"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



giovedì 31 dicembre 2020

A CLOCKWORK ORANGE: variazioni Steg-berg

A CLOCKWORK ORANGE: variazioni Steg-berg ([1])


 

Mettiamola così: A Clockwork Orange ([2]) si risolve grazie a Stanley Kubrick nell’opera – poi ma prima filmica, e prima ma poi letteraria che ispira il film – più importante del secondo dopoguerra britannico quanto ad influenza mediatico-popolare.

E Anthony Burgess si rivela, senza colpo ferire, il massimo portatore del libero leggere contro il diktat – rectius veto – filmico del regista (evidentemente lui “ferito”).

 

Ovvero?

  • Burgess scrive il romanzo.
  • In più di uno tentano una trasposizione cinematografica del medesimo. Kubrick ci riesce ma si spaventa degli effetti, veri o presunti, sul pubblico giovanile.
  • Intanto un Regno Unito che si avvia a strisciare sulle ginocchia ([3]), verso ([4]) scioperi eterni, settimane lavorative di tre giorni, razionamenti che facevano rivoltare nella tomba Winston Churchill, ha una gioventù che potrà scegliere fra Doc Marten’s ([5]) e platform boots e null’altro (rectius il prossimo punto).
  • Cosicché mentre il regista, a fronte di violenze che in fondo echeggiavano Elton John ([6]), ottenne il divieto – sino alla propria morte – alla proiezione del film nei territori sotto lo scettro della Regina Elisabetta Seconda, il resto del mondo non si poteva fermare.
  • Ecco che allora lads e yobs fanno tutto ciò che possono in nome dell’agrume a orologeria.
  • David Bowie spazza tutto sempre nel nome dei drughi (di nuovo non potrei aggiungere alcunché).
  • Mentre ACO diventa il film da vedere a ogni costo da Dover alla estrema Scozia; anche se se ne vede non tutto e male: copie proiettate clandestinamente che consistono in riprese effettuate in cinema nordamericani e di “sotto Manica”.
  • Decade ottanta: morto il punk, morti i punk, già morto Sid Vicious, romanzo e Docs a parte, le cassette VHS hanno una immagine migliore, l’audio non si sa (sottotitoli incomprensibili, doppiaggi estranei, …).
  • Arrivano e partono i laser disc, cambia poco; si estingue la loro tecnologia.
  • Subentrano i DVD, Kubrick muore, tutti nel mondo possono vedere bene e quando vogliono il film. Intanto si pubblica per il suo “mezzo secolo” di storia editoriale una edizione più o meno pregevole del romanzo burgessiano.

 

 

Secondo decennio del terzo millennio che finisce oggi ([7]) e:

  • Malcolm McDowell ([8]) continua a campare su due film di cui è protagonista: l’altro è If …. di Lindsay Anderson ([9]).
  • David Bowie è morto da quasi cinque anni.
  • Auguro ogni felicità a Wendy Carlos, che – ancora Walter – è la compositrice della colonna musicale originale e poi della colonna sonora del film.

 

Già Wendy: è un nome che non esisteva prima di una certa data: lo creò James Matthew Barrie. Però sull’argomento lo Steg da leggere è altro da questo.  

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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[1] Consentitemi la irriverenza, ma come insegnavano nel giornalismo “fare i titoli dei pezzi” non è semplice.

[3] E non cambierà mai, se non nell’eliminare certe tradizioni popolari come i negozi di fish and chips (e quelli che vendono cibo preparato con l’anguilla), il pub senza la il suffisso “gastro”, … ché Cool Britannia non esiste e allo Albert (Prince, consorte della Queen Victoria, e forse anche “charming”?) Memorial ricorderemo solo un giovane Adam Ant (Jubilee, il film di Derek Jarman).

[5] Con o senza punta d’acciaio: chiedere a Richard Allen o a Morrissey.

[7] Mentre scrivo in bella copia e poi pubblico è il 31 dicembre 2020.


martedì 29 dicembre 2020

NASI, DA UOMINI

 

NASI, DA UOMINI

 

 

Chi conosce un poco la sua biografia, sa che: Orson Welles era solito avvalersi di protesi, perché aveva il complesso di un naso piccolo.

 

Già, perché un tempo per gli uomini contava anche il naso.

 

Senza pretesa di paragone, e solo in cronologico ordine di fama, voglio ricordare:

  • Manolete, all’anagrafe Manuel – Manolo – Rodríguez Sánchez;
  • Fausto Coppi;
  • Claudio Ponzio.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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giovedì 3 dicembre 2020

IL BICCHIERE (Tombstone series – 60)

 

IL BICCHIERE

(Tombstone series – 60)

 

Quando a NYC vidi il primo mendicante con un bicchiere di cartone cerato con il marchio di una catena di fast food, capii dove era arrivata la società (forse avrei dovuto capirlo già nel 1983 quando i lavavetri polacchi ti fermavano al semaforo, sempre a NYC).

Siamo al 2020 e i barboni anche a Milano usano i cartoni marchiati dei venditori via internet per costruire giacigli.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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