"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



giovedì 14 marzo 2024

“BACK TO REVERTE”: e torno a scrivere di un gentiluomo che scrive, anche, di gentiluomini di fortuna (Sketches series 32)

 

“BACK TO REVERTE”:

e torno a scrivere di un gentiluomo

che scrive, anche, di gentiluomini di fortuna

(Sketches series 32)

 

To revert”: in lingua inglese significa, fra l’altro, “ritornare.
Back to Mono: è il titolo di una gloriosa antologia dedicata (quando non si “usava”) a uno dei più grandi produttori artistici ([1]) ma anche produttore di fonogrammi ([2])) di tutti i tempi: Phil Spector ([3]) ([4]).
Phil Spector, Arturo Pérez-Reverte, … li giudicherà la storia.

 

Dopo dieci anni il mio post dedicato a Arturo Pérez-Reverte ([5]) si risolve in qualcosa di monco.
D’altro canto, non ha nemmeno senso aggiornarlo come fosse una modesta voce enciclopedica on line.
Quindi seguono qui semplici lampi.

 

Il suo romanzo “puro” ([6]) da me preferito è La carta esférica: compaiono altresì con massima dignità gli albi delle storie (fumetti) di Tintin ([7]).
Arturo Pérez-Reverte è un appassionato di fumetti, anche (non sorprenderà) di Corto Maltese.

 

Spiazzante è La Reina del Sur: può anche indurre a cercare uno o due altri romanzi di questo “genere”.

 

Fuori dalla narrativa, di statura per lo meno vicina a Territorio Comanche, è per me importante Los barcos se pierden en tierra ([8]).

 

Ogni altra indicazione sarebbe troppo personale, però – aneddoticamente – sappiate che in Italia la copertina “originale” de El Italiano fu sicuramente censurata ([9]) sostituendo un incursore della Regia Marina con l’immagine di spalle di una formosa ragazza.

 

A Roberto Bolaño ([10]) non solo non piaceva Pérez-Reverte, ma lo considerava letterariamente quasi modesto ([11]).
Resuscitasse oggi, chissà …, ma forse lo farebbe comunque bersaglio di una critica ideologicamente woke?

 

Ah: sì lo lessi El club Dumas (prima o poi affronterò la saga del Capitan Alatriste).

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

dalla collezione privata

 

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[1]Il produttore artistico ha il ruolo di porsi fra l’artista-interprete-esecutore, il produttore di fonogrammi e il mero tecnico del suono.

“Al produttore artistico, cioè, è affidata la funzione di:

·         coadiuvare AIE e PdF nella scelta delle opere musicali da registrare,

·         coordinare, in misura più o meno apprezzabile, la realizzazione delle registrazioni impartendo suggerimenti all’AIE, ai musicisti (e più in generale a tutti gli artisti non “principali”) ed ai tecnici che si occupano materialmente della effettuazione delle registrazioni,

·         auspicabilmente fornire anche una impronta particolare alle registrazioni o meglio alle registrazioni che saranno poi commercializzate, impronta che, senza la sua attività, non ci sarebbe” (autocitazione).

[2]Il produttore di fonogrammi è la persona fisica o giuridica che assume l'iniziativa e la responsabilità della prima fissazione dei suoni provenienti da una interpretazione o esecuzione o di altri suoni o di rappresentazioni di suoni” (articolo 78, primo comma, legge n. 633, del 22 aprile 1941).

[3] Chi della mia generazione dichiara, essendo cresciuto col punk, di conoscerlo sin “da prima” (di End of the Century) mente a meno che non sia un beatlesiano.

https://en.wikipedia.org/wiki/Phil_Spector.

[5] https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2014/12/arturo-perez-reverte-sketches-series-19.html

[6] El pintor de batallas è autobiografico, per sua ammissione: https://www.youtube.com/watch?v=IfUyYlQSe5c

[9] Non è regola che le copertine rimangano uguali, ma nel caso di specie avrebbe avuto senso mantenere quella spagnola.

[11] Si veda, edizione italiana, Il gaucho insopportabile, Milano, Adelphi.

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