"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



domenica 14 dicembre 2025

PUNK IN ITALIA: RIVERBERI

 

PUNK IN ITALIA: RIVERBERI

 

Un poco, dispiace scriverlo, ma è così.

 

Alla fin fine i CCCP erano dei freakkettoni (tra?)vestiti, tardivamente, da punk.
Come quelli del Virus di Milano e, triste primato, i Crass.

 

Il punk è morto a San Francisco, il 14 gennaio 1978
Qualcuno, non una persona a caso: Mark P.(erry), sostiene fosse già morto quando The Clash firmarono con la CBS.

 

E a noi: quelli del 1977 - già ampiamente in questo blog evocati, ricordati, descritti ([1]) - arrivava la luce di una stella morta o due.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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Tutti i diritti riservati/All rights reserved. Nessuna parte – compreso il suo titolo – di questa opera e/o la medesima nella sua interezza può essere riprodotta e/od archiviata (anche su sistemi elettronici) per scopi privati e/o riprodotta e/od archiviata per il pubblico senza il preventivo ottenimento, in ciascun caso, dell’espresso consenso scritto dell’autore/degli autori.

 

venerdì 12 dicembre 2025

MARTINI? (Facebook Down Series - 192)

 

MARTINI?

(Facebook Down Series - 192)

 

L’arzillo Mario Andreose ([1]), nella intervista pubblicata il 12 dicembre 2025 dal Corriere della Sera alla laconica domanda “Umberto Eco?” ci informa che al Harry’s Bar, quando il semiologo si sedeva non aveva bisogno di ordinare il proprio Martini.
Il che non dice nulla su Eco, piuttosto conferma la bravura del barman: Claudio.

 

Claudio non sbagliava mai, e qualche lettore del blog lo sa dal 2011:

 

Peraltro: https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2012/06/umberto-eco.html

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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UN “POVERO COMUNISTA”: ALLA FACCIA DELLA CLASSE MEDIA! (Facebook Down Series - 191)

 

UN “POVERO COMUNISTA”: ALLA FACCIA DELLA CLASSE MEDIA!

(Facebook Down Series - 191)

 

Dal giorno 11dicembre 2025, il Ministro Giancarlo Giorgetti è entrato a far parte, per quanto mi riguarda, della categoria dei “poveri comunisti” (si cfr. le parole del Ministro Anna Maria Bernini, in pari data, rivolte alle aspiranti matricole della facoltà di Medicina).

 

Tobin Tax raddoppiata e “tassa sui pacchi”.

 

Quel retrogusto di Grande Fratello: https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2025/11/grande-fratello-in-italia.html

 

Anche un poco cattolico, siccome pauperistico, oltre che comunista: https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2025/12/cattocomunisti-ne-diffido-facebook-down.html

 

E, perché no, anche autarchico: “pizza e risotto: Italiano perfetto”?
Mentre i dazi di Trump sono (rectius sarebbero) passati come “’a nuttata” (sic).

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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AFFARE O PREDA? (brevi note sul collezionismo anche spicciolo)

 

AFFARE O PREDA?

(brevi note sul collezionismo anche spicciolo)

 

Senza evocare (“scomodare” implica un rispetto che non mi è congeniale al riguardo) troppo trasmissioni di collezionabili più o meno datati ...

 

Cerca laffare il mercante (ancor più infame di quanto lo descrive Charles Baudelaire, siccome è mercante di inessenziale materiale).

Lo cerca anche il piccino collezionista che in verità non lo è: egli/ella è come quegli scolari e/o studenti che vorrebbero sottrarre al bidello il traffico delle merendine.

 

Preda invece è il pezzo raro (talvolta più raro se rientra nella classe di categoria, che anche io uso, del “cerco quello che mi manca e che ignoro esistere o, almeno, che non spero di trovare”).

Raro non significa costoso.

Raro non significa, nemmeno, perdere il sonno per conquistarlo.

Raro però può essere eccezionale e quasi unico.

Raro può essere occasione inaspettata e conclusa con un sorriso, oppure fonte di patema o di stizza e disappunto (mio disappunto da 390 Euro quest’anno, ne avrei spesi anche 500, per un Nimier che mi avrebbe deliziato. Guardo le sue firme, quattro, che mi coccolo sugli scaffali, ma ...).

Raro, vittoria oppure sconfitta oppure occasione acciuffata per “mestiere di noia esistenziale”.

 

Ma, caveat!: “The chase is better than the catch” (cit). Più spesso di quanto si pensi.

 

Continua?

 

Comunque: il “Dottor Rosa”, esperto nella trasmissione (è un format) televisiva “Cash or trash”, la mia Rotten Bar (CORS) vorrei vedere se riesce a catalogarla da solo, oppure mi chiede aiuto.

