QUELLI CHE NON
OSANO
(Sniper series - 5)
In questo blog
si fanno i nomi e i cognomi (troppo, penserà sicuramente qualcuno).
Spiace vedere
che qualcuno non lo fa per davvero.
Mi riferisco
alla Signora Giusi Ferré.Giornalista, anche titolare di una trasmissione televisiva (la nuova frontiera dei warholiani 15 minuti di celebrità?).
La eccentrica
nell’aspetto (sdrammatizza? ([1]))
corsivista e pretesamente giudice di eleganza ([2]) cosa
fa nella sua rubrica intitolata “Buccia di banana” pubblicata su Io Donna (spin-off settimanale del Corriere
della Sera)? Spiega chi sono le donne celebri che vestono male, aiutandosi
con le relative fotografie.
Lo fa ogni
settimana rispetto a 3 o 4 donne, poi segue la sua “promozione” nella pagina
successiva, quella pari a mo’ di suspense
aggiuntiva, intitolandola “Tocco di classe”.
Però mi cade
l’occhio sulla rubrica del numero del 1° dicembre 2012 e scopro ben altro, sarà
un incidente (una buccia di banana), un caso? Non so.
Gli è che la
critica della Signora Ferré attiene i soli abiti delle quattro bocciate: Anna
Tatangelo (cantante, che sembra avere un abito addirittura cucito addosso tanto
le sta perfettamente), Diane Krüger (attrice, che parrebbe un angelo anche se
stesse sgozzando un pollo con i denti) e due signore che non conosco: Darcey
Burrell (ballerina) e Ashley Madekwe (attrice). Ma, guarda un po’: la giornalista non fa il nome di chi ha, rispettivamente, creato quei quattro abiti. Paura di far arrabbiare coloro che quegli abiti hanno disegnato?
Certo Diana Wreeland
o Anna Wintour non si sarebbero poste il problema (all’epoca in cui non erano ancora
le direttrici delle due testate periodiche che le hanno rese famose).
Top
Shooter
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2012 Top Shooter
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[1] Aveva una foto a fianco
della sua rubrica, poi un ritratto, ora nulla.
[2] Come
se bastasse essere la sorella dell’architetto Gian Franco, noto stilista di
moda, obiettivamente piuttosto simpatico all’apparenza per via della mole, che
usava (è morto) vestire con abiti completi di gilet, e questo è un pregio.
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