"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



sabato 31 agosto 2013

ATM A MILANO (“Is there life on Mars?” series - 1)


ATM A MILANO
(“Is there life on Mars?” series - 1) ([1])

 

L’Assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica, Energia del Comune di Milano Pierfrancesco Maran è stato a Londra nell’estate 2013 e ha scoperto la “oyster card” come documento di trasporto pubblico, ricaricabile.
Gli è che la mia oyster card – ai tempi era gratuita – dopo 4 anni (eh sì, non mi pagano, ma giro l’Europa: eleggetemi e nominatemi assessore) è ancora valida, mentre a Milano ogni 3 anni debbo sostituirla pagandola (nemmeno la Metrocard, a Manhattan, mi costava anni fa).
 
Se l’Assessore Maran andasse a Vienna, scoprirebbe anche che lì i controllori hanno meno di 25 anni e chi non paga il biglietto corre meno veloce di loro. A Milano spesso accade il contrario.
 

Dei tram parliamo un’altra volta.
 
Per il titolo di questa serie ovviamente sono debitore a David Bowie. “Marte” sono, a seconda dei casi, Milano e l’Italia.
Siccome scrivo di Pubblica Amministrazione, troverete, per la prima volta, i nomi di chi critico nelle etichette.
 
 
                                                                                                                      Steg
 
 
 
© 2013 Steg, Milano, Italia.
Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa opera – compreso il suo titolo – e/o la medesima nella sua interezza può essere riprodotta e/od archiviata (anche su sistemi elettronici) per scopi privati e/o riprodotta e/od archiviata per il pubblico senza il preventivo ottenimento, in ciascun caso, dell’espresso consenso scritto dell’autore.
 




[1] Da “Life on Mars”.

PINBALL IN CANTERBURY (Tombstone series – 7)


PINBALL IN CANTERBURY
(Tombstone series – 7)

 

Il flipper non è cattolico.
Ottieni il replay (pallina o partita) solo se sei bravo, non se ti penti.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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domenica 25 agosto 2013

TWO YEARS AND ZERO BROWN NOSING


TWO YEARS AND ZERO BROWN NOSING

 
Ancora una volta da matite e inchiostri di EKS, la sintesi grafica dei primi due anni del blog.

 



 

Per le avventure del tulipano rosa Vice-Versa, interprete della striscia: visitate www.eks.viceversa.wordpress.com.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

© 2013 EKS, Milano, Italia  PER LA STRISCIA.
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venerdì 2 agosto 2013

OFFELEE, FA EL TÒ MESTEE (essere scrittori non significa conoscere tutti i generi letterari - ai confini delle perle mediatiche)


OFFELEE, FA EL TÒ MESTEE
(essere scrittori non significa conoscere tutti i generi letterari - ai confini delle perle mediatiche)

 

Pasticcere, fai il tuo mestiere”.
Questa la traduzione del proverbio milanese ([1]), fra i pochi dotati di una qualche notorietà, che mi è saltato in mente leggendo ([2]) la prefazione di Camilla Baresani a un romanzo di (cioè con protagonista) Nero Wolfe.

 

Una volta era la Arnoldo Mondadori Editore a pubblicare Rex Stout e, quindi, anche romanzi e racconti con protagonista il detective newyorkese d’adozione che abita in una casa in brownstone.
In Italia ([3]) è un personaggio diventato popolare grazie a Tino Buazzelli nella parte dell’investigatore privato e Paolo Ferrari in quelle di Archie Goodwin in una serie di sceneggiati televisivi (prevalentemente in bianco e nero, anche se qualcuno dichiara del colore) a partire dal 1969, i lettori invece pur se affezionatissimi sono certo meno (anche perché i romanzi sono piuttosto lontani dallo stile brillante che traspare dalle avventure televisive).

 

Ora è Neri Pozza che pubblica e ha affidato a degli autori italiani delle prefazioni.
L’impressione tratta dallo scritto di questa autrice è duplice: da un lato occorre spartirsi la materia da trattare, dall’altro occorre conoscere il “genere”.
E qui ecco gli errori.

 

Scrive la Baresani, dopo aver indicato il 1934 come quello d’apparizione del primo romanzo di Stout della serie: “Pochi anni più tardi, i lettori della cosiddetta ‘hard boiled school’ esploreranno anche la West Coast in compagnia di Sam Spade, Philip Marlowe e Perry Mason”.

 

Il fatto è che Sam Spade compare in The Maltese Falcon: di Dashiell Hammett: nel 1930, cioè quattro anni prima.
Il primo romanzo di Erle Stanley Gardner con Perry Mason è del 1933: The Case of the Velvet Claws.

 

Difficile accomunare un avvocato penalista quale è Mason a due private eye come, appunto, Spade e Marlowe: ovvero di hard boiled nel primo ci trovo poco.
Ma se “tutto fa brodo”, allora, ricordo che la prima apparizione del commissario Jules Maigret (di Georges Simenon) fu nel 1929 e la prima “inchiesta” pubblicata del 1931: Pietr-le-Letton.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

© 2013 Steg, Milano, Italia.
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[1] Preciso che le grafie di questo proverbio sono molteplici: ad esempio esiste la versione “ofelè fa el to mestè”.
[2] Su Sette, settimanale del Corriere della Sera, del 2 agosto 2013 alle pagine 80 e 81 che quindi “lancia” un gruppo (dieci) di romanzi, peraltro quattro già usciti.
[3] Anche se ho visto in mano a mia nonna, me lo ricordo bene quel nome “italiano” e quel cognome strano – lei mi aveva già insegnato a leggere, morì che io avevo 4 anni e cinque mesi, nel maggio 1964 –, almeno un Giallo Mondadori.
Ciao nonna Lina!