TUMORI
WARHOLIANI (E NON)
(ovvero
le scuse forse non giustificano il clamore)
Premessa: scrivo
avendo esperienza familiare diretta sul tema (a contrario nel risvolto mediatico),
e sui medici.
Pare che Nadia
Toffa abbia avuto diritto al suo quarto d’ora di celebrità postuma in ragione delle
cattive frasi rivoltele in vita.
Ma la domanda è:
davvero a titolo di scuse occorre – a parte i professionisti del funerale (che volerebbero
negli USA per le esequie di Peter Fonda, potendo fare) – scomodare pagine e
minuti di periodici e emittenti televisive e radiofoniche?
Ricordano,
quelli di 50 anni e più, Stefania Rotolo?
No? Eppure morì
a causa di un tumore.
Per quelli anche
solo di 30 anni: David Bowie tenne il massimo riserbo quanto alla propria
malattia.
Considerando il passato,
sembra che la sua morte sia stata impiegata da non pochi per mostrarsi, loro i
vivi.
Ecco io per
questi clamori funerei provo un certo fastidio.
Ah, dimenticavo:
evitate anche di battere le mani e vestitevi decorosamente.
Steg
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