"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



mercoledì 16 novembre 2011

WE WILL GET FOOOLED AGAIN ---- A riot on their own, but not on our own as well – part 2

WE WILL GET FOOOLED AGAIN
A riot on their own, but not on our own as well – part 2

Dopo l’esito catastrofico della manifestazione di Roma, gli “indignati italiani” sono essenzialmente spariti.
Ben prima della crisi di governo.

È sparito anche Della Valle politico.

Non sono spariti coloro che protestano a Londra e a New York City (Manhattan per l’esattezza).
Perché? Perché negli USA e nel Regno Unito l’economia va peggio che in Italia?
Azzardo che la risposta a questi due atteggiamenti opposti sia nel mio post che ha come titolo il sottotitolo leggermente diverso di questo ([1]), post cui quindi rimando.

Non che ciò significhi “vittoria” (in che senso poi?) all’ombra delle stelle e delle strisce o della Union Jack, ma almeno ci provano.
In Italia invece la preoccupazione contingente (i regali di Natale?) o individuale (la propria età pensionabile) è sempre predominante.


                                                                                                                      Steg



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[1] Per il quale ho parafrasato invece quello di una celeberrima canzone scritta da Peter Townshend per The Who: “Won’t Get Fooled Again” rinvenibile in Who’s Next.

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