"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



lunedì 23 settembre 2013

COSA SUCCEDE A NOBEL CITY?


COSA SUCCEDE A NOBEL CITY?

 

Fra un sorrisetto malizioso, una smorfia di sorpresa, l’usuale patriottismo d’accatto, si commenta la notizia che fra i candidati al premio Nobel per la letteratura, a gomito con Bob Dylan e Leonard Cohen, ci sarebbe Roberto Vecchioni.
 
Se non fosse per quel milione – che fa molto Signor Bonaventura – una persona potrebbe anche non preoccuparsene.
Ma si sa: poi finisci per sottovalutare eventi sgraditi.
Appunto.
 
Letteratura: termine vago.
Un premio Nobel per una canzone o per un corpus autoriale?
Si premiano solo i vivi? Perché mi viene già in mente Luigi Tenco ([1]), o Serge Gainsbourg.
Non mi è simpatico, ma Mogol come mai nessuno lo ha notato fra i parolieri delle nostre parti?
 
Appena si esce dall’orticello nazionale, si percorre una autentica Avenue of the Giants: Lou Reed, David Bowie, Pete Townshend, i ben vivi Mick Jagger e Keith Richards (inestricabili nei crediti, testuali per quanto qui rileva), magari Iggy Pop, persino la troppo incensata Patti Smith, gli autori dei testi di Alain Bashung, ...
 
Per favore! Se proprio dovete scegliere un italiano, premiate Paolo Conte per “Azzurro”, almeno resteremo solamente nell’opinabile.
 
 
                                                                                                                      Steg
 
 
 
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Tutti i diritti riservati/All rights reserved. Nessuna parte di questa opera – compreso il suo titolo – e/o la medesima nella sua interezza può essere riprodotta e/od archiviata (anche su sistemi elettronici) per scopi privati e/o riprodotta e/od archiviata per il pubblico senza il preventivo ottenimento, in ciascun caso, dell’espresso consenso scritto dell’autore.
 




[1] Ho miei motivi, forse preconcetti ma ben radicati, per scegliere lui e non altri, più noti, della scuola genovese.

“PENSA TU PER ME” (informazione a pagamento e sua utilità)


“PENSA TU PER ME”
(informazione a pagamento e sua utilità)

 

Hero for hire: Luke Cage, primo super eroe, di colore, che si può noleggiare.
Uno dei tanti esperimenti della casa editrice Marvel, da noi pubblicato nella serie Albi dei Super Eroi ([1]).
 
Ecco, fra le farciture di buonismo nei media nazionali, dei pensieri critici a pagamento: come Aldo Grasso ([2]) che “scopre” l’inutilità dell’ONU. Pensa che novità!
Io smisi di fare una, piccola, periodica donazione, alla VIDAS quando essa (cioè la sua organizzazione) cominciò ad inviarmi comunicazioni che bruciavano come costi la mia donazione.
 
Se si riduce la quantità di informazione a pagamento si ottengono due risultati positivi: un risparmio di danaro. Potete farlo sia in ambito generalista, sia in quello specialistico: vi servono 5 recensioni per decidere se comprare o meno un libro o un CD (o dei file audio)? No: ad esempio cosa può superare il commento, gratuito, di Nicky Wire a Rewind The Film dei Manic Street Preachers quando già avete deciso di non compralo in doppia copia avendo visto ed ascoltato due mesi fa un videoclip “su” You Tube?
Da quanto tempo non trovate un articolo degno di essere ritagliato?
 
Detta riduzione è anche uno stimolo per il vostro cervello: ad esempio nel tempo in cui non leggete una recensione nel tardo 2013 del libro di Emmanuel Carrère dedicato a Edouard Limonov ([3]) potete occuparvi di altro.
 
Questo blog non vi costa nulla, a me costa – almeno – precisione e editing nell’espressione dei miei pensieri.
 
 
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[1] Dell’Editoriale Corno: 49 numeri poi chiuse, un insuccesso.
[2] Di cui ho già scritto.
[3] Cioè Eduard Veniaminovich Savenko.
Se non lo avete ancora vagliato dopo una ventina di mesi dalla sua uscita italiana, forse siete un pochino fuori dal mondo.

martedì 17 settembre 2013

SVOLTE POLITICHE IN ITALIA (Tombstone series – 10)


SVOLTE POLITICHE IN ITALIA
(Tombstone series – 10)

 

L’incessante e frenetico cambiare la montatura dei propri occhiali: queste sono le sole svolte dei politici italiani.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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DARSI FUOCO (Tombstone series – 9)


DARSI FUOCO
(Tombstone series – 9)

 

È tragica constatazione che in Italia darsi fuoco non è un gesto di protesta politica, ma solo di disperazione indotta dalla propria condizione economica.

