"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



giovedì 9 maggio 2013

L’ETERE GRIGIA ITALIANA (lo stato della radiofonia)


L’ETERE GRIGIA ITALIANA
(lo stato della radiofonia)

 

Altrove nel blog ho commemorato, con gradimento costante dei lettori, la statura radiofonica di Leonardo “Leopardo” Re Cecconi.

 

Riscontro, io stesso fifthy-something, lo stato modesto della radiofonia italiana, quella delle emittenti che una volta si chiamavano network ora non più perché esse, ciascuna di loro, da sole trasmettono su tutto il territorio nazionale (e oltre se attraverso internet).

 

Sono i conduttori il cui pelo sullo stomaco spesso è grigio – imbragati in palinsesti dove le chitarre miagolano anziché ruggire, dove le rime sono cuore/amore, dove Fabri Fibra di straforo frantuma l’immagine (sapete da cosa deriva iconoclasta?) e i suoni laccati e paraculi (nazionali o esteri, come i liquori nei listini prezzi dei trani) e altro non si può chiedere – a mordere il freno di una briglia timorosa quando il “danno” (quale in termini quantitativi?) sarebbe comunque modesto perché modeste sono le vendite, “fisiche e digitali” come amano sottilizzare anche quelli che non sanno chi fu Phil Spector ma riscaldano minestre sonore piene di scarafaggi (non di Liverpool) e smagliate come prostitute pensionabili.

 

Ecco allora, esemplifico i miei ascolti, evidentemente: Federico l’Olandese Volante promettere più Ramones, Linus paventare “Iron Man” dei Black Sabbath a recensire il terzo capitolo dell’omonima saga cinematografica marvel-iana, Dini e Lester straforare per le casalinghe mattutine una melodia di The Smiths che si perde nel ronzio di un battitappeto modernissimo per il quale manca il danaro per onorare la rata a fine mese (è il credito al consumo, baby!).

 
Il peggio deve ancora venire, ma cercano di non dirvelo; perché la rivoluzione non sarà trasmessa in televisione (in quanto non ci sarà), ma la crisi economica ve la distillano lontano dai pasti.
Sta dunque a voi, prima che siano bruciate tutte le vostre cellule cerebrali, attaccare il Palazzo dei Ricordi che avete dimenticato e riconquistare la vostra dignità musicale.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

© 2013 Steg, Milano, Italia.
Tutti i diritti riservati/All rights reserved. Nessuna parte di questa opera – compreso il suo titolo – e/o la medesima nella sua interezza può essere riprodotta e/od archiviata (anche su sistemi elettronici) per scopi privati e/o riprodotta e/od archiviata per il pubblico senza il preventivo ottenimento, in ciascun caso, dell’espresso consenso scritto dell’autore.
 

Nessun commento:

Posta un commento