IL
RITORNO DELL’USSARO BLU
(Roger
Nimier mezzo secolo dopo)
“Les
gens de droite ne sont pas ceux qui ont choisi d’être de droite : ce sont ceux que la gauche désigne comme étant de droite” (Paul Sérant) ([1])
Uno dei miei post meno letti e a cui sono più affezionato è quello su Roger Nimier
([2]).
Il 28 settembre
2012 cade il cinquantesimo anniversario della sua morte ([3]).
“L’écrivain Roger Nimier s’est tué
vendredi soir en voiture, à l’âge de 36 ans, sur l’autoroute de l’ouest. Dans
son Aston Martin qui s’est écrasée à très grande vitesse sur le parapet du pont
qui enjambe le carrefour des RN 307 et 311, à “La voiture, qui roulait à plus de 150 à l’heure en direction de la province, se trouvait sur la gauche de la chaussée, lorsqu’elle vira brusquement à droite en amorçant un « freinage à mort ». Elle faucha sept énormes bornes de béton avant d’aller s’écraser contre le parapet du pont... Nimier avait eu déjà une Jaguar et une Delahaye. Ses voitures étaient ses jouets préférés. Il en parlait longuement. Il écrivait à leur propos. Dans un de ses livres, il décrit un accident d’auto” ([4]).
Finalmente dopo
mezzo secolo, in Francia viene reso un po’ d’onore in forma diffusa a questo “personaggio”
della letteratura dell’esagono: atipico, ma importante ([5]).
Dunque per chi è
in grado di leggere il Francese, queste righe potrebbero anche finire qui. I
curiosi semplicemente, magari dopo aver scorso il mio scritto precedente in
argomento, procederanno con una ricerca in Rete e il gioco è fatto.
Preciso che, al
momento, non mi risultano “speciali” o dossier su Nimier né nel Magazine Littéraire, né in Lire, cioè nelle due riviste di maggior
diffusione oltralpe ([6]).
Ma si sono mossi
biografi, amici ed editori, in maniera attenta e ricca ([7]). A titolo di esempio cito il corposo Cahier n. 99 de L’Herne sotto la cura di Marc Dambre, il volume dell’amico e collega (direttore artistico in Gallimard) Massin ([8]) contenente numerose riproduzioni di appunti disegni e altro di “Roger”, oltre a riedizioni di opere (ed intendo anche articoli) di Nimier da tempo difficilmente disponibili o mai raccolte in volume.
C’è anche un omaggio di una rivista dal titolo ([9]) per lo meno curioso, Bordel, che dedica un suo numero all’intero fenomeno degli “ussari” moderni.
Chi volesse
avventurarsi in un sito/blog ussaro
fin nella grafica, rimando a http://www.terra-ignota.fr/.
“Mais on n’humilie que ses égaux” (Roger Nimier, Les Épées, 1948).
“Il est fréquent d’aimer les abîmes, il est juste de s’y précipiter, mais il est étrange d’accepter d’y descendre lentement, pas à pas, et d’envelopper cette déchéance d’une douceur qui trompe tout le même et soi-même” (Roger Nimier, Les Enfants Tristes, 1951).
“Il faut que Dieu nous donne notre part d’impossible, et vite, car nous ne savons pas attendre” (Roger Nimier, tratto dallo scritto di François Bott, Mauvaises fréquentations, del 1992 (Manya)).
Steg
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2012 Steg, Milano, Italia.
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riprodotta e/o archiviata per il pubblico senza il preventivo ottenimento, in
ciascun caso, dell’espresso consenso scritto dell’autore.
[1]
Corsivo in originale. Frase utilizzata come epigrafe del volume di Pol
Vandromme, La droite buissonnière del 1960.
I lettori abituali di
questo blog ne apprezzeranno valenza
ben più ampia, esistenziale piuttosto che politica, oserei dire, di questo
quasi aforisma.
[2] Del
24 novembre 2011.
Cui rimando anche per il
significato del titolo di questo post.
Preciso, per semplice
completezza, che io non ho simpatie monarchiche.
[3] Era nato il 31 ottobre 1925.
[4] Le Journal du Dimanche, 30 septembre 1962.
Qualcuno ipotizzava che guidasse M.lle de Larcône, altri pensavano che egli potesse essersi addirittura suicidato. Oggi, l’amico Massin in un’altra sede – il volume, anch’esso edito a fine settembre 2012, intitolato Roger Nimier, Antoine Blondin, Jacques Laurent et l’Esprit Hussard (a cura di Philippe Barthelet e Pierre-Guillaume de Roux) – dichiara che in effetti era Sunsiaré de Larcône al volante, ma che per motivi di assicurazione l’incidente fu attribuito a Nimier.
Egli condivide il giorno della morte con, fra gli altri, Miles Davis ed Elia Kazan.
Qualcuno ipotizzava che guidasse M.lle de Larcône, altri pensavano che egli potesse essersi addirittura suicidato. Oggi, l’amico Massin in un’altra sede – il volume, anch’esso edito a fine settembre 2012, intitolato Roger Nimier, Antoine Blondin, Jacques Laurent et l’Esprit Hussard (a cura di Philippe Barthelet e Pierre-Guillaume de Roux) – dichiara che in effetti era Sunsiaré de Larcône al volante, ma che per motivi di assicurazione l’incidente fu attribuito a Nimier.
Egli condivide il giorno della morte con, fra gli altri, Miles Davis ed Elia Kazan.
[5]
Potrei sbagliarmi, ma qualcuno – al di là di un uso del termine con valenza
comunque positiva nella stampa musicale francofona – domandò mai a Jacno (nato
Denis Quillard il 3 luglio1957, morto il 6 novembre 2009) se si sentisse un po’
“ussaro”? In fondo lui esibiva il giglio bianco e – anche “da punk” – non
negava le proprie simpatie per la monarchia (come Nimier).
[6] Di
recensioni dovranno essercene per forza, come già capita per le pagine online di Lire-L’Express.
[7] In
Italia questo non accade. Pensavo di spezzare in due argomenti questo post, ma poi ho preferito lasciarlo
pulito dalla miseria nazionale, letteraria e non.
[8]
Semplicemente intitolato Roger (Nimier).
[9] Con
un formato “alla albo manga”.
[10]
Peculiarità: l’espressione ricorda quella inglese: troublemakers che spesso si riferisce ai giovinastri, ovvero agli upstart.
I “bretteur” sono
appassionati di duelli, i “rimeur” sono poetastri (e per traslato buoni a poco
in ogni campo).