RESTA
ANCORA QUALCOSA?
Se in mezzo
secolo (e oltre) si e fatto e visto e frequentato poco si è irreversibilmente vecchi.
Negli ultimi
(ultimi quanto? Non so) anni mi è capitato poco, pur dandomi io ancora da fare.
Nei ristoranti –
quasi tutti in Italia – più che prestare attenzione a cibi e bevande di
qualità, si deve prestare attenzione a una soglia di modestia dei medesimi che
scende al di sotto della sufficienza e a conti redatti dagli osti che vanno oltre l’infamia che
Charles Baudelaire associa al commercio: voci inesistenti o altro.
Purtroppo non
posso andare settimanalmente a gustare pesce a Londinium, testina di vitello a
Lutetia, o altro.
Evito quasi
tutti gli autori letterari italiani contemporanei viventi non “di genere”; mi
soffermo sui morti più o meno recenti, ho decine di libri di autori stranieri
(non sempre celebri o vivi) da leggere.
Il cinema è
pressoché defunto e molti ottimi documentari sono disponibili solo a
risoluzione bassa su You Tube.
Lo stato
musicale nel suo lato positivo credo sia ben rappresentato dalle Savages.
Dello situazione
in tema di trasparenza etiliche ho scritto già anche troppo.
Per l’abbigliamento,
meglio far risuolare e rattoppare (occorrendo).
Non si tratta di
“vin d’age” ([1]), ma
di valutazioni qualitative.
Del resto, se
migliaia di idioti pensano che sia esclusivo (o trasgressivo) ciò che un
messaggio pubblicitario gli dichiara tale (e non pensano alle cene a base di
cibo pronto, più o meno surgelato dei creativi, i “copy”, che gli hanno
confezionato lo slogan), è consequenziale che la vita di chi ancora pensa da
solo non sia particolarmente stimolante e stimolata.
Continuo a
beneficiare, molto raramente, di qualche inaspettata sorpresa, per il resto
ormai non vale nemmeno più la pena di consegnare al passer-by un bigliettino cartonato che denunci la sua assoluta,
dannosa, incurabile modestia esistenziale.
Mi rendo conto
che non ho dedicato una frase almeno alla politica, o alle ideologie.
Credo che il mio
orientamento (non la mia “linea”) sia ormai chiaro leggendo quanto scrivo in
questo blog. Non serve aggiungere
altro.
POST
SCRIPTUM
Preciso che
quanto scritto qui sopra precede di molte ore la notizia della morte di Lou Reed.
A scanso di equivoci quanto al mio pensiero.
Steg
©
2013 Steg, Milano, Italia.
Tutti i diritti riservati/All rights
reserved. Nessuna parte di questa opera – compreso il suo titolo – e/o la
medesima nella sua interezza può essere riprodotta e/od archiviata (anche su
sistemi elettronici) per scopi privati e/o riprodotta e/od archiviata per il
pubblico senza il preventivo ottenimento, in ciascun caso, dell’espresso
consenso scritto dell’autore.
Nessun commento:
Posta un commento