UN
ANNO DI SPEAKER’S CORNER: GRAZIE
Magari nemmeno il pugno dei lettori fissi è interessato a queste righe.
Figuriamoci chi arriva sul blog in seguito ad una ricerca specifica.
Pazienza.
Devo la nascita di Speaker’s Corner
a un fattore negativo ed uno positivo: il primo, il fatto che sembrasse
impossibile andare in rete senza un webmaster
tecnico. Il secondo fu un blog
italiano con un post sui Manic Street
Preachers: contattai il blogger e gli
chiesi come avesse “confezionato” il proprio.
Cosi la mattina del 23 agosto 2011, illuminato all’alba quanto al suo nome,
misi in piedi il tutto: titolo, sottotitolo, epigramma, illustrazione di
copertina, eccetera, incluso il primo post.
Gli accessi di questo primo anno sono stati ben oltre i 6.000, dunque con
una media di 500 al mese.
Considerando che quasi tutti i post
sono scritti in Italiano, tranne qualcuno in Inglese (non credo mi affiderò a
un traduttore automatico a meno di richiesta esplicita dei lettori) non mi
lamento.
In ordine decrescente, elenco i venti post
di maggior successo di questi dodici mesi (magari vi è sfuggita qualche cosa?):
1)
L’Uomo Ragno, gli 883 e l’ennesima rivincita dei critici
stagionati
2) “Gonzo Journalism”:
le vite non parallele di Hunter S. Thompson, Jeffrey Bernard e qualcun altro
3)
A proposito di Jumpers e di 198X
4)
Hugo Pratt (diradando le nebbie del mito)
5)
Carmelo Bene: necessariamente note molto marginali
6)
Notes
about punk music in Italy
(from Milano as a standpoint)
7)
Ripresa Van Pelt dei Peanuts
8)
“Io non sbaglio mai” (barman e cocktail)
9)
What’s
My Name: The Clash
10)
I Meridiani Mondadori: una miope politica editoriale
11)
Note sul punk in Italia e a Milano
12)
Dino Buzzati: riflessioni su troppe celebrazioni e
commemorazioni
13)
Il vero “berlinese” fu Enrico Ruggeri
14)
La crisi economica è cominciata quando hanno iniziato a
chiudere i negozi di giocattoli?
15)
Tambura, Steve Tamburo, ovvero Stefano Tamburini
16)
Il sapore anche amaro dei Guns ‘n’ Roses
17)
La mostra “Da Beacon ai Beatles” è modesta
18)
Todd Rundgren (sicuramente un mago e, per chi ha una
certa sensibilità musicale, una stella)
19)
Manic Street
Preachers: National Treasures – one more
20) EX
AEQUO: Carlo Fruttero (senza dimenticare Franco Lucentini) e Perle mediatiche 3 – RAI5
colpisce ancora.
Qualcuno di essi è stato oggetto di minime correzioni, ove necessario,
dopo la prima pubblicazione.
Grazie a tutti.
Steg
©
2012 Steg, Milano, Italia.
Tutti i
diritti riservati. Nessuna parte di questa opera e/o la medesima nella sua interezza
può essere riprodotta e/o archiviata (anche su sistemi elettronici) per scopi
privati e/o riprodotta e/od archiviata per il pubblico senza il preventivo
ottenimento, in ciascun caso, dell’espresso consenso scritto dell’autore.
ONE
YEAR OF SPEAKER’S CORNER: THANK YOU
Maybe
not even my small gang of registered readers (bar one or two: I don’t even know
if there are foreigners among them) will be interested by these lines. So I
have no illusions about who finds the blog by means of a specific research. Oh,
well …
The
birth of Speaker’s Corner comes from two factors: one negative and the other
positive. The first one was that it seemed impossible to enter the web without
a proper webmaster helping the site owner. The second an Italian blog which I
discovered by means of a post about Manic Street Preachers: I got in touch with
its owner and asked him how he did it (the blog).
Thus,
in the morning of August 23rd, 2011, having being illuminated at the
dawning about the blog name, I put everything together: title, subtitle, cover
illustration, etcetera, including the very first post.
Accesses
in this first year have been well in excess of 6.000, therefore an average of
500 per month.
Considering
that almost all the posts (bar a few in English, including number 6 in the ranking below) are in
Italian, I must be glad of the results.
I do
not think I will make use of the automatic translator device offered by Google,
unless required, for a simple reason: my translations are not literal ones,
they are English versions.
In decreasing order,
here are the most successful posts of these twelve months (maybe you missed
something?):
1) L’Uomo
Ragno, gli 883 e l’ennesima rivincita dei critici stagionati
2) “Gonzo Journalism”: le vite non parallele
di Hunter S. Thompson, Jeffrey Bernard e qualcun altro
3) A
proposito di Jumpers e di 198X
4) Hugo
Pratt (diradando le nebbie del mito)
5) Carmelo
Bene: necessariamente note molto marginali
6)
Notes
about punk music in Italy
(from Milano as a standpoint)
7) Ripresa
Van Pelt dei Peanuts
8) “Io
non sbaglio mai” (barman e cocktail)
9)
What’s
My Name: The Clash
10) I Meridiani
Mondadori: una miope politica editoriale 11) Note sul punk in Italia e a Milano
12) Dino Buzzati: riflessioni su troppe celebrazioni e commemorazioni
13) Il vero “berlinese” fu Enrico Ruggeri
14) La crisi economica è cominciata quando hanno iniziato a chiudere i negozi di giocattoli?
15) Tambura, Steve Tamburo, ovvero Stefano Tamburini
16) Il sapore anche amaro dei Guns ‘n’ Roses
17) La mostra “Da Beacon ai Beatles” è modesta
18) Todd Rundgren (sicuramente un mago e, per chi ha una certa sensibilità musicale, una stella)
19)
20) EX AEQUO: Carlo Fruttero (senza dimenticare Franco Lucentini) e Perle mediatiche 3 – RAI5 colpisce ancora.
Some of them have been – when necessary – very slightly amended after the first publication.
Thanks to you all.
Steg
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can be reproduced and/or filed (including by means of electronic systems) for
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