 

 

Nota tecnica: questo post rischiava di restare in bozza, mi sarebbe dispiaciuto (ma non lo sapevo): lo ho ritrovato.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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giovedì 11 dicembre 2025

VALERIO ZURLINI (scheggia due) (Facebook Down Series - 190)

 

VALERIO ZURLINI (scheggia due)

(Facebook Down Series - 190)

 

Su Valerio Zurlini, ma anche molto “di” Zurlini scrittore, il più bel testo non è un libro, bensì una intervista, lunghissima (decine di pagine), fattagli da Gianni Da Campo ([1]).

 

Poco reperibile (io non la ho reperita) in edizione originale, è la ragione per comperare gli atti di un convegno su di lui in cui meritoriamente essa è riprodotta col titolo (mi sembra immutato) “Di cinema si muore” ([2]).

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 


 

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[1] Esperto di Georges Simenon, fra l’altro.

[2] Aa. Vv., Valerio Zurlini – Atti del Convegno 30-31 marzo 1990, Mantova, Casa del Mantegna, 1991.

mercoledì 10 dicembre 2025

LIBRI NON LETTI, MA CITATI NEL TITOLO (Facebook Down Series - 189)

 

LIBRI NON LETTI, MA CITATI NEL TITOLO

(Facebook Down Series - 189)

 

Peggio delle citazioni a sproposito: esempio a me caro quelli (molti) che usano “deserto dei Tartari” riferito alla desolazione e non alla attesa, c’è la citazione del titolo di libro non letto.

 

Recentemente è di moda cincischiare con Spengler.
Fra l’altro l’opera in questione - Il tramonto dell’Occidente - non è esattamente un libro che si trova anche al supermercato (qualche traduzione “autonoma” forse fa sollevare un sopracciglio).
Quindi meglio tacere e lasciare “tramonto” e “occidente” dove stanno.

 

Grato se si evita anche di evocare un “uomo senza qualità” (Musil).

 

D'altronde i moschettieri sono quattro.

 

Eccetera (sussistono svarioni anche su citazioni meno letterarie).

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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martedì 9 dicembre 2025

LA “TIGRE” NON È MORTA (Facebook Down Series - 188)

 

LA “TIGRE” NON È MORTA

(Facebook Down Series - 188)

 

Se anche solo una persona leggerà Le tigri di Mompracem, la serie televisiva di questo finale del 2025 “di” Sandokan (la Tigre, appunto) sarà meritoria.

E “il padre degli eroi” (cit.) sarà onorato.

 

Fra l'altro ho rinvenuto due citazioni da Corto Maltese, dubito si tratti del contrario, ma né Hugo Pratt, né Mino Milani. né Alfredo Castelli possono darmi lumi.

 

Resto così, da quando ho memoria, disilluso come Yanez.

E, anche, fosco come il Corsaro Nero.

 

 

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“OVERTOURISM”? (Facebook Down Series - 187)

 

“OVERTOURISM”?

(Facebook Down Series - 187)

 

Il rischio “overtourism” lo ipotizzai 13 anni fa:

https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2012/01/la-bella-vita-finta-e-la-morte-vera.html

 

 

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MASSIMO E ADOLF (Facebook Down Series - 186)

 

MASSIMO E ADOLF

(Facebook Down Series - 186)

 

Ho un libro contenente un saggio di Massimo Cacciari (professore, ex sindaco di Venezia e, secondo un filmato che vidi anni fa, persona che non disdegna un Martini con base Gordon’s) dedicato ad Adolf Loos, “tema” del volume.

 

Ai neofiti lettori di questo blog e agli allarmisti di professione: segnalo che Loos NON fu un gerarca nazista.

 

I am an architect...”: https://www.youtube.com/watch?v=y0f9qUheits

 

Fine.

 

 

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CATTOCOMUNISTI: NE DIFFIDO (Facebook Down Series - 185)

 

CATTOCOMUNISTI: NE DIFFIDO

(Facebook Down Series - 185)

 

Diffido, quindi, di Roberto Benigni: uno che morirà “col prete” e avrà un funerale religioso.

Da bravo cattocomunista.

 

Comodo essere cattolici.

Dignitoso essere atei.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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sabato 6 dicembre 2025

UNA VITA TRAVESTITA, MA DA DISAGIATI

 

UNA VITA TRAVESTITA, MA DA DISAGIATI

 

Il “ma” è ostativo, e in esso sta l’essenza di queste righe.

