WE WILL GET FOOOLED AGAIN
A riot on their own, but not on our own as well – part 2
Dopo l’esito catastrofico della manifestazione di Roma, gli “indignati italiani” sono essenzialmente spariti.
Ben prima della crisi di governo.
È sparito anche Della Valle politico.
Non sono spariti coloro che protestano a Londra e a New York City (Manhattan per l’esattezza).
Perché? Perché negli USA e nel Regno Unito l’economia va peggio che in Italia?
Azzardo che la risposta a questi due atteggiamenti opposti sia nel mio post che ha come titolo il sottotitolo leggermente diverso di questo ([1]), post cui quindi rimando.
Non che ciò significhi “vittoria” (in che senso poi?) all’ombra delle stelle e delle strisce o della Union Jack, ma almeno ci provano.
In Italia invece la preoccupazione contingente (i regali di Natale?) o individuale (la propria età pensionabile) è sempre predominante.
Steg
© 2011 Steg, Milano, Italia.
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[1] Per il quale ho parafrasato invece quello di una celeberrima canzone scritta da Peter Townshend per The Who: “Won’t Get Fooled Again” rinvenibile in Who’s Next.
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