"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



martedì 10 dicembre 2019

AVERE DEL TEMPO


AVERE DEL TEMPO

Fra le non troppo vecchie novità culturali (chi ricorda le “vacanze intelligenti”?) c’è la affermazione per cui il tempo è uno dei beni più preziosi.
Delle due l’una: o chi lo dice lo dice per prendere in giro il prossimo, oppure prende in giro se stesso.

C’è una terza possibilità? Forse.
Potersi permettere di impiegare tutto il proprio tempo – con il coraggio di pensarsi immortali – a un proprio progetto (la variante sportiva è di solito meno impegnativa temporalmente parlando, ma comunque richiede organizzazione). Il bello di questo è il tornare quasi a quando “si studiava” o per qualcuno fortunato (lo fui, lo ammetto) dedicare alla tesi di laurea un arco di tempo inizialmente indefinito.

Oggi quindi celebro due letterati che hanno avuto il coraggio di sfidare Chronos.
Quasi gomito a gomito, l’uno in Italia e l’altro in Francia hanno dedicato anni a progetti quasi smisurati ([1]).

Domenico Scarpa ha curato in modo quasi monumentale i due volumi dei Meridiani Mondadori dedicati a Carlo Fruttero e Franco Lucentini ([2]), sia sotto la loro “ditta” F&L sia in solitaria, pubblicati nell’autunno 2019.
Sono oltre 3.000 pagine, eppure non sono completi, ma ce ne si accorge solamente compulsando l’indice e i criteri di scelta dei testi.
Credo sarà uno dei titoli meno venduti della collana, per ragioni evidenti: i titoli di successo dei due autori (quelli della ditta) sono facilmente reperibili, la trilogia dedicata al “cretino” ha avuto negli anni antologizzazioni di vario genere.

Ancora più avventurosa, sappiamo che è durata 15 anni la sua redazione, è la biografia dedicata da Jean-Luc Bitton a Jacques Rigaut: uno scrittore francese conosciuto da pochi ([3]), con un’opera omnia sempre in catalogo nella “blanche” di Gallimard dal 1970 (grazie alla sua cura da parte di Martin Kay, sconosciuto ai più ([4])).
Ecco quindi pubblicato nell’ottobre 2019 il monumentale Jacques Rigaut Le Suicidé magnifique ([5]).
Successo previsto per questo libro? Beh i Francesi leggono più di noi …, ma credo si risolverà in uno di quei testi che si troveranno nella sezione biografie letterarie d’oltralpe.

Credo che anche questo post avrà scarso seguito di lettura, ma il blog nacque per riordinare i miei pensieri, talvolta con sorprendente adesione di viaggiatori della rete.


                                                                                                                      Steg



Tre edizioni di un romanzo di F&L 




Edizione sparata di una antologia rigautiana



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[1] Mi astengo da valutazioni sulle scelte del primo perché ne scorgo già una che mi rizza i peli. Ma la regola per cui sarebbe meglio conoscere poco le persone di cui si ammirano le opere in letteratura spesso è vincente.

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