 

Tutta la pubblicità che audiovedo e ascolto (quella cartacea talvolta ha problemi ancora peggiori) si rivolge a persone di piccolissima borghesia (o sono regrediti o non sono avanzati nel proprio ceto) in uno stato di squallida esistenza (e non mi riferisco - anche e per maggior aggravio, il famoso overkill - a stitichezza e prostata, con l’aggiunta degli assorbenti femminili e gli adesivi da dentiera) che dovrebbe migliorare e “realizzarsi” (sic) tramite:

-          polizze mediche “più o meno”

-          investimenti patrimoniali “tentativi”: impeccabili nel messaggio ed esecrabili nella sostanza: essa da scoprire come in una caccia al tesoro

-          rasoi elettrici per padri assenti

-          lozioni per cretini per i quali la propria barba è un traguardo

-          cretini che si sono sposati con la compagna di asilo (questa è una citazione specifica)

-          madri devastate che fanno le amiche piuttosto che le mamme (merendine)

-          famiglie “obbligatorie” perché è il moloch della Nutella (volgarizzo il marchio e detta volgarizzazione invoco a difesa) con un Natale tragico (intanto l’Islam avanza)

-          liquori che devi bere responsabilmente, ma devi bere (idem per gli amari più improbabili e per quelli più nobili)

-          pasti natalizi con simil prelibatezze (un poco come la finta pelle) da discount dietro la Cortina di ferro (non d’Ampezzo).

Mi fermo per pietà.

 

E allora penso a tre romanzi (almeno due da me già citati in precedenza), o meglio apparenti tali, in verità essi sono cronaca della terra desolata esistenziale.

In disordine essi sono:

- Prozac Nation,

- American Psycho,

- The Bonfire of the Vanities.

Nessuno dei personaggi china la testa, il filo interdentale per far sanguinare l’anima a scopo terapeutico emerge vincente nel mio pantheon della disperazione urbana.

 

Il post finiva altrimenti, con un lievissimo filo di indulgenza verso il lettore.

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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venerdì 5 dicembre 2025

“MINORI DI 30 ANNI” (Facebook Down Series - 184)

 

“MINORI DI 30 ANNI”

(Facebook Down Series - 184)

 

C’è un annuncio-avvertenza per i “minori di 30 anni” quanto a certe scene contenute nella versione dell’opera Lady Macbeth del Distretto di Mcensk di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič con cui sarà inaugurata la stagione al Teatro alla Scala di Milano il 7 dicembre 2025.

 

La somma delle età di Romeo e Giulietta di William Shakespeare, per rimanere in tema, è esattamente quella.

 

 

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“LAST STANDING” (Tombstone Series – 98)

 

“LAST STANDING”

(Tombstone Series – 98)

 

We’re the last standing” (Malcolm McDowell)

 

La frase è contenuta in questa conversazione e si riferisce a lui e a David Wood:

https://www.youtube.com/watch?v=zR-ZBxcLm5w

 

Ci sarebbero anche “Mad as a hatter” (David Wood, riferito a qualcuno) e certi cream teas al Dorchester, volendo.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

 

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giovedì 4 dicembre 2025

BATTITORE LIBERO (“Chi era costui?” Series)

 

BATTITORE LIBERO

(“Chi era costui?” Series)

 

Chi si ricorda di quando si usava la espressione “battitore libero”?

Vi era talvolta stizza, talvolta invidia (mascherata da distaccata ammirazione) riferita al battitore.

Meglio non frequentare una tale figura.

 

Se qualcuno mi ha apostrofato così, mi piacerebbe conoscerlo/a per ringraziarlo/a.

In fondo un battitore libero è qualcuno che - contrariamente al significato letterale della espressione - non china il capo, per propria scelta o per possibilità naturale.

Con rimpianto, i suoi vecchi e spenti e ormai vinti ex frequentatori (negli studi o al lavoro) lo ricordano.


Qualcuno usa nei miei confronti espressioni meno gentili.

Invidiosi (formalmente mi ripeto, sostanzialmente no), che se riferito a me è un aggettivo declinato al plurale ossimoro.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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mercoledì 3 dicembre 2025

DUBBIO DI GIORNALISMO PER UN LETTORE (Facebook Down Series - 183)

 

DUBBIO DI GIORNALISMO PER UN LETTORE

(Facebook Down Series - 183)

 

Leggo grazie a Paolo Mieli un articolo di Stefano Zurlo pubblicato su Il Giornale del 3 dicembre 2025:

 

Però mi sorge un dubbio: che il Signor Zurlo abbia su uno scaffale Luciano LANNA e Filippo ROSSI, Fascisti immaginari – Tutto quello che c’è da sapere sulla destra, Firenze, Vallecchi, 2003.
Testo da me citato - nel 2012 – in questo post, alla nota 13:

 

Chissà?

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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venerdì 28 novembre 2025

FINE MESE

 

FINE MESE

 

Come fanno ad arrivare alla fine del mese?

Grottesco il mantra fine mese non raggiungibile. Grottesco se ci si guarda intorno.

