A
PROPOSITO DI DONNE E MISS E VELINE
(ATTUALI
O EX, ASPIRANTI INCLUSE)
Il Presidente
della Camera, Onorevole Laura Boldrini, ritiene, sicuramente in buona fede, che
il non trasmettere l’edizione del 2013 di Miss Italia da parte della RAI sia
una conquista per le donne.
Mi rendo conto
che alle masse occorre parlare con una lingua semplificata, ma non troppo
altrimenti anche c’è il rischio di banalizzarsi.
Faccio qualche
nome: Marlene Dietrich, Betty/Bettie Page, Marilyn Monroe, aggiungo Martina
Colombari siccome Miss Italia e siccome stufa del maschilismo di Alberto Tomba
(che quindi lasciò) ([1]).
Che ne pensate miei
lettori? Figure da rifuggire oppure da ammirare?
E che dire di quanto
dichiarato dalle ex veline Maddalena Corvaglia e Elisabetta Canalis nel
servizio di copertina di Sette del 12
luglio 2013?
Avevo una
compagna di classe, S., al liceo, di fede politica fascista, la quale veniva
regolarmente spintonata o peggio dai componenti dei “servizi d’ordine” extraparlamentari
di sinistra in occasione di ogni sciopero e corteo.
S., alla fine,
entrò nel collettivo femminista della scuola: le compagne (e “compagne”) la
rispettavano, eppure gli ideali di S. erano diversi (e continuava ad essere
malmenata).
E quale può
essere il giudizio finale su Francesca Mambro: peggiore o migliore rispetto a
certi “angeli del ciclostile” della sinistra extraparlamentare?
Ecco, mi pare
che donne famose e donne coraggiose che hanno usato anche il proprio corpo (o
che lo hanno subìto insieme al proprio cervello: sono inscindibili, ricordo a
tutti) smentiscano certi luoghi comuni.
Mi torna in
mente uno slogan femminista, ma probabilmente è femminile: “né puttane né madonne, ma solo donne”. Evitiamo,
allora, di glorificare unicamente le “madonne laiche” e consideriamo tutte le
donne come tali, aspiranti miss incluse.
Steg
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[1] Data
la minor popolarità rispetto alle altre tre, rammento come oggi ella sia
impegnata socialmente, come se volesse raggiungere Donna Marella Agnelli
capo-crocerossina in un viaggio pellegrinaggio a Lourdes o Giulia Maria Crespi
con il FAI.
Tomba era geloso
perché lei, Martina, posava per “marchi” di abbigliamento intimo.
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RispondiEliminaDi Marlene Dietrich ogni bene, tranne quando cantava (aaarrrggghhh), e quando abbandonò la sua sorella spirituale Edith Piaf in balìa al suo destino. Betty Page, una giovanotta molto allegra che altro non ha saputo mettere insieme che i filmini del vecchio porco Irving Klaw (se non spuntavano fuori i Cramps non so se qualcuno se la ricorderebbe). Su Marilyn Monroe quasi simpatia (quasi, poveretta). Su Martina Colombari -beh.....dobbiamo considerare che esista?
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