IO NON
C’ERO, MA FA NIENTE
Scrissi,
scocciato esattamente come lo sono oggi, un post pubblicato il 23 agosto 2011 intitolato
“Where were you in 1977 (and in 1979 too” ([1]).
Ero ottimista.
Infatti ai
contemporanei che NON erano presenti seppur contemporanei si è aggiunta una
nuova categoria: coloro i quali proprio non avevano potuto materialmente
partecipare per non raggiunti limiti di età.
Non sto
scrivendo di anglosassoni oltremanica od oltreoceano, e nemmeno di Francesi,
scrivo di italiani: gente che non sa cosa fu la movida (e - per dire - Ruta
66) madrileña e la DNW (o
NDW), perché per saperlo avrebbero dovuto essere nati prima.
Queste persone,
in buona fede o meno, impestano con sentito dire e/o “letto quanto scritto da Ciao
2001 o Red Ronnie (è uguale)” la esangue (per risultati: gli tirano la
mancia di un parcheggiatore e di royalty non se ne parla) editoria musicale
italiana.
Il problema non è
la dignità di coloro i quali c’erano (con al massimo 12/15 mesi di scarto
rispetto a Maurizio Bianchi: si veda per sintesi e senza pretesa quanto fu l’esordio
di questo blog ([2])) bensì la costruzione, da
parte dei precitati contemporanei e “minorenni”, di una pseudo cronaca storica
che è priva di ogni solida fondamenta.
Ad esempio: per
dar noia a Laura e Giampaolo (pre Jumpy) nell’agosto 1979 io in Portobello Road
- finestre aperte - scandivo provocatoriamente (ero in Fred Perry e sta-press) “skin’eads,
skin’eads” sebben giorni dopo scandissi “Mods! Mods! Mods!” al
London Lyceum ([3]).
Nel 1981 a
Bologna, alla ex-Manifattura Tabacchi, Laura e Giampaolo parevano aver perso il
treno: il concerto era quello dei Bauhaus, non quello dei Crass.
Quella scarsa
dozzina di miei lettori abituali ha masticato, molte e molte volte, cosa
intendessi ricordare (oltre qualche pagina della mia vita. Grazie) scrivendo di
Tonito ([4]), che
è diventato una sorta di scellerato Virgilio per me - infimo emulo di Dante
Alighieri - in una Commedia priva di Purgatorio e Paradiso la quale
certo non è divina ma solo metropolitana e nemmeno capital-centrica dell’impero,
con le mie righe.
E allora?
Semplice:
guardate le date di nascita dei canuti, anche loro, pretesi storici di una
stagione che loro non hanno vissuto e noi solamente sfiorato: quella seventyseven
che nello “stivale marcio” ([5]) fu
naturalmente seventyeight.
Dimenticavo: noi
siamo stati invincibili ([6]).
Steg
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[2] https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2011/08/note-sul-punk-in-italia-e-milano.html
[3] Il “pavesino” finto “face” non c’era. Si veda comunque https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2011/08/excuse-me-are-you-mod-ovvero-oh-mummy.html
[4] Innanzitutto in https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2012/08/tonito-memorial-to-live-and-die-in.html
[5] Si veda Claudio PESCETELLI, Lo stivale è marcio, Roma, Rave Up Books, 2013 e anche la “AVVERTENZA” in calce al precitato https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2012/08/tonito-memorial-to-live-and-die-in.html
[6] https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2018/05/noi-eravamo-ovvero-pro-1977.html