LA
STAGIONE A FUMETTI CHE NON CI SI ASPETTAVA
Sono brandelli.
Magari per nessun lettore.
Sembrava che non
ci fosse più nulla da dire per i supereroi, dopo l’epoca della Marvel che mise
in ginocchio la DC Comics.
Poi ...
Beh i titoli
sono tre, più uno che non c’entra molto.
Per me il nuovo
Jim Steranko.
Per primo arriva
The Dark Knight Returns: DC come fosse Marvel, ma in una notte che non
finirà con una alba.
Robin è una
ragazza, però tutto si ferma qui per chi vuole essere rassicurato.
Circa appaiati
sono più o meno un anno dopo Elektra Assassin della Marvel - spin off
di Daredevil - e The Watchmen della DC che ormai ha abbandonato i panni di
alfiere della morale.
Più
intellettuale il secondo, più sensuale per i lettori maschi la prima.
Il quarto? Stray
Toasters del Jimi Hendrix (non cito a caso) del fumetto Bill Sienkiewicz
(le immagini di Elektra).
Sono decenni che
devo rileggerlo, fidatevi.
Per associazione
di idee, o forse di sensazioni, penso a un fumettista ancora più intransigente:
il Chaykin (Howard) di Black Kiss e di Times Square, fra l’altro
ancora accessibile per chi - ateo miscredente come me - usa la parola tavole
per i fumetti (e il suo singolare per il surf).
Fine della
conferenza minima.
E per una volta
sudatevi da soli le voci su Wikipedia e altro.
Steg
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