PERLE
MEDIATICHE 26 – IL DIRITTO D’AUTORE E IL GIORNALISMO (in memoria di Sergio
Endrigo)
Con toni anche veementi
Aldo Grasso ([1]) sul Corriere della
Sera
del 29 settembre 2013, in
prima pagina, taglio basso, si occupa del riconoscimento – entro un accordo
transattivo – da parte di Luis Bacalov della co-paternità della opera musicale
facente parte della colonna musicale (e sonora) ([2]) del film “Il postino” dal
medesimo titolo a Sergio Endrigo, Riccardo Del Turco e Paolo
Margheri.
Farla facile è
più semplice ma confusorio e di confusione ce ne è già abbastanza ([3]): fra
plagio e sampling non c’è coincidenza
(e mi fermo qui).
Ebbene:
l’illustre commentatore “di televisione” e altro (ormai) dichiara che “Nei paesi anglosassoni il plagiarism è reato (lo si insegna nelle università),
ma anche qualcosa di più”. Prosegue quindi qualche riga dopo: “Da noi il concetto è più blando: il plagio
diventa è citazione , la citazione omaggio, l’omaggio parodia” ([4]).
No, mi spiace
non è così, anche perché il diritto d’autore (e i diritti connessi) ([5]) in
ambito nazionale hanno una tutela antica (riveduta negli anni).
Basta leggere le
norme rilevanti della legge n. 633 del 22 aprile 1941 nel testo vigente:
l’articolo 70 per la citazione, gli articoli da 156 a 170 per le “Difese e
sanzioni civili” e gli articoli da 171 a 174-quinques
per le “Difese e sanzioni penali” e in particolare l’articolo 171 riguardo (anche)
al plagio.
La parodia può
essere, a certe condizioni, una difesa, ma da valutarsi caso per caso; ricordo
come: “Nel nostro ordinamento non esiste
una disposizione che menzioni esplicitamente la parodia e le riservi un regime
speciale” (Tribunale Civile di Milano; ordinanza, 29 gennaio 1996 nel
procedimento cautelare Susanna Tamaro e Baldini & Castoldi Srl contro Comix
Srl).
Una delle
riviste periodiche più autorevoli in Italia (e non solo): La Civiltà Cattolica, nel numero 3918 del 19 settembre 2013
pubblica un articolo dal titolo L’ordine
nazionale dei giornalisti (di Francesco Occhetta) in cui si ricorda come: “tutti gli iscritti all’albo, a partire dal
2014, avranno l’obbligo e l’opportunità – aggiungiamo noi – di acquisire”
una formazione permanente in varie materie (p. 517).
Rammento,
infine, come in altre sedi giornalistiche si sia dato risalto proprio alla
circostanza che il riconoscimento deriva da un accordo transattivo, non da una
“resa” del Maestro Bacalov.
Ma di diritto
civile dei contratti non intendo scrivere in questa sede.
Steg
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sistemi elettronici) per scopi privati e/o riprodotta e/od archiviata per il
pubblico senza il preventivo ottenimento, in ciascun caso, dell’espresso
consenso scritto dell’autore.
[1] Rinvio al post: “Aldo Grasso? Oggi non fa
prigionieri”.
[2] Tutti
scrivono di colonna sonora: se esiste un suono esiste una musica, riproducibile
anche da altri.
In somma: il corpus mysticum nasce al più tardi con
il corpus mechanicum (registrazione).
[3] Anche
nel sito Internet dell’esperto in plagi Michele Bovi che scrive di “colonna
sonora”.
L’incipit dell’articolo di Grasso parafrasa quello di Bovi, inter alia.
[4]
Preciso che ho mantenuto il corsivo del corsivo originale (essendo un articolo
di fondo quello che cito).
[5] Altro
tema è la differenza concettuale fra Copyright
Law e Droit d’auteur, pur se con
gli avvicinamenti normativi dovuti a trattati internazionali e normativa
europea.
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