"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



martedì 28 maggio 2024

GIORGIO SCERBANENCO E MILANO: CON PIÙ CALMA E PIÙ METODO

 

GIORGIO SCERBANENCO E MILANO: CON PIÙ CALMA E PIÙ METODO

 

Della mia passione per Giorgio Scerbanenco ([1]) ho scritto in epoca remota ([2]) e poi lo ho citato altre volte e addirittura lo ho evocato per un post “sociale” ([3]).

 

Negli anni dieci sono state pubblicate biografie a lui dedicate ([4]), ripubblicate sue opere (anche oggi), … 
Base della miglior critica rimane sempre Oreste del Buono ([5]).

 

Nel maggio 2024 sono incappato, causa recensione, in un libro intitolato Scerbanenco a Milano, di Alessandro Trocino ([6]).

Ne ho lette una quarantina di pagine, dopo aver vagliato con attenzione la sua “piccola bibliografia”.

Mi sembra un poco troppo “urlato” e troppo poco milanese: banalmente: perché l’autore non ha evocato (più diffusamente?) Il centodelitti ([7]), o almeno Milano calibro 9 ([8])?

 

Nota curiosa: la critica scerbanenchiana più rilevante si rinviene nelle edizioni, esaurite, di Garzanti (e Frassinelli), piuttosto che in quelle successive.

 

In margine, altra considerazione: Jean-Patrick Manchette ([9]).

Trocino è nato nel 1965: e avrebbe letto da adolescente Nada nella edizione del 1974 di SugarCo?

Si consideri che sino al 1992 nemmeno Posizione di tiro era tradotto in italiano.

 

Forse chiedo troppo, forse (e si capisce anche dalla immagine con cui accompagno le mie righe: fuori bibliografia altrui).

 

 

 


                                                                                                                      Steg

 

 

 

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[1] Forse più affidabile di Wikipedia, salva una citazione “monca”: https://www.treccani.it/enciclopedia/giorgio-scerbanenco_(Dizionario-Biografico)/
[2] Anno 2011: https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2011/08/lincapacita-di-superare-scerbanenco.html.
Nel frattempo ho limato qualche giudizio positivo in riferimento ad almeno uno dei suoi epigoni 8senza rinnegare il valore delle loro opere narrative).
[3] https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2013/05/anche-i-ghanesi-ammazzano-al-sabato.html.
[4] Dai due figli: prima Cecilia (Il fabbricante di storie) e poi Alberto (Le cinque vite di Giorgio Scerbanenco), a distanza di circa un anno.
[5] https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2013/10/oreste-del-buono-senza-dimenticare.html.
[6] Sottotitolo: Il padre del noir italiano, Roma, Pesi edizioni, 2024.
[7] Milano, Garzanti, 1970.
Per la precisione è “9” e non “nove”.
[8] Milano, Garzanti, 1969.
[9] https://it.wikipedia.org/wiki/Jean-Patrick_Manchette.
Anche per lui varie citazioni, a partire da https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2014/06/nouveau-polar-manchette-e-pagan-qualche.html.

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