"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



mercoledì 8 maggio 2024

CRUCCI DI LETTORE ESIGENTE (tendente al bibliofilo)

 

CRUCCI DI LETTORE ESIGENTE

(tendente al bibliofilo)

 

Si pubblicano nuove edizioni, ma quanto nuove sono queste edizioni?

Due esempi: per entrambi le tre più “famose” librerie fisiche di Milano non hanno avuto modo di essere sufficienti.  

In un terzo caso (qui il secondo), ho mendicato “lumi” a un blogger.

Di tutti e tre i libri ho già edizioni.

Premetto, anche, che avevo già svolto abbondanti ricerche su internet, inclusi i siti degli editori.

 

Comincio con il meno interessante per il pubblico dei lettori.

Enrico DE BOCCARD, Le donne non ci vogliono più bene (in prima edizione del 1950 Donne e mitra). Ultima edizione: Solfanelli, un paio di anni fa.

Con soverchia fatica, di ritorno dall’infruttuoso petit tour meneghino, dopo una ulteriore ricerca in rete (ma non per recensioni “pure”) mi par di capire che nella ultima edizione ci sia uno scritto aggiuntivo rispetto alla edizione precedente (non comune, ma non introvabile) che si aggiunge a tutto quanto a curatela di Gianfranco de Turris.

 

Raymond RADIGUET, Il ballo del conte d’Orgel.

Qui occorre farsi ancora più attenti: l’autore morì ventenne (1923), quindi non c’è normativa francofona che tenga per estendere la protezione delle sue opere letterarie.

Ma per il “ballo” le edizioni anche in lingua originale sono molte, perciò al più sarà protetta qualche traduzione.

Ho una edizione (Garzanti) che racchiude gli unici due romanzi del protetto di Jean Cocteau, ma ho scoperto che nella (successiva) traduzione per Sellerio c’è una nota introduttiva di Daria Galateria: la apprezzo molto ma per due paginette non avrei comprato una altra copia.

Tutto è bene … data la disvelata paginazione della nota introduttiva ho comprato quindi copia e … ho comprato poi il “cahier rouge” da cui è tratta la versione de Le Bal du comte d'Orgel tradotta per Sellerio.

 

Klaus MANN, Mephisto.

Qui le vicende – storicamente – son più ingarbugliate.

Nella edizione, la prima (Bologna, Il Mulino, 1990), che lessi de L’esteta armato di Maurizio SERRA è citato un romanzo (o quasi) di questo figlio di Thomas Mann che allora non era stato tradotto in Italiano: Treffpunkt im Unendlichen, che Serra traduce come Incontro nell’infinito. (pag. 224) e il cui sunto che segue sicuramente induce il suo lettore a “fare qualcosa”.

Quasi passim Serra evoca anche Mephisto, come opera più nota di Klaus Mann.

Passa qualche anno, proprio siccome nota, financo celebre in occasione della realizzazione del film omonimo (che ancora non ho visto), accantono tutto.

Poi nel 2022 è finalmente pubblicata l’edizione italiana di Treffpunkt, come Punto d'incontro all'infinito in una bella traduzione e curatela di Massimo Ferraris (Roma, Castelvecchi, 2022).

Mi decido quindi per Mephisto (che ha un sottotitolo, spesso dimenticato: Roman einer Karriere): bella edizione per i tipi di Garzanti, con soddisfacente apparato critico, a poco prezzo.

Ecco quindi che quando scopro poche settimane fa di una nuova edizione (sempre Ferraris nume tutelare) di Mephisto la domanda è banale: senza qualche riga introduttiva chi me lo fa comprare? Alla fine mi arrischio all’acquisto anche perché non sputo nemmeno sullo sconto del 5%. Ha una nota introduttiva di Ferraris (stessi tipi) ma non è necessario avere due edizioni italiane, credo.

 

Librerie insufficienti (sono come le farmacie: “glielo ordino”), giornalisti pigri, editori con siti internet carenti (e anche OPAC …).

Qualche lettore meno modesto e mediocre di loro.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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