"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



lunedì 15 aprile 2013

TORI E MOTORI: IPOCRISIA ITALIANA


TORI E MOTORI: IPOCRISIA ITALIANA
 

Questa volta ([1]) affronto l’argomento corrida da un profilo marginale.
 

Mettiamo il caso che la lirica “Spagna veloce e toro futurista” (del 1931) di Filippo Tommaso Marinetti non sia gradita.
 

Allora passiamo a uno di quei marchi che dovrebbero rappresentare il “made in Italy” e come tale viene trattato con e come vanto nazionale: Lamborghini (o meglio Automobili Lamborghini SpA).
In realtà, questa “casa” automobilistica ([2]) da decenni non è di proprietà italiana, sebbene essa sia sempre basata in Italia quanto a creazione e produzione.

 

Ovviamente, è vietato parlare/scrivere male di Lamborghini, anzi, occorre sempre dirne un gran bene (ricordate quando una o due esemplari di un loro modello furono donate alla polizia stradale italiana? ([3])).

 
Ma cosa succede?
Accade che in Italia chi dice, o scrive, che è contrario all’abolizione della corrida nelle nazioni dove essa è praticata già è trattato come un sanguinario. Figuriamoci quando la stessa persona dichiara che, in effetti, la corrida lo/la appassiona (o anche solo interessa).
E allora?

 

Il marchio figurato di Lamborghini (cioè sia dell’impresa sia dei suoi modelli) è un toro a testa bassa, si dice nella posizione che esso (egli, probabilmente pensano gli amanti della tauromachia) assume caricando per portare il torero ad effettuare una manovra che si chiama tecnicamente “veronica”.
Ora considerate questi nomi: Miura, Urraco, Espada, Jalpa, Murciélago, Gallardo, Reventón, Aventador e, recentissimo, Veneno. Sono tutti termini che rimandano ai tori che combattono nelle plaza (cioè le arene) con i loro avversari umani (ovviamente “espada” è, anche, la spada, in Spagnolo e, un tempo, sinonimo di torero).

 

 

Quindi, gentili appassionati di motori e giornalisti, se siete contrari alla corrida, per favore traetene le conseguenze, vostre, anche rispetto alle automobili Lamborghini e inventatevi una campagna moralizzatrice ed animalista, così che prima o poi nel marchio dal toro si passi al coniglio e – per ragioni aerodinamiche – i modelli abbiano nomi come: Carota, Zucchina, …

 

Coloro, come me, che si augurano non solo che la corrida non sia abolita ma che, anzi, torni dove ora non se ne svolgono più: Barcellona sopra tutte, possono ovviamente continuare a godersi lo spettacolo (esse sono piuttosto costose) anche di queste automobili, leggendarie come certi tori, certe razze di tori e, ovviamente, certi torero.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

© 2013 Steg, Milano, Italia.
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[1] Ne ho scritto nel postToros y corridas (‘Di Miura si muore’)”.
[2] Incidentalmente: Marinetti declinava automobile al maschile.
[3] Ricordate anche come, più o meno estemporaneamente, si vociferi di polizia che non ha i soldi per il carburante dei propri mezzi di trasporto?

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