"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



lunedì 24 novembre 2025

GLI ABBANDONATI DA HUGO PRATT

 

GLI ABBANDONATI DA HUGO PRATT

 

Ho ricevuto da un amico, e Esperto, del – dell’altro – materiale su Hugo Pratt e tento quindi una ennesima ricognizione sul tema, pur senza usare il nuovo materiale.

 

Esiste un libro, non celeberrimo, che riunisce molte delle persone abbandonate, in un modo o nell’altro, da Hugo Pratt: Je me souviens de PrattConversations à Malamocco ([1]).

 

Ho scelto l’aggettivo abbandonato siccome non voglio andare per estremi a sproposito.
Fra i lasciati dal Maestro di Malamocco ci sono la, seconda, moglie (divorziarono? Chissà) Anne/Ann/Anna Frognier ([2]) e i loro figli Silvina ([3]) e Giona (o Jonas).

 

E poi, “ovviamente”, Alberto Ongaro ([4]).

 

Ma nei ricordi messi per iscritto compaiono anche i due collaboratori storici: Guido Fuga e Lele Vianello ([5]).
Le loro considerazioni sono nel già citato Je me souviens de Pratt, come quelle della moglie di Fuga: Mariolina Pasqualini.
Notevole mi pare questa battuta di Fuga: “Pratt avait l’amitié taxi: il payait, il montatit à bord, mais on savait qu’il rescendrait!” ([6]).

 

E Lele Vianello: “Mah … ti dirò: nel periodo di Malamocco i rapporti con Ongaro si erano fatti duri per una serie di comportamenti di Hugo che Ongaro non riteneva corretti” ([7]).
E ancora Vianello parla di “inferiorità” ([8]) sofferta da Pratt.

 

 

Ogni tanto occorre domandarsi se i grandi artisti dovrebbero – talvolta e almeno con i propri cari e amici – fare un bagno di umiltà o se la modestia sia in contraddizione col talento: “Hugo Pratt apparteneva alla stessa razza degli Hemingway, Orson Welles, John Huston e di tutti coloro che, consapevoli del proprio talento, sono interessati a coltivare solo se stessi” ([9]).

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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[1] Volume a cura di Michel JANS, St Egrève, Mosquito, 2013.
Ricco di belle foto, ma di immagini prattiane neanche l’ombra, eccettuata qualche vecchia copertina e disegni “giovanili”.
[2] https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2012/11/hugo-pratt-quanto-ancora-ce-da_17.html
[3] Le sue memorie sono in un libro che si dovrebbe avere in due lingue. Di Alberto Ongaro la bella “Prefazione”, in Silvina PRATT, Con Hugo, Venezia, Marsilio, luglio 2008. Si tratta della edizione italiana, ma questa prefazione è solo qui contenuta, di Avec Hugo, Paris, Flammarion, 2005.
[4] Un mio dotto lavoro su di lui potrebbe rischiare una pubblicazione in più parti o in altra e meno estesa forma nel blog … potrebbe.
https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2014/03/in-difesa-di-alberto-ongaro-ma-ancora.html
https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2019/12/un-romanzo-davventura-di-alberto-ongaro.html
https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2023/05/la-de-ongarizzazione.html
https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2025/01/un-libro-non-orfano-ancora-alberto.html
[5] Piccola nota di colore: una “guida” alla Venezia di Corto Maltese, intitolata Corto Sconto (gioco di parole) in prima pubblicazione aveva solo loro due come autori, che poi divennero posposti a Pratt in edizioni successive inclusa quella più recente.
[6] Je me souviens de Pratt, cit.,, p. 97.
[7] Vianello intervistato il 12 settembre 2020 a Bruxelles da Augusto Q. BRUNI, in Corto Maltese dietro le quinte, Vedano al Lambro, Edizioni Paginauno, 2021, pp. 9 ss., a p.10. L’intera risposta consta di una decina di righe evocando sia Romanzo, sia la intervista per L’Europeo.
[8] A. Q. BRUNI, op. cit., p. 12: Bruni “Una specie di senso di inferiorità?”: Vianello “… di inferiorità verso Ongaro”; Bruni: “Ah! Non verso Oesterheld?”: Vianello “No, proprio verso Ongaro. C’è una intervista rilasciata alla RAI alla presentazione de Il romanzo di Criss Kenton al Salone del libro di Torino dove lui ha preteso e ottenuto che si scrivesse e si parlasse di Hugo Pratt scrittore”.
[9] Alberto Ongaro, “Prefazione”, in Silvina PRATT, Con Hugo, cit., p. 9.
Per coerenza metodologica, ho deciso di indicare i riferimenti generali a queste tre celebrità, anche perché credo che nel tempo saranno sempre meno riconoscibili dal pubblico: https://en.wikipedia.org/wiki/Ernest_Hemingway, https://en.wikipedia.org/wiki/Orson_Welles, https://en.wikipedia.org/wiki/John_Huston.

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