 

 

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mercoledì 4 settembre 2013

J. D. SALINGER (difficile tutelarsi post mortem)


J. D. SALINGER
(difficile tutelarsi post mortem)

 

Durante questo finale di estate 2013 si riscalda – o si pretende che si riscaldi – il mondo dell’editoria postuma ([1]).

 

Dopo un tentativo di seguito (cd. “sequel”) non autorizzato nel 2009 ([2]), si parla della pubblicazione, non in tempi brevi, di diverse opere letterarie, inedite, di Jerome David Salinger, celeberrimo autore di The Catcher in the Rye, con protagonista il ragazzo Holden Caulfield.
Fra esse spiccherebbe una raccolta di racconti tutti con Holden come protagonista, probabilmente col il titolo di uno di essi: “The Last and Best of the Peter Pans”.
Tutto questo agitarsi deriva da una nuova biografia che promette grandi rivelazioni ([3]), la quale però già il giorno dopo la sua pubblicazione ufficiale fa storcere più di un naso.

 

A parte il dato curioso del titolo con cui lo scrittore statunitense si appropriava ([4]) di un personaggio di fantasia al cui confronto il Caulfield più famoso della famiglia sembra poco più rilevante della mano mancante di Captain Hook, credo che questo sia l’ennesimo esempio per cui dopo la morte non si riesce ad essere autorevoli e coerenti come si vorrebbe (da vivi).

 

A gettare benzina sul fuoco, vi è anche il fatto che le poderose difese su cui si reggeva la vita editoriale millesimata dell’autore statunitense hanno subito danni irreparabili a causa di Internet.

 

Infatti, ricordo che anni fa si riusciva a trovare in vendita qualche volume bootleg contenente tutti quei racconti che non erano stati più pubblicati per volere di Salinger: difficile pagarlo meno di 1.000 Dollari USA.
Leggenda vuole che egli si fosse piccato per lo meno di strappare le pagine di tutte le copie presenti nelle biblioteche di Gotham City (e oltre?) almeno del numero della rivista The New Yorker “incriminato” perché contenente “Hapworth 16, 1924” ([5]).
Ora il vaso di pandora è aperto: il sito web del magazine in questione offre ai suoi abbonati (quindi a pagamento) tutti e tredici i racconti, inclusi quelli sgraditi.
Ma (come per quei concerti in esclusiva televisiva che poi si trovano su DVD di dubbia origine eppure in qualità digitale), ecco apparire sempre in Rete l’offerta, gratuita, di un documento (formato pdf) che offre tutte le short story di Salinger edite su periodici, non raccolte in volume, sono più di una ventina.

 

Non esiste una morale, ma una considerazione: forse Salinger avrebbe potuto morire non intellettualmente vecchio, se si fosse spogliato delle sue manie di controllo su ogni mass medium.
Perché è chiaro che oggi Holden surferebbe su Internet come quasi tutti (anche quelli che potrebbero essere suoi genitori), ovviamente con la visiera del berretto girata di 180 gradi. Sulla sua militanza ne The Lost Boys ho qualche dubbio anagrafico, ma si sa che ormai sono giovani anche quelli di 35 anni.

 


 

POST SCRIPTUM

Poco meno di tre mesi dopo queste righe, alla fine di novembre 2013, ecco che sul web si alza il tiro: vengono pubblicati in rete tre inediti totali dell’autore.

Clamore mondiale, siti oscurati ad ogni ora per giorni, ma intanto …

 

 


                                                                                                                      Steg

 

 

 

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[1] Editoria postuma, discografia postuma: l’economia in parte si regge sui morti.
Il decesso di Salinger risale al 27 gennaio 2010.
[2] Autore tale John David California (nato Fredrik Colting) è intitolato 60 Years Later – Coming Through The Rye.  Il protagonista è indicato solo con l’iniziale “C.”.
In argomento, Salinger ottenne una sorta di vittoria a metà: dopo la prima decisione, in secondo grado furono contestati i principi utilizzati per concedere un’ingiunzione contro il nuovo romanzo. Ad oggi il volume è acquistabile tranquillamente.
[4] Altra epoca, evidentemente, oggi sarebbe Salinger a vestire i panni del convenuto in giudizio se sia attualizzassero le cose.
Cosi non  sarà in quanto, come noto, i diritti d’autore (o meglio il copyright) patrimoniali di James Matthew Barrie riguardanti il ragazzo che non cresce mai sono sì – eccezionalmente – ancora sussistenti, ma di titolarità di un ospedale per bambini: il Great Ormond street Hospital di Bloomsbury, Londra.
[5] Una traduzione in lingua italiana fu pubblicata qualche lustro fa: fu presto oggetto di sequestro.

