MARTIN
AMIS (E LE PRIME EDIZIONI)
(Sketches series - 30)
Conobbi, come autore, Martin Amis
un quarto di secolo fa, circa.
C’era una
libreria ([1]) in
Via Festa del Perdono, davanti alla Università Statale di Milano pressoché
tutta sotterranea ([2]) dove trascorrevo talvolta
un quarto d’ora prima di tornare al lavoro (reduce dal pasto casalingo).
Un giorno, mi
capitò fra le mani questo volume, titolo accattivante, Territori londinesi,
che indicava come traduttore Ranieri Carano che per me era “uno di quelli del
primo Linus” ([3]); il nome dell’autore non
mi diceva nulla, ma dato il prezzo e le buonissime condizioni della copia lo
comprai.
Ecco come
incontrai il figlio di Kingsley Amis, di cui avevo sentito o letto molto
vagamente.
Il romanzo mi piacque,
anche se a una rilettura qualche svarione nella traduzione lo trovai ([4]).
All’epoca di Amis
tradotto c’era molto poco, per cui comprai le edizioni originali di Money,
Other People, Success, The Rachel Papers ([5]9.
Scoprii molti
anni dopo che i London Fields esistono, e lo scoprii perché per qualche ragione
di esplorazione arrivammo lì ([6]).
Negli anni ho
continuato a “seguire” Martin Amis, anche se – non ho problemi a dichiararlo –
sue successive opere le ho lasciate a metà.
Però ho sempre
citato il finale de The Rachel Papers come esemplificazione vivida della
approssimazione umana.
Amis figlio è
stato anche un buon recensore e critico, per cui posso dire che un suo libro di
saggistica che mi piacque è The War Against Clichés ([7]).
E le prime
edizioni?
Beh, sempre che qualcuno
non se la sia rubata, alcuni anni dopo, a un prezzo che al tempo mi parve
corretto, comprai una prima edizione originale di London Fields, mi pare
con firma di Martin Amis.
Ma non affermerei
mai che lessi quel romanzo quando uscì e diffido molto di chi fa queste dichiarazioni
perché è raro esserci quando qualcosa capita, molto raro.
Continua?
Steg
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consenso scritto dell’autore/degli autori.
[1] Poi
chiuse, poi riaprì, ora (o fino a un paio di anni fa, sapete il Covid …) è un
bar che vende libri usati.
[2] Per
questa peculiarità, credo fosse/sia nei locali del ristorante La Pantera:
comodo luogo di sosta per gli Istituti accademici più rispettosi dei propri
componenti (docenti e assistenti) quando gli appelli d’esame orale per numero
di iscritti conducevano a un pomeriggio nelle aule: i pranzi si svolgevano,
appunto, nella sala sotterranea.
[4] La
prima pubblicazione italiana fu nel 1989 da Mondadori, la traduzione è la
stessa anche nella successiva riedizione Einaudi.
La pubblicazione originale
risale al 1989, il titolo London Fields.
[5] Il quarto
di questi titoli fu l’ultimo che lessi.
[6] “London Fields is a park in Hackney, east London, but the novel is set in west
London, like most of Amis’s work. The park in which the narrator, Sam, walks
with various characters – Nicola Six, Guy Clinch and Keith Talent – is Hyde Park in central London” (Wikipedia).
[7] Stesso titolo in italiano.