"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



martedì 7 gennaio 2014

LEONARDO “LEOPARDO” RE CECCONI: DIECI ANNI DI … NIENTE


LEONARDO “LEOPARDO” RE CECCONI: DIECI ANNI DI … NIENTE

 
Quando scrissi il mio post su Leonardo “Leopardo” Re Cecconi ([1]), volevo solamente fissare un poco dei miei ricordi che rischiavano di andare svaniti.
Quelle righe (nel tempo leggermente rivedute e ampliate) sono diventate le più popolari del blog.
Non le scrissi per commemorare un anniversario, ma mi rendo conto che a breve saranno trascorsi 10 anni dalla morte del più grande disk jockey dell’etere nazionale: il 22 gennaio 2014.
 
Ingenuamente, pensavo di trovare qualche cosa di nuovo in Internet, dato il decennale imminente.
Ho soltanto trovato qualcosa di vecchio, o meglio non ho trovato ciò che pensavo di trovare in ragione dei risultati delle mie ricerche.
 
Lasciando perdere i miei desiderata (di cui ho già scritto), incappo infatti su You Tube nella presentazione di, addirittura, un film documentario sul Fangio dei D.J. radiofonici: accadeva nel 2009, proprio il giorno del “compleanno” di Radio Milano International: il 10 marzo, come testimonia, per ora, un t-zer di scarsi quattro minuti di cui se ne salvano meno della metà.
Il titolo dell’opera audiovisiva? The soul train is still running di Umberto Fiume e Lorenzo Veronese. Progettato per uscire in DVD.
Ma il film (di cui ignoro anche la durata) non sarà mai pubblicato.
Siccome anche la fonte da cui traggo questo comunicato è un sito destinato a morire ([2]), lo pubblico integralmente e testualmente qui di seguito.

QUOTE

Milano, 7 settembre 2009

Comunicato
Carissimi amici, viste le continue sollecitazioni che ci provengono da più parti, ci sembra arrivato il momento di fare un punto sulla situazione relativa alla distribuzione del documentario “The Soul Train is Still Running” sulla storia del Dj Leonardo Re Cecconi, in arte Leopardo. Purtroppo non siamo ancora nella condizione di pubblicarlo, e questo per gli ennesimi e nuovi problemi legali correlati all’utilizzo del materiale inserito al suo interno. Quando abbiamo presentato il documentario pubblicamente a Milano, il 10 marzo del 2009, eravamo nella convinzione di aver risolto tutte le questioni legate a questo aspetto. Ad una successiva verifica, necessaria prima della pubblicazione, ci siamo resi conto che così non è. Potete immaginarvi quanto rammarico ci sia nella constatazione che non siamo ancora nelle condizioni di potere pubblicare il lavoro, costatoci anni di grandissimo impegno. Tutti, del resto, possono comprendere che non possiamo agire diversamente. Purtroppo questa è una materia molto complessa perché non è mai stato realizzato in precedenza un prodotto del genere, e stiamo capendo nostro malgrado che non sarà facile né breve venirne a capo. Ci preme inoltre chiarire un aspetto importante: la società Papico Eventi del signor Fulvio Gaddi non ha nessuna responsabilità per la mancata pubblicazione del Dvd. La Papico Eventi aspettava da noi il via libera che per le ragioni sopra espresse non abbiamo potuto dare. Infine, al di là del “comunicato ufficiale”, permetteteci una nota personale: con questo comunicato ci auguriamo che si abbassino i toni della discussione, e invitiamo chi non ne ha diritto ad evitare considerazioni e accuse fuori luogo. Del resto, i nostri ritardi dipendono da una situazione che solo man mano che passa il tempo diventa completamente chiara : gli impedimenti relativi all’utilizzo del materiale inserito nel documentario sono uno scoglio molto più grosso di quanto fino a pochi mesi fa avessimo valutato. Purtroppo noi non abbiamo un ufficio legale a disposizione ma ci rendiamo conto che per superare questi ostacoli un ufficio legale è indispensabile. A questo punto è evidente che la risoluzione di questi aspetti non è questione gestibile solo dalle nostre forze. A complicare le cose, inoltre, gli insulti inqualificabili ricevuti via internet negli ultimi giorni hanno rappresentato la classica “goccia”. Fatta la somma di tutte queste considerazioni, vi comunichiamo con molta serenità che noi ci fermiamo qui.
In anni di lavoro, vi assicuriamo per nulla semplice, abbiamo prodotto con le nostre sole forze un documentario giudicato da tutti, pubblico e istituzioni, di indubbio valore storico e artistico. Oltre non possiamo andare. Possiamo però porre l’attenzione su una possibile soluzione: che qualcuno con la competenza e la passione necessarie ad assisterci legalmente si prenda carico di tutte le incombenze legate ai diritti di utilizzo del materiale presente all’interno del documentario. Ci abbiamo ragionato a lungo e siamo arrivati alla conclusione che non c’è alternativa. Da soli non ce la possiamo fare. Pertanto invitiamo chiunque sia nelle condizioni di svolgere questo compito a mettersi in contatto con noi. E’ l’unico modo che vediamo per uscire da questa situazione di stallo. Vi ringraziamo per l’attenzione salutandovi tutti cordialmente. Umberto Fiume e Lorenzo Veronese info@bluvision.tv

UNQUOTE

 

Bene, cerco di accedere al sito di Blu Vision, ma il mio software mi consiglia di non entrarci (anche se ho un antivirus).

 

Ricapitolando: dopo circa 58 (cinquantotto) mesi non si sa più nulla di quel documentario e, come i miei lettori più assidui sanno, conoscendo io la materia anche in diritto, mi domando perché non si possa, nemmeno, indicare quale (o quali) siano (stati?) gli impedimenti alla sua pubblicazione in DVD (o diffusione in altro modo).
Esemplificando: ormai fonograficamente il mercato ([3]) rende possibile quasi qualsiasi abbinamento di artisti (leggasi anche loro registrazioni preesistenti); i disc jockey possono parlare liberamente (anche) in base a norme giuridiche di rango costituzionale (soprattutto se essi non sono remunerati per farlo); quindi non capisco se il problema fosse che “manca la liberatoria” in quanto, ripeto, l’ostacolo non pare insormontabile o cosa altro.

 

Che aspettarsi allora per il prossimo 22 gennaio? Niente di diverso da quanto più o meno già si conosce.

Probabilmente qualche minuto tratto da nastri magnetici Ampex che, se non riversati su supporti più moderni e duraturi, rischiano alla fine di sgretolarsi nel nulla.

 

Vorrei essere smentito, ma non ci spero molto.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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[1] Intitolato “Leonardo ‘Leopardo’ Re Cecconi (il Fangio dei D.J. radiofonici)”.
[2] http://www.radiomusicsmile.com/2009/09/07/un-comunicato-sul-dvd-di-leopardo-mai-uscito/
[3] Ridottosi e con solo qualche “major” in campo.

4 commenti:

  1. Io ti posso solo dire che quando avevo dai 14 ai 18 anni leopardo per me era un mito,andavo in ogni discoteca dove lavorava,non perdevo hit parade o stdd.e' stato il piu' grande ed era inarrivabile.e' stato 1 dei 2 personaggi che piu' ho amato.tommaso

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  2. Ancora oggi,con tanta nostalgia,vado ogni tanto a ricercare in rete le sue registrazioni,che goduria il suo fischio o la sua r ,stasera era una di quelle serate in cui lo cercavo . Tommaso

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  3. Sai se c'è stata qualche novità in merito alla pubblicazione del DVD Steg...? Io non trovo nulla...

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  4. Stay with us ! The best in town

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