martedì 3 settembre 2013

QUESITI REFERENDARI E RACCOLTA FIRME (“Is there life on Mars?” series - 2)


QUESITI REFERENDARI E RACCOLTA FIRME
(“Is there life on Mars?” series - 2) ([1])

 

Articolo 75 della Costituzione della Repubblica italiana: “È indetto referendum popolare per deliberare l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o Cinque consigli regionali”.

 

Uffici del Comune di Milano di Via Larga, una bella prima mattina di settembre 2013: alcuni elettori, dopo aver fatto i conti con indicazioni sbagliate loro fornite quanto alla “stanza” preposta per la firma dei moduli relativi a una lunga serie di quesiti referendari, finalmente arrivano al cospetto del personale preposto alla raccolta di dette firme.
Il numero di cittadini in attesa aumenta e più o meno sommessamente un impiegato informa che sono terminati i moduli necessari per la raccolta delle firme relative ad alcuni referendum. Terminati e non ne esistono altri presso gli uffici comunali. Risultato: poter firmare solo per parte dei referendum da indire.
Un cittadino, con tanto di pin d’appartenenza al Rotary Club all’occhiello del bavero, telefona al 113 e chiede l’intervento dei vigili. L’intervento ci sarà, però nessuno sblocco: i moduli mancanti sono “in Comune” (cioè a Palazzo Marino. Notate la finezza fra sede del Comune ed uffici del Comune), ma chissà quando arriveranno.

 

Siamo nella capitale morale ed economica d’Italia, nella capitale della moda, nella città dell’Expo 2015.
Noi, invece, siamo cittadini dimezzati (per dirla alla Italo Calvino).

 

 

                                                                                                                     Steg

 

 

 

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[1] Da “Life on Mars” di David Bowie.

lunedì 2 settembre 2013

TATUAGGI (Tombstone series – 8)


TATUAGGI
(Tombstone series – 8)

 

Nessuno, nella massa dei tatuati, che abbia inchiostrate sulla pelle queste parole: “nella sua mitomania la folla adora solo se stessa e chi le garantisce un’assoluta mediocrità in cui potersi riconoscere” (Ennio Flaiano, da La solitudine del satiro, forse due frasi sintetizzate).

Certo, perché questo tatuaggio non sarebbe mediocre.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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domenica 1 settembre 2013

ABITO IN ORDINE E SCARPE SPORCHE (Sniper series - 20)


ABITO IN ORDINE E SCARPE SPORCHE
(Sniper series - 20)

 

Se fossi il responsabile di un ufficio personale, se ne salverebbero pochi, nei primi 5 minuti.
Se ne salvano pochi anche quando leggo ciò che scrivono altri, come forse qualcuno ha già notato.
 
Guardate le scarpe di chi vi sta intorno, confrontatele con l’abbigliamento delle stesse persone.
Trasandatezza: vestiti in ordine e scarpe sporche.
 
Trasferite il tutto nel lavoro: medici che si lavano poco le mani, avvocati con codici obsoleti (mi fermo qui, con una riforma in mezzo. Roba di qualche giorno fa), cucine sporche nei ristoranti, libri zeppi di errori (certo se il correttore di bozze non rilegge su carta) …
 
Questo è il mondo che vi circonda: vi consiglio di leggere The Rachel Papers di Martin Amis: scoprirete cosa capita al protagonista approssimativo nella propria vita erotica (non è la miglior opera narrativa di Amis junior, preciso).
Ecco perché in questo blog, se si trova un errore lo si corregge (corsivi e virgolette comprese), non con la pretesa di essere perfetti, ma di essere attenti, quello sì.
 

Come disse Sergio Meda, giornalista sportivo, al blogmaster Steg oltre 20 anni fa: “tu non fai legge, tu frequenti la facoltà di Giurisprudenza”.
Vero, ecco perché Steg si è complicato la vita, Top Shooter anche e, credo, anche Sergio Meda.

 

 

                                                                                              Top Shooter

 

 

 

© 2013 Top Shooter
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