RIPRESA VAN PELT DEI PEANUTS
(“riceviamo e pubblichiamo” series)
Non intendo dare di me un’immagine che non sia soltanto quella reale.
Se scrivo a una testata o a un editore, non lo faccio per essere pubblicato nelle lettere dei lettori o per ricevere mezza dozzina di libri in omaggio. Ma ove le mie osservazioni siano corrette (e solitamente non scrivo a vanvera), gradirei riscontro privato.
Una volta, invece, è accaduto un fatto che mi ha lusingato.
Linus, il mensile, indisse una sorta di sondaggio fra i lettori rispetto ai personaggi creati da Charles M. Schultz, il quale era appena morto (il 12 febbraio 2000).
Io scrissi e fu pubblicata la mia lettera (noterete dal primo fra parentesi nel testo che non ho poi perso nessuna delle due mie caratteristiche: correzioni e parentesi).
Una precisazione: in Inglese il personaggio si chiama Rereun (che letteralmente significa replica oppure candidatura elettorale di rielezione).
Qui di seguito il testo integrale della mia lettera come fu scritta, dunque con virgolette e senza corsivi rispetto allo stile di questo blog, forse con un’espressione un poco arcaica in una frase.
Il mio “Peanut” (come fa ad essere Peanuts al plurale?) è Ripresa, quello di oggi.
Scoperta forse tardiva, ma all’attento lettore non sfuggirà la presenza del terzogenito Van Pelt anche nell’ultima hall of fame realizzata da Schultz, che non è la mezza tavola domenicale del 13 febbraio, bensì una mezza tavola di commiato. Onde Ripresa entra quasi senza biglietto di invito in una cerimonia di commiato che rischiava lo zuccheroso.
Ripresa è scontroso come Lucy e fantasioso come Linus. Ripresa sarà uno di quegli irriducibili skater che non seguono mode. Ma il giovane è davvero un garage kid come si è dichiarato alla compagna di banco nel descrivere i propri disegni. Mi chiedo se Schultz si ispirasse a qualche nipote dalla scarpa Converse un po’ vissuta e dalla perenne T-shirt stropicciata ed abbondante per tratteggiare il carattere di questo personaggio.
Ripresa soffre dell’essere fratello minore di due grandi personalità e si avanza nella vita in modo spigoloso.
Ripresa finisce meglio di tutti gli altri Peanuts: indimenticato in fase ascendente, come certi artisti (di solito band e non solisti, di nuovo il garage che emerge, come i gruppi della raccolta “Nuggets”: chiedete lumi a Bertoncelli) che se ne vanno dopo un album o due. Ripresa non potrà mai essere vittima di una “riunione” o di un “ritorno” e perciò si cristallizza come mito.
Mi trovo in Ripresa, dunque, anche se ho quarant’anni e sono figlio unico.
Non esco di scena come Ripresa, ma al suo mito, minoritario e nascente, rendo omaggio.
Steg
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