VOGLIONO SEMPRE UCCIDERE PETER PAN
(Riorganizzando idee non nuove ad uso dei lettori del
blog)
Non trovo titolo
migliore. Me ne scuso senza pretesa che le scuse siano accettate.
È evidente che
il sistema ([1]) sia il peggior moloch
genitoriale, quello che vuole chiudere le finestre per evitare che i giovani della
famiglia Darling possano seguire Peter Pan nella Isola che non c’è e vivere per
alcune unità di tempo, incalcolabili secondo la norma, con i Lost Boys ([2]).
Gente piccola
quella che chiude le finestre, gente che segue manuali di istruzioni scritti da
burocrati altrettanto piccoli.
Come i preti che
spiegano la vita di genitore.
Certo, sarebbe
pericoloso lasciare i ragazzi seguire liberamente quel teppista esistenziale di
Peter Pan, che combatte contro Capitan Uncino (ma non si sa mai, forse è una
recita).
Quella gente
piccola ha famiglie piccole, una vita senza eroismo.
Gente così
piccola che teme che Wendy Darling possa abbandonare lo status quo e
decidere di non crescere e - incredibile - creare una famiglia con Peter Pan.
In fondo le
grandi donne sanno ricucire l’ombra dei propri grandi uomini (fidatevi).
Io, che ho una
visione tragica - che qualcuno mi riconosce senza preoccuparsi troppo ([3]),
spesso ricordo con affetto Peter Llewelyn Davies il quale si suicidò buttandosi
sotto un treno della metropolitana londinese ([4]).
Che altro poteva
fare? Che altro possiamo fare noi ragazzi dimenticati se portati all’estremo? Nulla, e mi ripeto: “To die will
be an awfully big adventure.” ([5]).
Steg
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consenso scritto dell’autore/degli autori.
[1] Vaga ispirazione di queste
righe è, ancora, la “famiglia del bosco”.
[2] Qualcuno
forse ricorda la mia traduzione di “lost” per i boys: non “perduti”,
bensì “dimenticati” come ombrelli in treno, dimenticati dagli adulti che non
considerano le loro personalità; ragazzi che quindi sono disposti a sacrificare,
cioè dimenticare, se non vogliono, i ragazzi che non intendono omologarsi,
almeno fino a quando saranno ragazzi.
[3] Al massimo, lo dico e
scrivo io, muoio per scelta, non per causa esterna.
[5] Rinvio
a questo post, alla sua illustrazione e alla spiegazione di cui alla sua nota
2: https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2013/03/qualita-e-quantita-della-vita-continua.html
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