LEONE,
FUSCO E IL PONCHO
(Steg about Steg Series – Shards - 3)
La narrazione è
presto fatta: andiamo al cinema a vedere Per un pugno di dollari, forse
a un cinema “proseguimento prime”, comunque a ridosso della sua uscita sugli
schermi d’argento. Quindi sessanta anni fa.
Io avevo una
fissa per il west, tutto e comunque.
E il problema
poncho si pone, seriamente: un ragazzino delle elementari non lo trova, e non
può bucare un plaid (ma la coperta vive ancora con me. La chiamo Clint?).
Western su
western su western, trilogia del dollaro, certo, ma anche quegli spaghetti
occidentali un poco scotti (I quattro della Ave Maria, mi pare. E poi –
spiacente – Hill e Spencer non mi hanno mai convinto).
Monumentale Giù
la testa (“coglione”, cit.).
E Giancarlo
Fusco?
Beh ogni tanto
ricompare sui canali RAI Fusco che intervista Leone: mai l’intervista
completa.
Due uomini
fisicamente affaticati, forse ancora coi sogni negli occhi. La tristezza di una
epica che comunque fiammeggia viva e dura a morire.
Quanto a C’era
una volta in America: quando io sarò arrivato a poterne scrivere, siatene
certi: per i superficiali – more solito – non ci sarà scampo (d’altronde
parlare a vanvera su Sergio Leone è la regola).
Beh certo c’era
un problema più serio e insormontabile per uno scolaro delle elementari: la
piastra che (un Second Chance ante litteram) proteggeva lo straniero (Joe)
Clint Eastwood.
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