"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



domenica 30 dicembre 2012

ALTRI LIBRI SUL PUNK (Siamo davvero alle figurine, seppur di ottima fattura?)

“Altri libri”


ALTRI LIBRI SUL PUNK
(Siamo davvero alle figurine, seppur di ottima fattura?)

 
Sono di ritorno da un breve soggiorno in Francia, dove mi sono sentito in dovere di comprare il libro Punk Press ([1]), prefato (previa traduzione in Francese) da Jon Savage, il quale è coautore con Johan Kugelberg del più o meno coevo tomo Punk: An Aesthetic. È ormai uscita la terza edizione di Punk alla carbonara di Elettro e Glezös ([2]).
Sono tre volumi che – pur con prezzi e/o formati forse più consoni a tavoli bassi che non a scaffali di libreria – mi sento di consigliare.
 
Ma non è tutto oro ciò che si pubblica sull’argomento, ormai periodo storico, punk.
Una tecnologia grafica già per tutti e una predisposizione all’assemblaggio – con poco rispetto degli altrui diritti ([3]) – conducono al rischio di imbattersi in colorati specchietti per allodole ([4]) capaci di attirare mediante il “banale, ma d’epoca” il giovane inesperto.
 
Sto descrivendo pubblicazioni che privilegiano tutte il medium grafico (con qualche testo), così allontanandosi dalla musica.
Ecco, quindi, il limite di questa tendenza editoriale: destinati ad apprezzarla sono soprattutto coloro che alla cintura hanno discografie-trofeo di dimensioni quasi museali e spesso archivi cartacei che non sfogliano da lustri.
Siamo quindi poco distanti dai cataloghi d’asta (ne posseggo uno di Sotheby’s del 2001 con una sezione punk che conferma quanto scrivo) o di mostre più o meno oscure.
 
In sintesi libri che si sostanziano in album di figurine che permettono talvolta di meglio identificare un pezzo mancante o di pavoneggiarsi per un pezzo raro che si possiede ed ivi è riprodotto.
E noi, vecchi ribelli dei “due 7 che si scontrano”, continuiamo semplicemente a giocare al celo-manca.
 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

© 2012 Steg, Milano, Italia.
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[1] Compilato (testualmente recita la quarta di copertina) da Vincent Bernière e Mariel Primois.
[2] Rimane ancora una sorta di private publishing (le prime 200 copie numerate e un packaging che in parte mi ricorda un altro volume, ancor più lussuoso: Sex and Seditionaries di Simon Easton), sempre da riferirsi a El Passerotto quale editore/etichetta.
[3] D’autore o di copyright, a seconda dei casi.
[4] Mi riferisco per esempio a un volume per il mercato francofono (che pare un ibrido di Punk Press e Punk: An Aesthetic, appunto) intitolato Art of Punk.

2 commenti:

  1. Usiamo lo spazio dei commenti per segnalare a te (ma immaginiamo che tu lo abbia) ed ai tuoi lettori, un'altra recente uscita bibliografica in tema (che, a nostro modesto avviso, vale la pena avere in biblioteca): "Punk - The Best Of Punk Magazine" di John Holmstrom, che compila il meglio di quella che e' stata una rivista seminale dell'underground newyorkese di meta'/fine anni settanta.
    Un caro saluto.

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