Dal volume I am a cliché di Baudoin (raccolta di foto in bianco e nero) |
EDWIGE:
O INTORNO AI NOSTRI MORTI
(Sketches
series – 24)
Mi accingo a
scrivere questo post, quasi di corsa,
comunque con l’urgenza che merita.
Ma prima mi
dirigo a uno scaffale di una mia libreria, a cercare un volume – così, è una
ispirazione abbastanza sicura, sebbene non certa – perché magari trovo una sua
foto: lo apro a caso ([1]), a
pagina 173 c’è una doppia serie di sue foto, “da macchinetta”, il che non stupisce in quanto il libro è Autobiographies en photomatons, di
Pierre et Gilles.
“Sue” di Edwige
Belmore – o Braun-Belmore secondo Patrick Eudeline ([2]), ma
all’anagrafe Edwige Gruss – le foto.
In verità di sue
foto ce ne sono molte altre, questo un break-down
non asettico: alle pagine 15, 17, 82, 93, 95, 96, 115, 122 (“Edwige a coupé ses cheveux”), 130, 134
(“La reine du punk”), 140 e 141
(punkissima), 145 (finalmente una foto non solo bella ma anche di buon formato),
154, 155 (angelo perossidato), 159 , 166 (le famose foto per la copertina di Façade ([3])), 170,
173, 186, 190 (a colori), 192, da 196
a 199, 202, da 218 a 221, 254, 292, 322 e 323, 365.
22 settembre
2015-20 novembre 2015. Questo scarto di giorni non deve stupire: è come per
Maurizio Arcieri ([4]), la notizia della cui
morte chissà quanto tempo avrà impiegato per arrivare in Francia.
22 settembre
2015 è dunque la data della morte di Edwige, a Miami, per conseguenze di una
epatite C mal curata.
Oggi, 20
novembre, è il giorno in cui ho appreso della sua morte da Rock & Folk, numero datato décembre
2015, e leggendo la sola parola “Edwige” sulla copertina, altrimenti
dedicata ai Velvet Underground ([5]).
Che profilo
volete leggere su di lei? Beh c’è quello precitato di Eudeline, ma anche quello
alla pagina 434 del libro di Pierre et Gilles dove lei è ancora viva.
Va bene, ma cosa
ha di importante Edwige? Lei è sicuramente una delle prime mover della scena parigina punk (dichiara “Je suis née le 6 décembre 1976!” ([6]),
ormai trasformata ([7]) e biondo platino, fisico
da amazzone) e poi növo-punk (per
dirla innanzitutto alla Yves Adrien).
Scrematrice di
pubblico a Le Palace, modella per gli stilisti emergenti francesi, dunque faccia
e corpo della scena della capitale dell’Esagono, e poi alla porta del
newyorkese Area verso il 1983.
Anche musicista
di una all-girl band ancora più punk de The Slits: le LUV di Edwige, Fury,
Liliane Vittori e Aphrodisia oltre a non saper suonare (e a non imparare a
farlo) non si esibiscono in alcun concerto.
Ma è tutto
statico. Se volete sentire la sua voce dovete cercare i Mathématiques Modernes,
quelli di “Disco Rough” in cui è in duo con Claude Arto: non solo eletto singolo
(anche a 12” ,
preciso, pubblicato dalla Celluloid nel 1980) della settimana per il New Musical Express, ma anche nella playlist
di Leonardo “Leopardo” Re Cecconi a Radio Milano International.
Arrivano a
realizzare un album, che abbiamo in sei ([8])
fuori dalla Francia?, intitolato Les
Visiteurs du soir ([9]).
E poi a breve,
finalmente, si potrà vedere (almeno in DVD) quel documentario Des Jeunes Gens Mödernes (intitolato cioè
come l’esposizione e l’album antologico ([10]) che
però non ci regalano molto di Edwige, un po' di più il DVD avendo come extra una intervista a lei).
Una sola, triste
consolazione: Edwige non vedrà il suo quarantesimo (licenza poetica) compleanno e per noi resterà
sempre quel viso ribelle e imbronciato, giovane e möderno.
Steg
Tutti i diritti riservati/All rights
reserved. Nessuna parte – compreso il suo titolo – di questa opera e/o la
medesima nella sua interezza può essere riprodotta e/od archiviata (anche su
sistemi elettronici) per scopi privati e/o riprodotta e/od archiviata per il
pubblico senza il preventivo ottenimento, in ciascun caso, dell’espresso
consenso scritto dell’autore/degli autori.
[1] E si
apre a caso, in quanto come molti miei libri è quasi “fresco” di libreria, come
stato di conservazione.
[2]
Passano gli anni, ma preferisco sempre lui, lo trovo più cinico (o meno
agiografico, se si vuole) al fratello Christian.
[3] A
quando una ristampa di questa rivista. O avete tutti la collezione completa in
doppia copia?
[4] Ha
senso il paragone, credetemi.
[5] Uno
di quei casi in cui non potendo sfogliare la rivista, la compri sulla fiducia.
Speravo in un ritorno alle scene di Edwige.
[6] Dieci
giorni dopo l’uscita di “Anarchy In The UK” dei Sex Pistols, dunque.
[7]
Rimando alle foto di Autobiographies en
photomatons.
[8] Un
altro dei sei è Fred Ventura.
[9] La
copertina dell’album, 1981, è opera di Jean-Babtiste Modino ed è riprodotta a
pagina 9 del libro Le Palace remember,
di Jean Rouzaud e Guy Marineau, insieme a un suo sintetico profilo. Ivi trovate
anche una foto di Edwige come Diana cacciatrice (e dipinta oro?) e un’altra del
suo matrimonio.
[10] Un
doppio CD in cui trovate un’altra canzone dei Mathématiques Modernes. Per “Disco
Rough” (vinile a parte), posso consigliarvi di cercare una ulteriore antologia
di vari artisti: So Young But So Cold.
Nessun commento:
Posta un commento