 

I cinesi conquistano le città. Nulla osta.

Fra i territori di conquista le botteghe convertite a “unghifici”, eh la fine mese.

 

Le consegne a domicilio cittadine di cibi (e altro), eh la fine mese.

 

Il Black Friday, eh la fine mese.

 

Tutto il credito al consumo a rate obbligatorie (rectius vietato pagare in unica soluzione, altrimenti addio tassi debitori), eh la fine mese.

 

Adesso c’è una novità: “scavallare la settimana al mercoledì”. Con obiettivo fine settimana (scusate: weekend), eh la fine mese.

 

Potete proseguire voi.

Se non vi stancate e se non siete in palestra o fuori città, compatibilmente con la fine mese.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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VOGLIONO SEMPRE UCCIDERE PETER PAN (Riorganizzando idee non nuove ad uso dei lettori del blog)

 

 VOGLIONO SEMPRE UCCIDERE PETER PAN

(Riorganizzando idee non nuove ad uso dei lettori del blog)

 

Non trovo titolo migliore. Me ne scuso senza pretesa che le scuse siano accettate.

 

È evidente che il sistema ([1]) sia il peggior moloch genitoriale, quello che vuole chiudere le finestre per evitare che i giovani della famiglia Darling possano seguire Peter Pan nella Isola che non c’è e vivere per alcune unità di tempo, incalcolabili secondo la norma, con i Lost Boys ([2]).

 

Gente piccola quella che chiude le finestre, gente che segue manuali di istruzioni scritti da burocrati altrettanto piccoli.

Come i preti che spiegano la vita di genitore.

 

Certo, sarebbe pericoloso lasciare i ragazzi seguire liberamente quel teppista esistenziale di Peter Pan, che combatte contro Capitan Uncino (ma non si sa mai, forse è una recita).

 

Quella gente piccola ha famiglie piccole, una vita senza eroismo.

Gente così piccola che teme che Wendy Darling possa abbandonare lo status quo e decidere di non crescere e - incredibile - creare una famiglia con Peter Pan.

In fondo le grandi donne sanno ricucire l’ombra dei propri grandi uomini (fidatevi).

 

Io, che ho una visione tragica - che qualcuno mi riconosce senza preoccuparsi troppo ([3]), spesso ricordo con affetto Peter Llewelyn Davies il quale si suicidò buttandosi sotto un treno della metropolitana londinese ([4]).

Che altro poteva fare? Che altro possiamo fare noi ragazzi dimenticati se portati all’estremo? Nulla, e mi ripeto: “To die will be an awfully big adventure.([5]).

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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[1] Vaga ispirazione di queste righe è, ancora, la “famiglia del bosco”.

[2] Qualcuno forse ricorda la mia traduzione di “lost” per i boys: non “perduti”, bensì “dimenticati” come ombrelli in treno, dimenticati dagli adulti che non considerano le loro personalità; ragazzi che quindi sono disposti a sacrificare, cioè dimenticare, se non vogliono, i ragazzi che non intendono omologarsi, almeno fino a quando saranno ragazzi.

[3] Al massimo, lo dico e scrivo io, muoio per scelta, non per causa esterna.

[5] Rinvio a questo post, alla sua illustrazione e alla spiegazione di cui alla sua nota 2: https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2013/03/qualita-e-quantita-della-vita-continua.html

giovedì 27 novembre 2025

UNA SPIGOLATURA MILANESE (Vi racconto, senza pretesa di originalità)

 

UNA SPIGOLATURA MILANESE

(Vi racconto, senza pretesa di originalità)

 

In Via Larga (che già si chiamava Via Adua e prima del 1936 ancora Larga) a Milano c’erano negozi “dedicati”.

 

Un paio si preoccupavano dei preti e delle suore (abbigliamento): qualcuno di noi trovò, finalmente, un cardigan nero (45 anni fa erano capi rari e lo sono stati almeno per qualche altro lustro),

 

Un paio fra ricambi per esponenti delle forze dell’ordine avevano mostrine (vere, non imitazioni. Papà, mi ricordo, vagamente, mi comprò due stellette dorate e furono forati i colletti di una camicia di Yours Truly. Saranno 60 anni fa) e, anche, le feluche degli universitari.

 

Le feluche erano per noi davvero giovani (terza media inferiore al massimo) oggetti quasi magici, comunque esoterici.

Arrivò il sessantotto italiano (direi, in sintesi, poco più che feccia, la pensava così anche Valerio Zurlini ([1])) e “finirono” le feluche.

 

Inevitabile la colonna musicale e sonora di questo post: de The Gags “Goliardia Chant” ([2]).

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

PS: bel refuso nel sito della Regione Lombardia, eh già …

 

 

 

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