NÉ
MODA, NÉ CANTO
(LOUIS-FERDINAND
CÉLINE)
Ho un vago ricordo di fresco teen-ager ([1])
in cui pensai: ma come è possibile che una casa di moda (maison allora)
possa usare il cognome di un celebre (per me di cognome) come Céline?
Circa trenta anni dopo, a una maison de la presse
su un grand boulevard, probabilmente Des Italiens, Parigi, vidi e
comprai un cofanetto con due DVD e un petit livre su Louis-Ferdinand Céline.
Andando per aneddotica, ma anche per saltum, una
trattativa col pugnale fra i denti con un venditore di libri nel meneghino bouquinism
di Piazza Diaz.
Arrivarono, a trattativa esaurita, le traduzioni per i
tipi di Guanda, più o meno sequestrate, dei pamphlet “cattivi”, comprati,
dunque.
Anni dopo arrivò quella loro riedizione canadese ([2]),
forte di una normativa sul diritto d'autore diversa da quella maggioritaria ([3]).
E proseguo: prezzo corretto per l’album fotografico della
Pléiade un sabato pomeriggio in un negozio di nota catena di librerie, più o meno
che non, dedite allo usato).
E ancora: nel 2023 caccia al nuovo album della Pléiade -
come il precedente formalmente offerto, in realtà prezzi da riscatto di bottino
di guerra.
Preda conseguita.
E continua ...
Celine? Beh lo difese Roger Nimier, e allora non si
discute.
C'è un bel libro, bello ancora di più per l'apparato
critico nella edizione italiana (chissà?), dedicato alla morte di Celine:
scritto da Dominique de Roux, si intitola La mort de L.-F. Céline.
Esergo difficilmente eguagliabile. “Au Capitaine Achab. À Lénine
dans son wagon plombé”.
Quanto a pochi partecipanti al funerale, per Céline un
testa a testa con Pierre Drieu La Rochelle.
E il canto? Ah!: senza il nome proprio nei motori di
ricerca compare sempre Celine Dion.
Evidentemente,
non oserei mai cimentarmi in un post dedicato a Louis-Ferdinand
Céline.
Steg
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consenso scritto dell’autore/degli autori.
[1] Il solo caso in cui non sopporto la
parola italiana, fra l'altro priva di quella valenza nuova cristallizzata, da
questo lato dell'Atlantico, da Colin MacInness, che è “adolescente” - suona
come un mal di pancia.
[2] Non facile, ormai, nemmeno
reperire i riferimenti online.
Intitolato Écrits polémiques, quasi mille
pagine, per i tipi delle éditions 8, anno 2012.
[3] Crollò
anche il monopolio su Le Peti Prince.
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