"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



venerdì 7 novembre 2025

MADRID E TORI E CORRIDA, MILANO E MARRONS GLACÉS: MIGUEL BOSÈ/É

 

MADRID E TORI E CORRIDA, MILANO E MARRONS GLACÉS:

MIGUEL BOSÈ/É

 

 

In precedenza credo di aver reso onore ai bravi titolisti in redazione ([1]).

 

Nessun imbarazzo, mio, a scrivere un post dedicato a Miguel Bosé (Bosè a Milano, Bosé in Spagna).
Però se non si riescono a esprimere i pensieri (il nero è sempre su bianco. A meno di essere dei poveretti che non sanno scrivere a mano) le righe di testo sono una.
Forse è un poco in ritardo.

 

Da anti-loreniano sin dalla più tenera età (unica eccezione La ciociara, e “qualche Bacon” che le invidio), le mie bellezze italiane dopoguerra furono e sono, in ordine di santità incontrovertibile, Alida Valli (suprema), Silvana Mangano (il fascino della schiena rotta e dei reumatismi in risaia. altro che Marta Marzotto).
E Lucia Bosè (una altra pantera, lei non amava la lusinga di grande felina) siccome milanese e questo basta. Ogni volta che passo in Corso di Porta Romana, da mezzo secolo, immagino lei, a riempire vassoi di marrons glacés con il “topping” di violette candite.

 

Lucia Bose ([2]) e Luis Miguel “Dominguin” ([3]): da due persone così belle ([4]) “cosa” nascerà?
Due figli Miguel (e Paola) con sulle spalle quei King Kong di genitori.

 

Non ricordo quando ho cominciato a prendere in considerazione Miguel Bosé.
Ma diciamo che la mia prima percezione della movida [madrileña (sull’uso della parola “movida” mi pare di aver scritto abbastanza ([5]))], un sette lustri fa abbondanti, è una pietra miliare corrose dalle intemperie.
Madrid è “marchosa”, Barcelona no. A Madrid posso assistere, anche nel 2025, a una corrida, a Barcelona no. La parola “marchosa” me la insegnò Miguel Bosé, ovvero - e in questo “titolo di casata suicida” dal punto di vista autoriale si conferma la spigolosità del figlio di uno dei più popolari toreador di Spagna – “il figlio del Capitán Trueno” ([6]).

 

In Italia si ridacchia, solitamente, quanto a Miguel Bosé: un successo canoro acclarato che rammenta il suo anno di nascita e una presentazione con altri “giovani” del Festival della canzone italiana: “nada mas” (forse anche la sua partecipazione a un film diretto da Pedro Almodovar ([7]) è nella memoria di qualche persona attenta) ([8]).
In Spagna e altri Paesi di lingua castigliana è diverso ([9]).

 

Non condivido la sua scelta della gestazione surrogata (mantengo, io, coerenza col pensiero di Aldo Busi sulle coppie omosessuali).
Attualmente, mi pongo più perplesso sulle sue scelte “no-vax”.

 

Se mi mettessi a discettare sulla sua carriera musicale, smentirei me stesso, ma se non citassi un suo album probabilmente non avrebbe ragion d’essere questo post.
Per me è un capolavoro, soprattutto accompagnato da tutti i suoi videoclip: Velvetina ([10]).

 

Come molto raramente faccio, chiudo con due riferimenti bibliografici ([11]) ([12]).
E non sottotitolo “da serie”, sebbene almeno due sono puntuali.

 

Firma del figlio di Capitan Tuono
(collezione privata)

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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[1] Come in altri casi, talvolta mio padre aveva ragione. Non perché fosse mio padre, ché io e lui siamo quasi antitetici, ma in quanto solo gli idioti non seguono insegnamenti preziosi.
[4] Nulla essendo per caso, al massimo è tardivo, sono incappato un paio di giorni fa in questo passo: “A Villa Paz, vicino a Valencia, ci siamo fermati una settimana da Lucia Bosè e Dominguin che cortesemente ci ha offerto di toreare”: Enrico MEDIOLI, “Viaggio in Spagna”, in Valerio Zurlini – Atti del Convegno 30-31 marzo 1990 – Casa del Mantegna, Mantova, marzo 1991, pp. 15-17, a p. 16. Il “ci” riguarda Medioli e Zurlini.
[7] Che non seguo più, da quando è diventato un “darling” dei sinceri democratici.
[11]Miguel BOSÉ, Il figlio di Capitan Tuono: memorie di una vita straordinaria, Milano, Rizzoli, 2022 autobiografia molto parziale quanto ad arco temporale considerato. Curiosità: nessuna foto, anche nella edizione spagnola.
[12] Giovanni VERINI SUPPLIZI, Labirinto BOSÉ – Secondo me, secondo loro, secondo “ÉL”, Falconara Marittima, CRAC Edizioni, 2021. Esiste anche una sontuosa edizione spagnola, più recente, rilegata e con molte immagini a colori. 

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