"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



domenica 10 marzo 2013

LAPO ELKANN [Is he desperate (in a positive way)?]


LAPO ELKANN
[Is he desperate (in a positive way)?]
 

Capita che qualche volta io cambi idea.
Solitamente ciò si verifica se intravedo una nota di sincera disperazione.
 
Io non ho mai invidiato, men che meno sentita mai la voglia di imitare il nonno Giovanni, detto Gianni, nipote del senatore Giovanni e meglio conosciuto come l’Avvocato.
Gianni Agnelli vestiva in modo vistoso e probabilmente lo faceva perché nessuno osava criticarlo.
Elegante? No di certo. L’unico tocco di sua obiettiva originalità (non eleganza) il cinturino dell’orologio allacciato sopra il polsino ([1]).
 
Lapo Elkann sicuramente ha avuto natali facili.
Sebbene non potesse e non possa (credo che reputi la “k” e la doppia consonante finale nel cognome un risarcimento sufficiente) fregiarsi del family name del nonno che dice di ammirare, e sicuramente ha motivo di ammirarlo da nipote ([2]).
 
Lapo Elkann è disperato, in senso positivo, in quanto propulso da una volontà innovativa che egli non può soddisfare appieno.
Se desidera contattarmi ([3]) e smentirmi ne sarò lieto, per due motivi: mi farebbe piacere confrontarmi con lui nel serio e nel faceto (certi suoi dettagli stilistici sono evocativi di estremismi da Carnaby Street post 1964 ([4])), e poi potrei anche scoprire che ho sbagliato un giudizio.

 

Quando Lapo Elkann si trovò “messo male” (la vicenda di droga e trans dell’ottobre 2005), egli era considerato ben poco e la voce del popolo era una sola: vivo il nonno non ci sarebbe stato clamore da parte degli organi di informazione.
Inviso e impopolare, anche io mi chiedevo dove sarebbe andato a finire.

 

Il leonino e irrequieto nipote ha scoperto che quando sbaglia gli conviene scusarsi, scusarsi in Italia è una cosa che fanno in pochissimi quindi l’effetto positivo è pressoché sicuro.
Cosi lui si scusò per quel “incidente” e quando fa una stupidata continua a scusarsi.

 

Poi Lapo Elkann ha cominciato a fare l’imprenditore.
Non si capisce molto con che risultati concreti, ma mi pare che egli si ponga delle domande.

 

Il più vitale degli Elkann è uno che vorrebbe essere più torinese, lo si percepisce.
Ti parla di vendere l’onda meglio, ma a Torino manca il mare ([5]). Resta da vendere l’onda pur se fluviale e quindi poco impetuosa.
Lui ha inventato il merchandising della FIAT, niente male.

 

Quando sento Lapo Elkann parlare, in sottofondo c’è un cervello che “gira”.
Quindi mi incuriosisce ascoltare in risultato delle sue elucubrazioni.

 

È anche una persona che diverte, in questo proprio come suo nonno nelle interviste non a tema calcistico e possibilmente con un intervistatore non prostrato dinnanzi al “Re Gianni”.

 

Peccato che fra un po’ anche lui sarà un ex giovane.

 

Un dettaglio di chiusura interessante: la voce di Wikipedia su di lui è assolutamente confusa e raffazzonata. Lo ritengo un fatto positivo.

 

 

                                                                                              Steg

 

 

 

 

POST SCRIPTUM

Non mi pento (o vergogno) di questo post.


 

                                                                                              Steg

 

 

© 2013 - 2014 Steg E HTTP://STEG-SPEAKERSCORNER.BLOGSPOT.COM/, Milano, Italia.
Tutti i diritti riservati/All rights reserved. Nessuna parte – compreso il titolo – di questa opera e/o la medesima nella sua interezza può essere riprodotta e/od archiviata (anche su sistemi elettronici) per scopi privati e/o riprodotta e/od archiviata per il pubblico senza il preventivo ottenimento, in ciascun caso, dell’espresso consenso scritto dell’autore.



[1] Ho addirittura la quasi certezza di aver visto qualche sua foto in cui egli portava slacciato un occhiello dei polsini della giacca: che le sue fossero di sartoria e quindi con occhielli veri era un dato di fatto, doveva dimostrarlo? No.
[2] È possibile ammirare anche senza voler imitare, anche senza invidiare.

[3] Ma ne dubito: io fossi stato in lui mi sarei, almeno, domandato se era suscettibile di – almeno – richiesta di rettifica il contenuto dell’articolo pubblicato da Panorama del 16 ottobre 2010, a firma Alessandra Piperno, “Il nipote trans-gressivo”: reperito tranquillamente in data 9 marzo 2013 on-line.
Lui no, quindi certo non si preoccuperà delle mie righe.
[4] Onde ogni attribuzione a lui del titolo di “uomo più elegante del mondo” lascia il tempo che trova.
[5] A Milano manca pure il fiume che attraversa la città, se scoperchiamo i Navigli risolviamo anche il problema del traffico?

Nessun commento:

Posta un commento