AVERE
DEL TEMPO
Fra le non
troppo vecchie novità culturali (chi ricorda le “vacanze intelligenti”?) c’è la
affermazione per cui il tempo è uno dei beni più preziosi.
Delle due l’una:
o chi lo dice lo dice per prendere in giro il prossimo, oppure prende in giro se
stesso.
C’è una terza possibilità?
Forse.
Potersi permettere
di impiegare tutto il proprio tempo – con il coraggio di pensarsi immortali – a
un proprio progetto (la variante sportiva è di solito meno impegnativa temporalmente
parlando, ma comunque richiede organizzazione). Il bello di questo è il tornare
quasi a quando “si studiava” o per qualcuno fortunato (lo fui, lo ammetto)
dedicare alla tesi di laurea un arco di tempo inizialmente indefinito.
Oggi quindi celebro
due letterati che hanno avuto il coraggio di sfidare Chronos.
Quasi gomito a
gomito, l’uno in Italia e l’altro in Francia hanno dedicato anni a progetti
quasi smisurati ([1]).
Domenico Scarpa
ha curato in modo quasi monumentale i due volumi dei Meridiani Mondadori
dedicati a Carlo Fruttero e Franco Lucentini ([2]), sia
sotto la loro “ditta” F&L sia in solitaria, pubblicati nell’autunno 2019.
Sono oltre 3.000
pagine, eppure non sono completi, ma ce ne si accorge solamente compulsando l’indice
e i criteri di scelta dei testi.
Credo sarà uno
dei titoli meno venduti della collana, per ragioni evidenti: i titoli di successo
dei due autori (quelli della ditta) sono facilmente reperibili, la trilogia
dedicata al “cretino” ha avuto negli anni antologizzazioni di vario genere.
Ancora più
avventurosa, sappiamo che è durata 15 anni la sua redazione, è la biografia
dedicata da Jean-Luc Bitton a Jacques Rigaut: uno scrittore francese conosciuto da
pochi ([3]), con
un’opera omnia sempre in catalogo nella “blanche” di Gallimard dal 1970 (grazie
alla sua cura da parte di Martin Kay, sconosciuto ai più ([4])).
Ecco quindi
pubblicato nell’ottobre 2019 il monumentale Jacques Rigaut Le Suicidé
magnifique ([5]).
Successo
previsto per questo libro? Beh i Francesi leggono più di noi …, ma credo si
risolverà in uno di quei testi che si troveranno nella sezione biografie letterarie
d’oltralpe.
Credo che anche
questo post avrà scarso seguito di lettura, ma il blog nacque per riordinare i
miei pensieri, talvolta con sorprendente adesione di viaggiatori della rete.
Steg
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consenso scritto dell’autore/degli autori.
[1] Mi astengo da valutazioni sulle scelte del primo perché ne scorgo già
una che mi rizza i peli. Ma la regola per cui sarebbe meglio conoscere poco le
persone di cui si ammirano le opere in letteratura spesso è vincente.
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