"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



lunedì 23 luglio 2012

PERLE MEDIATICHE 8 – IL CORRIERE DELLA SERA E IL PUNK


PERLE MEDIATICHE 8 – IL CORRIERE DELLA SERA E IL PUNK



Nella peggiore delle ipotesi, “il professore incaricato sa 5 minuti prima della lezione ciò che gli studenti sapranno 5 minuti dopo” ([1]).
L’autore di questa mirabile sintesi, da me ([2]) udita nell’autunno del 1979, è ignoto.


Da un giornalista mi aspetto almeno ([3]) altrettanto, studente essendo il lettore e incaricato il giornalista: il secondo si informa per poter scrivere l’articolo che leggerà il primo.
Ma talvolta i risultati lasciano a desiderare.



Trovo questa serie di post noiosa! Financo penosa per me, ma necessaria ([4]).



Allora immaginiamoci che Paolo Martini sia stato richiesto dal suo capo redattore di scrivere il “pezzo” per il supplemento con i programmi televisivi (Sette TV, appunto) di Sette del Corriere della Sera del 20 luglio 2012.
Si badi è l’articolo strillato in copertina: è intitolato “Metti il punk alle olimpiadi” ([5]) e si trova a pagina 3.
Articolo in cui non si dice molto: glielo hanno tagliato? Non si dice molto perché si dovrebbe presumere che lo spunto sia dato dal fatto che “London Calling” ([6]) è la canzone ufficiale delle olimpiadi di Londra (la notizia in rete risulta dell’agosto 2011).
Nulla di tutto ciò, in quanto l’articolo che commento in sostanza è il “corsivo” di un articolo successivo (quanto a collocazione) del medesimo supplemento in cui si ipotizzano, si badi ipotizzano, delle playlist in cui sarebbe inclusa, fra le altre, “God Save The Queen” dei Sex Pistols. Dunque c’è anche un problema di ordine di lettura.



Phew! Cominciamo, sempre indicando in virgolettato corsivo le affermazioni del giornalista.
Siamo dentro il caos”: non vuol dire nulla. Traduzione sbagliata ([7]).
Dato il contesto, la traduzione dovrebbe essere “Siamo dediti al caos” (anziché essere artisti musicali). Come vi è noto, nevvero?, la citazione è tratta dal New Musical Express, siamo nel febbraio 1976.



Ma che “bestemmia”: solo parolacce, stimolate dal presentatore, Bill Grundy, nella trasmissione in diretta dell’emittente London Weekend Television intitolata “Today”, puntata del 1 dicembre 1976.



Prima apparizione in tv”: quando mai? 4 settembre 1976 è la data della trasmissione della loro esibizione nel programma “So It Goes”, registrata precedentemente.



‘“Piccola utopia”’ riferita al punk: virgolette in originale.
Certo: “There is no future/In England today” ([8]): proprio una bella utopia, di cui fare contento Thomas Moore.



Ma ecco, a suggello del tutto, un bel “brodino” tratto dall’altrui traduzione in Italiano del volume Urban Rhythms, di Ian Chambers.
Eppure Jon Savage non risulta sconosciuto nemmeno in Italia; per un maestro di Chambers, volendo, c’è sempre Dick Hebdidge con Subculture del 1979 che ha uno spessore ben maggiore (a mio avviso) di Chambers.



Noi continuiamo, “carinamente vuoti” ([9]) e con massima precisione, dato (anche) che non siamo certo i “tesori della stampa” ([10]).




Come extra, segnalo un bell’articolo di Jessica Bruder, intitolato “Real punk belongs to fighters”, pubblicato sul numero del 9-10 giugno 2012 dell’International Herald Tribune.



                                                                                                                      Steg







© 2012 Steg, Milano, Italia.
Tutti i diritti riservati/All rights reserved. Nessuna parte di questa opera e/o la medesima nella sua interezza può essere riprodotta e/o archiviata (anche su sistemi elettronici) per scopi privati e/o riprodotta e/o archiviata per il pubblico senza il preventivo ottenimento, in ciascun caso, dell’espresso consenso scritto dell’autore.




[1] Avendo egli dovuto sostituire senza preavviso l’ordinario nella docenza di una lezione.
[2] Studente al secondo anno della Facoltà di Giurisprudenza, Milano, Università degli Studi (meglio nota come “Statale”). Mio compagno di banco l’anno precedente Tonito.
[3] Perché la produzione di un giornalista è solitamente maggiore di quella di un autore letterario e quindi non gli si chiede uguale approfondimento e studio.
[4] Se penso che non ho “fatto il giornalista” perché non mi reputavo all’altezza di mio padre ...
[5] Papà mi spiegò, erano gli anni della mia scuola elementare, che i titoli non li fanno i giornalisti.
Per un titolo così (ispirazioni possibili due film: Metti una sera a cena; Sbatti il mostro in prima pagina) ci vuole una persona oltre i 60 anni. Largo ai giovani.
[6] Celeberrima canzone che intitola il terzo album di The Clash, di fine 1979. Quindi siamo già oltre il punk, ma appunto la considerazione non rileva.
Peccato che, come si vedrà, lo si scopra dopo data l’inversione nell’ordine naturale di lettura degli articoli!
[7] Senza scomodare Ugo Mursia che si preoccupava anche della quantità delle parole, oltre che del loro significato, traducendo Joseph Conrad.
Incidentalmente rinvio al mio post “Sex Pistols: forze oscure o per lo meno pericolose?”.
[8] Da “God Save The Queen”, di Rotten, Jones, Matlock, Cook.
[9] “Pretty Vacant”, di Rotten, Jones, Matlock, Cook.
[10] “Press Darlings”, di Adam Ant.

Nessun commento:

Posta un commento