MICHAEL
BRACEWELL
(Sketches
series - 4)
Sono grato a Michael Bracewell per alcune cose, ma non sono debitore a
nessuno per la sua scoperta.
Comprai l’edizione italiana ([1]) di The Crypto Amnesia Club (1988) al tempo
in cui le librerie erano tali, ignoro quanti abbiano fatto come me.
Passato del tempo, non so quanto, sono incappato di nuovo in questo
autore prevalentemente con riferimento a suoi articoli e/o contributi.
Poi, come qualche lettore del blog
già sa, due suoi libri mi hanno notevolmente colpito: il primo è England Is Mine (1997) che si può
descrivere unicamente con il suo sottotitolo: “Pop life in Albion from Wilde To Goldie” e che mi ha permesso di
cambiare opinione riguardo a Morrissey.
Per chi nutre interessi in argomento anglosassone, è quasi un livre de chevet.
Quindi ho, necessariamente, dovuto esplorare tutto il resto e, anche,
attendere per Perfect Tense (2001),
breve romanzo in cui succede poco, ma poco importa.
Non proprio un seguito di England
Is Mine è The Nineties: When Surface Was
Depth (2003), che forse attirerebbe di più con parte del (sotto)titolo adottato
per il mercato nordamericano: “Death by
cappuccino”.
Dopo lunga attesa, esce – infine – Re-make
Re-model (2007), ancora una volta descrivibile con il suo sottotitolo: “Art, Pop, Fashion and the making of Roxy Music, 1953-1972” . Ovvero
dei Roxy Music non molto, del resto troppo (forse)?
Dell’ultimo (credo) libro di Bracewell non cito nemmeno il titolo, poiché
non lo ho ancora letto.
Dedica su copia edizione originale
di The Crypto Amnesia Club
Steg
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