"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



venerdì 22 novembre 2013

RELATIVITÀ: LE COVER


RELATIVITÀ: LE COVER

Mi aggiro fra sfondamento di acqua calda e scoperta di porte aperte ([1]).
 

Un’attricetta porno biondiccia ormai dimenticata (al cui confronto la sua collega Ramba era Eleonora Duse) registrò una mezza dozzina di lustri fa una versione di “Heroes” talmente impersonale da risultare innocua.
 

Celebri alcune cover realizzate da David Bowie (anche esulanti dal suo album di, autentica, “ripresa del fiato“ dopo le fatiche ben note: Pin Ups): “My Death”, ad esempio.
 

Apprezzati, e poco ricordati ormai, i Garbage in una antologia collettanea da anni difficile da comprare, Fire & Skill: The Songs Of The Jam, si cimentarono con “The Butterfly Collector” di The Jam ([2]), appunto: ottennero un disastroso fango musicale in cui affonda la voce, nel caso di specie troppo ruvida, di Shirley Manson.
 

Si può proseguire in eterno l’elencazione, fra casi isolati e interi dischi (una volta, si parlava di XYZ che interpretava il songbook di Gershwin o Porter, ma oggi chi sa che aspetto aveva Ella Fitzgerald? ([3])).
 

Come nulla impedisce che si disquisisca su come si debba (cantare e) suonare un’opera musicale altrui e su cosa sia meglio per chi: se scrivo “All Along The Watchtower”, a parte citare il fumetto Watchmen non devo aggiungere altro.
 

La morale? Nessuna.
Salvo rammentare a esecutori e ascoltatori, per porli sull’avviso rispetto ad effimere e fallaci (presunte) facilità interpretative, quello che diceva il sergente Phil Esterhaus di Hill Street Blues (facendo immobili tutti gli agenti del distretto di polizia alla fine del rapporto di un’altra bigia e troppo presta mattina): “State attenti là fuori!” ([4]).

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

© 2013 Steg, Milano, Italia.
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[1] Certo: ho chiasmato due modi di dire.
Perché? Cfr. il post “I get bored”.
[2] O Paul Weller, se preferite, ma non confondetela con la sua “Butterfly”.
[3] Per perle mediatiche sulla famiglia Gershwin vedere nell’apposita sezione di questo blog.
[4]Let’s be careful out there!”.
Personaggio eliminato in ragione della morte dell’attore che lo impersonava: muore anche nella serie (episodio “Grace Under Pressure”).

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