TCHAO
PANTIN
(breve
storia di una “fissa” doppia)
Su questo argomento, ho già scritto,
molti anni fa entro un post più ampio ([1]).
Per quanto qui rileva, così
sintetizzavo (ometto la nota a piè pagina):
“[il film] Tchao Pantin,
tutt’altro che plastificato, ma tratto da un polar (o meglio noir)
peculiare del 1983 (il romanzo è dell’anno precedente, scritto da Alain Page,
noto, allora, appunto come scrittore di genere).
“Il protagonista è un Coluche
stratosferico, drammatico (lui che era “un comico”), ci sono riferimenti alla
scena musicale punk della capitale (compare il locale Le Gibus).
“La colonna musicale e sonora fu realizzata da CharlÉlie Couture
in stato di grazia”.
Tutto comincia
intorno alle ore 23, una sera di estate del 2004, in una località di villeggiatura
tedesca: Inseln Im Bodensee.
In camera, cambio
canale televisivo alla ricerca di qualcosa di interessante (ogni tanto capita)
e finisco sui titoli di coda di un film, peraltro doppiato in lingua locale: mi
colpisce la colonna sonora (che allora non so essere anche musicale), i colori
bluastri, ma rimane un film senza nome, tranne che per il protagonista Coluche
([2]) il
cui nome scorre nei crediti (evidentemente ho perso la riga del titolo, oppure
mi pareva strana e ho scritto qualcosa di simile).
Mi annoto
qualcosa, e tornato a casa mi metto a cercare, e finalmente arrivo al titolo.
Quindi compro il
DVD (scopro essercene una edizione in due dischi e mi rivolgo a quella) e da lì
arrivo al romanzo che acquisto un paio di giorni dopo.
Diamo a Cesare
quel che è di Cesare (se siete curiosi) ([3])
Eh, ma non
basta!
Devo avere la
colonna sonora: se ben ricordo, ho comprato il disco perché non trovavo il CD,
poi ho recuperato anche quest’ultimo.
A questo punto,
però succede che devo conoscere la discografia di CharlÉlie
Couture.
Dopo una mezza dozzina di album mi trovo a comprare una sua
biografia, una sua raccolta di racconti, eccetera.
Senza preavviso,
ogni tanto riaffiora Tchao Pantin, oppure CharlÉlie
Couture.
(continua?)
BONUS: testo
della canzone-titolo del film:
“'TCHAO' (LES NUITS SONT
TROP
LONGUES)” (di CharlÉlie Couture)
Quand
les nuits sont trop longues
Quand le sang tourne en rond
Dans les vapeurs d’essence
Dans les rêves qui s’embrument
Des envies qui se balancent
Et des moteurs qui fument
Besoin d’un voyage à défaut d’amour
Besoin de se perdre plutôt que souffrir
Besoin de courage à défaut de bravoure
Besoin d’exorciser la violence d’un souvenir
Besoin d’un voyage à défaut d’un détour
Besoin d’accélérer plutôt que s’enfuir
Quand les remords grillent le cœur
Quand la mort fait trop peur
Dans la ville qui se referme
Y’a de l’alcool dans les veines
Du feu sous l’épiderme
D’la poudre aux yeux qui traîne
Besoin d’une image à défaut d’un discours
Besoin de bouger plutôt que subir
Besoin d’un peu d’humour à défaut d’un message
Besoin d’se défendre plutôt que gémir
Besoin d’éclairage à défaut du jour
Besoin d’amitié plutôt qu’se démolir...
Steg
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