"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



domenica 23 giugno 2013

PERLE MEDIATICHE 22 - STILE E IGNORANZA (seconda puntata)


PERLE MEDIATICHE 22 - STILE E IGNORANZA
(seconda puntata)

 

Credevo che il mio numero 18 di Perle mediatiche avesse reso giustizia.
Così non è.

 

Sono di nuovo colpito da una dicitura delle pagine redazionali intitolate “Stili di vita Moda Uomo” di Sette (rivista “costola” del Corriere della Sera).
Ossessionato per la loro inesattezza.

 

Ecco così una nuova perla calzaturiera: le “[s]leepers” ([1]).

 

Prendiamola alla lontana: oltre un quarto di secolo fa, qualche giornalista scrisse ella moda anche in Italia delle scarpe “clippers”.
Ebbene, le scarpe clipper non esistevano, ma qualcuno aveva storpiato “creepers” (letteralmente “brothel creepers” ([2])) ed erano diventate “clipper”, tanto che cercando su internet si ottengono risultati riferibili alle creeper shoes anche inserendo l’espressione “clipper shoes”.

 

Ma dovevo attendere l’ignoranza attuale (perché capisco se nel 1973 a due passi dalla recessione e senza gli exploit stilistici in argomento di Lapo Elkann o Flavio Briatore qualcuno fosse andato in confusione vedendo le scarpe da camera di qualche illustre marchio calzaturiero britannico, oggi però …) per tale delizioso caso di ignoranza.

 

Non posso, quindi, che augurare un brusco risveglio ai responsabili di questo ennesimo scempio linguistico.



Incidentalmente, quelle riprodotte nella rubrica sono da classificarsi come “slippers” in categoria “loafer” ([3]).

 
 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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[1] Ho sostituito la s maiuscola con la minuscola.
Siamo a pagina 83 di Sette del 21 giugno 2013, autore Carlo Ortenzi.
[2] Come spiega sinteticamente WIKIPEDIA: “Creepers or brothel creepers are a type of shoe usually with suede uppers and thick crepe soles. They found their beginnings in the years following World War II, as soldiers based in the deserts in North Africa wore suede boots with hard-wearing crepe rubber soles because of the climate and environment. Having left the army, many of these ex-soldiers found their way to the nightspots of London wearing the same crepe-soled shoes and these became known as ‘brothel creepers’”.
[3] I poveri con stile usano tranquillamente le plimsolls; i dozzinali calzature orrende.
 

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