IL
MINIMALISMO NON ERA SPOGLIO
(letteratura)
Il titolo del
post avrebbe dovuto essere più lungo, ma rischiava equivoci, a parte la
pochezza della definizione, che non va oltre i confini italiani.
Intendo dire che
i “cannibali” scrittori tali non furono, qualcuno bordeggiava acque tondelliane
e altri - quelli bravi - semplicemente cercava di emergere.
Però pensavo che
nella mia testa la sicurezza stradale è quella della definita cintura, che
arrivai a Fresno al tramonto col sole che mi accecava, che in Canada una sera
feci 120 miglia (andata e ritorno) per cenare (da solo come viaggiavo), che a
Key West guidavo io e almeno due bicchieri di vino bianco li avevo bevuti a
cena coi mei compagni di pesca al marlin avendo mangiato quel che si era
pescato in un ristorante accondiscendente.
Oggi è tutto
vietato. Ma poi i minorenni vanno in coma etilico oppure si “lamano”; senza
distinzione di età i più efferati reati; eccetera.
E la letteratura
attuale fa pietà: buonismi, femminismi, antifascismi, pure quella di genere è
molto fiacca (al momento ho in arretrato due romanzi di Hugues Pagan, però).
Il che spiega
come mai contemporanei anche sotto i quaranta anni rimbambiti - per lo più
maschi - rimpiangano ancora l’epica hemingwayana o fitzgeraldiana. I più
rivolti al futuro al massimo vagheggiano i chopper Easy Rider.
Hanno la
fantasia scaduta, da oltre mezzo secolo (non sanno chi fu Ziggy Stardust).
Vero è - proprio
vero - che la letteratura oggi non ha più nemmeno la minima epica: Times Square
è sicura e il borseggio a Milano invece nulla ispira.
Ricordo sempre
con riverente piacere un passo di Prozac Nation (è quello, non
controllo) di Elizabeth Lee Wurtzel (morta nel 2020) in cui la
protagonista racconta di essersi massacrata a sangue le gengive con il filo
interdentale.
“Califanamente”,
ma a contrario: tutto il resto è la cattiveria veloce di un Bret Eaton Ellis
ancora non bolso.
Poi è cominciato
il terzo millennio.
Vero è che i
nostri (non siete sempre con me, però, o lettori!) eroi sono morti, oramai
arresi o almeno molto stanchi, però non sono quelli delle masse.
Io, comunque,
confido ancora e per ora in The Molotovs. E anche in Pinkie Brown (più feroce
di Tonito).
Riempite voi
nella vostra versione i pezzi mancanti di questo scritto.
Steg
©
2025 Steg E HTTP://STEG-SPEAKERSCORNER.BLOGSPOT.COM/, Milano, Italia.
Tutti i diritti riservati/All rights
reserved. Nessuna parte – compreso il suo titolo – di questa opera e/o la
medesima nella sua interezza può essere riprodotta e/od archiviata (anche su
sistemi elettronici) per scopi privati e/o riprodotta e/od archiviata per il
pubblico senza il preventivo ottenimento, in ciascun caso, dell’espresso
consenso scritto dell’autore/degli autori.
Nessun commento:
Posta un commento