"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



giovedì 24 gennaio 2013

NEMICO VINILE?


NEMICO VINILE?


 

Tendo ad evitare la tendenza pompieristica e insisto, spero non con anacronismo, in quella incendiaria.
Se Pitigrilli ha dei problemi, mi dispiace sinceramente per lui.
 
Quasi 30 anni fa, i compratori di CD ([1]) erano guardati male da noi sulla ventina: i CD roba da gente col danaro.
Pensate adesso al vinile: che hanno prima fatto buttare perché compraste i CD, naturalmente, e poi vi dicono di ricomprare.
 
Ora dovreste pavoneggiarvi ([2]) col vinile: prezzi elevati per i fonogrammi, e piatti altrettanto poco accessibili nei prezzi se non vi accontentate dei modelli destinati a coloro che disprezzate ([3]).
 
Provate a trovare quei vinili che avete venduto.
Non li trovate, perché la rivincita del vinile “non è punk”: trovate solo noiosi LP. Dove sono i singoli con le loro belle copertine? Ah certo i cofanetti: ma se voglio solo, per dire, “Complete Control” devo comprarmi anche tutti gli altri singoli di The Clash ([4]) e siccome ho 20 anni e sono studente, oppure 30 e disoccupato, non posso permettermi il cofanetto ([5]), che nel frattempo è introvabile: era come spesso accade una edizione limitata.
Comunque non trovate “Nobody’s Scared” dei Subway Sect (che non ho venduto), tanto per dire.

 

Eh sì vi hanno preso in giro. Un’altra volta.

 

 

                                                                                              Steg

 

 

 

 

© 2013 Steg, Milano, Italia.
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[1] Schifose trasposizioni AAD, ricordate voi vecchi quando cercavate le sigle: AAD, ADD e DDD?
[2] Cerco anche di non usare quel linguaggio giovanilistico che fa molto Don Mazzi.

[3] Gente che ha il ciglio umido per quelle registrazioni incise anche su MC7, quelle che comprava all’autogrill e si ascoltava in auto e che chiama i piatti giradischi.
[4] In verità volete solo la replica del “Capital Radio” EP, che non avete e che vi dà fastidio vedere su questo blog se avete più di 40 anni.
[5] Certo c’è anche l’ipotesi per cui non intendo sborsare danaro per ciò che mi interessa poco.

1 commento:

  1. 1) Il suono del vinile è molto più caldo.

    2) Vuoi mettere col rigirarsi la copertina nelle mani mentre ascolti.

    3) Le grafiche erano pensate per il formato 12".

    4) Le stampe olandesi erano meglio di quelle inglesi.

    5) La prima stampa del master francese del primo album dei Damned è diverso dalla versione inglese: in quella Pathè Marconi si sentono fino alla fine alcuni brani che nella stampa inglese venivano sfumati.


    Uno dei cinque punti non è una cazzata.

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