"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



martedì 19 novembre 2013

GIAN BURRASCA (la perfezione lasciatela così)


GIAN BURRASCA
(la perfezione lasciatela così)

 

Non occorre essere adulti per capire.
Il giornalino di Gian Burrasca è perfetto senza aggiunte e/o modifiche grafiche.
Mentre i saggi critici non servono ai suoi lettori sempre nuovi e freschi e non adulti, gli altri non lo stanno leggendo più.
 
La forza dell’originale, pubblicato da Bemporad, si impone anche se il pubblico dominio ([1]) consente la edizione di quest’opera da parte di chiunque, ma ... Esistono anche le norme generali del diritto civile, peraltro speciali ([2]), in tema di concorrenza sleale che renderebbero (rendono) confusoria ed imitativa un’edizione altrui con le illustrazioni dello stesso Vamba almeno in alcuni casi ([3]).
 
No, esiste solo un’edizione, cioè due, degna di lettura, anzi di obbligatoria lettura, ed è quella delle innumerevoli ristampe conformi alle versioni su cui sono cresciute orde ed orde di giovani “teppe” vandaliche, ma non criminali, che hanno riso sull’espressione “fossi minchiona”.
 
Perché due edizioni? Facile: quella di quasi tutti è la versione con la copertina verde, cartonata o no poco importa.
Poi c’è (c’era?) un più grande formato, con tanto di sovraccoperta diversa da quella standard, la quale per il suo lusso ricorda i soldatini “tedeschi” del tempo di guerra che solamente i bambini ricchi potevano maneggiare. Trovai a prezzo non esoso una copia di quella edizione poco evidente, quasi nascosta, molti anni fa su una bancarella: non si trattava di placare insoddisfatti appetiti infantili, ma di necessità di capire come le mani di un settenne (mi pare fu l’età della mia copia verde comprata in Galleria, che sta lì, piuttosto vissuta ma non a pezzi) potessero affrontarla e godersela.
 
Giannino Stoppani è un titano, batte sebbene ai punti sia Sandokan sia il Corsaro Nero (e non lo dico a cuor leggero, bensì con pesantezza cardiaca). La colossale triade dei mai adulti, insuperabile, è quella di cui egli fa parte con Peter Pan e Pinocchio ([4]): chi vuole crescere?
 
Impronta nera della mano sinistra e lo slogan laico “Moio per la libertà”: un jolly roger filosofico non suscettibile di essere preso alla leggera.
 
 
                                                                                                                      Steg
 
 
 
© 2013 Steg, Milano, Italia.
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[1] Articolo 25 legge n. 633 del 22 aprile 1941.
[2] Mi scuso, ma non posso diventare impreciso per semplificare.
[3] Da giurista, ho dei problemi a sostenere quando non sarebbe illecita tale edizione se essa fosse pedissequa.
Ovviamente mi astengo dal discutere i diritti morali degli eredi dell’autore.
[4] Ma allora c’era una Italia! Quando è finita? Forse quando è morto Filippo Tommaso Marinetti, pre-punk per decenni isolato in base a stolidi pregiudizi da “contro ordine compagno” che hanno appestato i cervelli ben oltre l’epoca della punkitudine mondiale?
Al penultimo mio futuro post ancora soffrirò per il tentativo di “darmi la linea” esistenziale e vi tedierò a tal proposito.

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