TONITO?
MEMORIAL!
(gli
amici non esistono più, se sono esistiti?)
In una giornata
così banale che nemmeno il postino “con la massiva e la copia del quotidiano”
sono arrivati (dunque nessun agente esterno formale mi ha afflitto) ho concluso
che “gli amici non esistono più, se sono mai esistiti”, 13 luglio 2021.
Conclusione davvero
sostenibile? Per me sì se “amico/a” non significa solamente brava persona,
corretta, che conosci bene e che frequenti volentieri (già categoria ristretta
per me, ma esiste). Certo, se si fanno le classifiche di amici e migliori amici
non si finisce più.
Diciamo allora
che “l’amicizia è un fenomeno generazionale” che si chiude con la età adulta?
Premesso che ho
scritto una fantasticheria che convalida la generazionalità del fenomeno ([1]),
esemplifico la situazione contingente: hai bisogno dell’aiuto di un/a amico/a?
Non c’è, non è disponibile gli/le telefoni ma si scusa: la moglie/il marito,
il/la figlio/a (solitamente dichiarati futuri campioni mondiali di qualche
sport. Il Premio Nobel interessa meno), cane/gatto/canarino/pesce
colorato/rettile d’appartamento/bonsai/giardino zen: uno/a di loro sta male/
deve essere accompagnato/a, eccetera.
Nel caso, ti
informa - prima di una tua eventuale richiesta – che per malfunzionamenti
bancari non dispone di danaro contante e sono ormai anni che non ha il libretto
degli assegni.
Per il titolo di
questo post, avendo cominciato dal contenuto, la partenza è qui ([2]). Ma
non occorre per voi rileggerlo per trovare il punto, lo riformulo io.
La esosità di
chi deve disporre di danaro – che non ha – per pagare ciò di cui ha bisogno è
infinita. Certo ha il tuo numero di telefono.
Non ho mai
chiesto a Tonito se io fossi il primo oppure l’ultimo chiamato della lista di “quelli
a cui provare di vendere qualcosa”.
Tonito era l’amico
a senso unico: infatti era sempre lui che telefonava a me, non io a lui. Però io con
Tonito non mi trovo creditore, siamo pari.
Tonito era un
amico allora? Credo di sì, se io alla fine gli facevo (non unico presumo) da
riparo e bastione materiale con quelle banconote; già quelle banconote che
avevo (per le emergenze, appunto), anche se era l’ultimo bagliore della
domenica pomeriggio e andavo io da lui, al Casoretto.
Ma parliamo di
35 anni fa.
Adesso prendete
il telefono e componete il numero della persona su cui pensate di poter contare
e le chiedete un aiuto per un vostro bisogno. E sentite la sua risposta.
Forse è solo un
mio problema, che pretendendo troppo non sono più uso a chiedere.
Steg
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