ROLLING STONES: PERCHÉ
(Sketches series – 16)
Digerire “gli
Stones” è stato laborioso, ma mentre non li consideravo ero certo che comunque
sarebbero arrivati prima loro e, se loro non fossero arrivati, The Beatles non
sarebbero neanche partiti.
“Tutto nero”:
per uno scolaro delle elementari 196X (([1]) la
arrabbiatura era evidente, anche se cantata da Caterina Caselli, e quella
batteria isolata suonava indubbiamente inusuale. Ovviamente scrivo di “Paint It
Black”.
Passano i lustri
e (quel che succede non interessa a nessuno) alla fine i tasselli si
incastrano. Complice magari uno di quegli articoli (di una rivista in lingua
inglese, per forza cosa vuoi leggere?) che ho letto in vacanza.
Forse sono
ammorbidito (sic!) anche in ragione della precedente lettura di quella storia a
fumetti coloristicamente pirotecnica, graficamente gotica e barocca ma funerea
nella dedica (cancro che ti priva della persona amata) intitolata La Nuit di Philippe Druillet, storia che
mi impose l’ascolto e la lettura (del testo) di “Brown Sugar”.
Mi creo così,
man mano, un pugno abbondante di canzoni che possono, anche, sintetizzare
alcune mie opinioni.
A partire da
quella crowleiana e blasfema, anche contra
Kennedy, “Sympathy For The Devil”.
Che dire poi
della – già citata altrove – guerrigliera urbana invocazione (pre “White Riot” di The Clash,
inconfutabilmente) che è “Street Fighting Man”, la quale comincia defiante solo
in canale destro nella versione stereo ([2])?
Ho una sorta di
passione da trincea piena di fango e di topi, mentre ci bombardano da terra e
dal cielo, per “Gimme Shelter”.
Forse in un’altra
vita mi hanno scartato quando ho fatto domanda per la cavalleria del cielo. Rambo child negletto, ancora.
Aggiungo, why not?, la depressione di molte madri per
constatare come morda rabbiosa anche nel 2014, “Mother’s Little Helper”.
Senza cadere
nell’elencazione telefonica, preciso che mi domando “quid Brian Jones” di cui ricordo ancora la notizia in bianco e nero
(ma bianche furono solo le farfalle di Hyde Park?) della sua morte al
telegiornale (c’era solo quello serale) del 1969.
Sorrido alla “parentela”
fra Richards e Johnny Depp.
Mi “ricordo
sempre di Turner” (non il pittore) anche in omaggio a Nicolas Roeg.
Nota per i
lettori maschi: le ragazze magari ti dicono che sognano Mick Jagger, ma in
realtà sono perse per Keith Richards. Così naufragate per lui che nemmeno
pronunciano Keif.
Non lo ho
scoperto io, lo dicono le ragazze (poche, ma parlano per tutte), quindi hanno
ragione loro e voi ragazzi dovreste trovare una di quelle che lo dicono: sono
sincere e non vi mentiranno mai.
Precisazione:
non li ho mai visti dal vivo, non andrò a Roma a fare carne da leoni: per dirla
alla Oscar Wilde: molto “campo” e niente “camp”.
We can’t always get what we want ([3]),
ma questo non obbliga ad accontentarsi.
Steg
Tutti i diritti riservati/All rights reserved. Nessuna parte – compreso il suo titolo – di questa opera e/o la medesima nella sua interezza può essere riprodotta e/od archiviata (anche su sistemi elettronici) per scopi privati e/o riprodotta e/od archiviata per il pubblico senza il preventivo ottenimento, in ciascun caso, dell’espresso consenso scritto dell’autore/degli autori.
[1] Vent’anni
prima, invero dieci. Altro che Dumas!
196X più 20: l’algebra
della ribellione, ma più 20 appunto dieci anni solo dopo e non venti: chiaro?
Diversamente andatevi a leggere i post
“Tonito Memorial” e “Palach Memorial”.
[2] Eh
già, perché esiste anche quella monofonica.
[3] Cfr. “You Can’t Always Get What You
Want”.
Johnny Thunders aveva nel suo repertorio dal vivo “Play With Fire” dei Rolling Stones.
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POST SCRIPTUM
(GIOCANDO COL
FUOCO)
A breve annotazione di parte dei
commenti di Glezos.
Morrissey è un
sostenitore delle New York Dolls.
Johnny Thunders
fu la chitarra solista delle NYD.Johnny Thunders aveva nel suo repertorio dal vivo “Play With Fire” dei Rolling Stones.
A definitivo
scanso di coerenza: è noto quanto James Dean significhi per Morrissey. Eppure
essi sono inconciliabili quanto alla corrida.
Per completezza:
i ricordi di Morrissey riescono ad avere scarti di anni ([1]). Perciò
non lo ritengo affidabile nemmeno in quanto a coerenza nei suoi gusti, appunto;
pur apprezzandone io – come ho anche scritto – la scorrettezza oltre a parte
della sua carriera artistica.
