dalla Spree.
Tutto perfetto,
quanto ho scritto, ma c’è ancora qualcosa da proteggere?
O si dovrà ricostruire
in studio anche la facciata dello stabile dove abitavano David Bowie e Iggy Pop
a Berlino per il film a loro dedicato?
Steg
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2013 Steg, Milano, Italia.
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