Copia della prima edizione di Perfide nella “blanche”
con lunga comunicazione autografa di Roger Nimier al destinatario
Rara anche la riedizione nella medesima collana
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ROGER NIMIER
Nimier: se effettuate una ricerca con questo nome utilizzando il medium internet, troverete Roger Nimier
e Marie Nimier, talvolta anche viceversa.
Ma anche se cercate con nome e cognome vi apparirà, comunque, Marie fra i
primi due risultati della ricerca.
Devo a Giuseppe Scaraffia ([1])
l’aver scoperto questo importante letterato (o forse sarebbe meglio definirlo
intellettuale) francese trascurato anche in patria.
Sorprendentemente è ben conosciuta la sua morte il 28 settembre 1962, in un incidente
stradale – era alla guida di una Aston Martin DB4 ([2]) – insieme
ad una scrittrice (Sunsiaré de Larcône) la cui minima notorietà è essenzialmente legata a questa sua fine tragica), per
contro, le sue opere letterarie sono meno conosciute. Egli scrisse molto anche
come giornalista.
In Italia mentre è stato pubblicato quello che si ritiene il suo secondo
miglior romanzo, ed è anche il secondo ([3]) in
assoluto: Les Èpées del 1948 ([4]), non
si ha traccia di quello più famoso cioè di Le Hussard bleu del 1950; comunque le traduzioni nel nostro
Paese si riducono n totale a tre, per quanto ne so.
In Francia non ha – ancora? – avuto la dignità de La Pléiade , negli scaffali
delle librerie si fa fatica a trovare la sua produzione narrativa nelle
edizioni economiche, figuriamoci le edizioni nella celeberrima “blanche” di
Gallimard.
È più semplice reperire l’opera che gli ha dedicato la figlia Marie: La Reine du silence ([5]).
Le biografie non sono pochissime, ma anch’esse difficili da rinvenire
(seppure non necessariamente costose); la più importante è quella che gli ha
dedicato oltre venti anni fa il suo massimo studioso ed “esecutore letterario” Marc
Dambre: Roger Nimier, hussard du demi-siècle ([6])
però non sono da trascurare gli studi di Pol Vandromme ([7]),
il quale era notoriamente un poco scomodo in quanto, come del resto Nimier,
schierato a destra.
Roger Nimier è perciò un personaggio, in particolare nelle pagine della
figlia, larger than life.
Sentimentalmente infedele, evidentemente amante delle belle cose (da lì
la patente di dandy attribuitagli da
Scaraffia?), appassionato di rugby, fra i pochi a non “abbandonare” Louis-Ferdinand
Celine, ma soprattutto considerato il capofila di quella corrente letteraria di
destra dei cosiddetti “ussari” (appunto) così battezzata nel 1952 da Bernard
Frank.
In conclusione i livelli per conoscere Roger Nimier sono due e piuttosto
divergenti: quello edonistico e quello squisitamente letterario. A voi decidere
se affrontarne uno.
Steg
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consenso scritto dell’autore.
[1] Gli ultimi dandies, Palermo, Sellerio,
2002.
Di questo autore non riesco
mai a fidarmi senza mie successive verifiche per una ragione seria ed un motivo
frivolo: la prima è che in un altro suo precedente libro inserì in bibliografia
dei testi (a memoria cito La Recherche di Proust
forse addirittura indicata solo in una versione italiana) riferendosi a delle
edizioni contemporanee e non innanzitutto alle prime, come avrebbe fatto un
laureando nella propria tesi; il secondo è il suo uso dei calzini rossi (che
“fanno molto architetto” ed eccentrico, non dandy).
[2] Per
gli amanti delle spigolature, James Bond guida una DB5 nella versione
cinematografica di Missione Goldfinger.
Qualcuno forse rammenta che
Françoise Sagan ebbe nel 1957 un incidente stradale con un’altra Aston Martin e
che Albert Camus morì anch’egli in un incidente automobilistico.
[3]
Accade però che il primo sia stato pubblicato postumo, a cura di Paul MORAND: L’Étrangère,
préf. Paul Morand, Paris, Gallimard, 1968. Quindi nell’ordine di scrittura
troviamo, appunto, L’Étrangère, Les
Èpees, Le Hussard bleu.
[4] Ormai
fuori catalogo, uscì per i tipi di Meridiano Zero, editore padovano.
Da taluni è considerato
come un’opera letteraria nello stile di Les
Enfants terribles di Jean Cocteau.
[7] Credo che il più semplice
da trovare sia Roger Nimier: le grand d’Espagne, Marseille, Vagabonde, 2002.
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