"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



martedì 12 marzo 2024

IL FALLITO CONSUMATORE (che si crede vincente siccome glielo dice la pubblicità)

 

IL FALLITO CONSUMATORE

(che si crede vincente siccome glielo dice la pubblicità)

 

 

Prendiamo un banale esempio: una nota “marca” ([1]) di prodotti da forno pubblicizza i “pancake”.
È un caso, evidente, di “vorrei non posso”: cosa fossero i pancake lo scoprii - senza internet - 49 anni fa fra qualche mese. Per il brunch l’anno successivo (a San Francisco).

 

Non solo i creativi (“vieni avanti creativo”), quelli che si chiamavano “copy (writer)” quando il pubblico non aveva bisogno di sapere della esistenza di questa categoria professionale, sono ormai di norma dei tristi figuri, anche vittime (reciproche) di loro colleghi nel mondo del consumo (eccezioni? Attendo una campagna pubblicitaria a smentirmi per qualcuno).

Ad esempio in una perversa casalingazione consumistica lo “hamburger” (arrivato fretto col “rider”, che è un “deliverer” semmai) oggi deve sapere di “svizzera” mal abbinata con ingredienti italiani, e non di metropolitano più o meno unto a stelle e strisce.

 

La novità del prodotto (e il suo lancio) dovrebbe colpire il “non-passato”, la “non-tradizione”.
Quando mai avete mangiato i pancake a colazione? Fidatevi: i primi e quasi ultimi cornflakes li mangiai ben oltre 57 anni fa.

 

Cosa credete di ottenere abbeverandovi al messaggio pubblicitario?
Siete dei “nemmeno sconfitti” siccome non avete mai combattuto, bensì vivete pronamente accettando vaghi e nebulosi canoni consumistici esteri e di para-ottimismo nazionale adattati alla mal bisogna.

 

Certo, il tema non è nuovo nemmeno per questo blog, ma siccome le pubblicità cambiano …

 

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

 

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[1] Scusate, ma data la mia istruzione accademica talvolta virgoletto espressioni atecntiche per evitare di essere corretto.

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