Temo, anche, che
dopo 24 anni, con qualche aggiustamento nel testo la canzone di Morrissey “Get
Off The Stage” potrebbe ben adattarsi a Morrissey.
D’altro canto,
io non ho indicato canzoni dei Rolling Stones “recenti” e, questa è una
strizzatina d’occhio: Keith Richards ha rifiutato il titolo di Sir, come
probabilmente lo rifiuterebbe Morrissey (“The Queen Is Dead”).
Nel rispetto di
tutte le opinioni.
Steg
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[1] i Ludus non hanno - perché
non esistevano - pubblicato nulla nel decennio settanta. Quindi associare i
loro primi due singoli all’esperienza di Morrissey con i Nosebleeds è da parte sua
una svista notevole.
Orridi, sempre e comunque.
RispondiEliminaAi tempi del 'No Elvis Beatles or the Rolling Stones' non dimenticherai certo l'aneddoto raccontato da Rat Scabies, una cosa del tipo: "Sabato scorso passo per Portobello Road e trovo Mick Jones che appena mi vede mi saluta. Lo guardo, sta nascondendo un disco dietro la schiena. Gli dico: "Cos'hai lì, mi fai vedere?". Lui fa finta di niente, io gli scivolo dietro e gli sfilo il disco di mano. E' un bootleg dei Rolling Stones". Depone male sull'altro Mick (Jones, quello finto, ovvio).
Per i revisionisti, rimando alle sante parole di Morrissey in 'Get Off The Stage'.
.......copio e incollo qui sotto. Il brano è il retro del 7' 'Piccadilly Palare', 1990.
RispondiEliminaIl Moz merita un cavalierato solo per questo testo.
Oh, you silly old man
you silly old man
you're making a fool of yourself
so get off the stage
You silly old man
in your misguided trousers
with your mascara and your Fender guitar
and you think you can arouse us
but the song that you just sang
it sounds exactly like the last one
and the next one I bet you it will sound
like this one
Downstage and offstage
Don't you feel all run in?
And do you wonder when they will take it away
this is your final fling
But then applause ran high
but for the patience of the ones behind you
as a verse drags on like a month drags on
it's very short but it seems very long
And the song that you just sang
it sounds exactly like the last one
and the next one I bet you it will sound
like this one
So get off the stage
Oh get off the stage
and when you get down off the stage
please stay off the stage all day
Get off the stage
Oh get off the stage
and when we've had our money back
then I'd like your back in plaster
Oh I know that you say
how age has no meaning
oh but here’s your audience now
and they're screaming :
"Get off the stage"
Oh get off the stage
Because I've given you enough of my time
and money that wasn't even mine.
Have you seen yourself recently ?
Oh get off the stage
get off the stage
get off the stage
get off the stage
for whom the bell tolls.
"Johnny Thunders aveva nel suo repertorio dal vivo “Play With Fire” dei Rolling Stones".
RispondiEliminaI Damned avevano in repertorio una versione serissima di 'White Rabbit' dei Jefferson(s?). Questo faceva di noi dei fans di Grace Slick?
"E' noto quanto James Dean significhi per Morrissey. Eppure essi sono inconciliabili quanto alla corrida".
In teoria, anche noi saremmo molto poco conciliabili con più di un nome che ci piace.
"Per completezza: i ricordi di Morrissey riescono ad avere scarti di anni. Perciò non lo ritengo affidabile nemmeno in quanto a coerenza nei suoi gusti".
Per precisione: non è in questione nè sotto processo il concetto di "coerenza" nei gusti, che peraltro nel mio commento ascrivo a Mick Jones -e non a Morrissey o ai Rolling Stones. Trovo più buffo avere scarti di qualche settimana: nel caso del Mick Jones il “No Elvis Beatles ecc. ecc.” era uscito da poco, nell’episodio Scabies-Portobello.
"Temo, anche, che dopo 24 anni, con qualche aggiustamento nel testo la canzone di Morrissey “Get Off The Stage” potrebbe ben adattarsi a Morrissey".
Temo ancora di più che senza aggiustamenti nel testo potrebbe ben adattarsi a molti personaggi che piacciono a me come a te, e a chiunque calchi un palco da più di 10 anni -figurarsi da 24.
"D’altro canto, io non ho indicato canzoni dei Rolling Stones “recenti” e, questa è una strizzatina d’occhio"
Come dice quel tale in quel film: "Ma ne possono esse passati anca dumila, de anni", e nelle intenzioni di quel tale è una strizzatina di qualcos'altro.
"Keith Richards ha rifiutato il titolo di Sir, come probabilmente lo rifiuterebbe Morrissey (“The Queen Is Dead”)".
Vivienne Westwood non l'ha fatto. Cosa scriviamo sulla maglietta?
"Nel rispetto di tutte le opinioni".
Naturalmente. Pace & Amore, come diceva quell'altro.