"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



domenica 28 luglio 2013

A PROPOSITO DI DONNE E MISS E VELINE (ATTUALI O EX, ASPIRANTI INCLUSE)


A PROPOSITO DI DONNE E MISS E VELINE
(ATTUALI O EX, ASPIRANTI INCLUSE)

 

Il Presidente della Camera, Onorevole Laura Boldrini, ritiene, sicuramente in buona fede, che il non trasmettere l’edizione del 2013 di Miss Italia da parte della RAI sia una conquista per le donne.
Mi rendo conto che alle masse occorre parlare con una lingua semplificata, ma non troppo altrimenti anche c’è il rischio di banalizzarsi.
 

Faccio qualche nome: Marlene Dietrich, Betty/Bettie Page, Marilyn Monroe, aggiungo Martina Colombari siccome Miss Italia e siccome stufa del maschilismo di Alberto Tomba (che quindi lasciò) ([1]).
Che ne pensate miei lettori? Figure da rifuggire oppure da ammirare?
E che dire di quanto dichiarato dalle ex veline Maddalena Corvaglia e Elisabetta Canalis nel servizio di copertina di Sette del 12 luglio 2013?

 

Avevo una compagna di classe, S., al liceo, di fede politica fascista, la quale veniva regolarmente spintonata o peggio dai componenti dei “servizi d’ordine” extraparlamentari di sinistra in occasione di ogni sciopero e corteo.
S., alla fine, entrò nel collettivo femminista della scuola: le compagne (e “compagne”) la rispettavano, eppure gli ideali di S. erano diversi (e continuava ad essere malmenata).
E quale può essere il giudizio finale su Francesca Mambro: peggiore o migliore rispetto a certi “angeli del ciclostile” della sinistra extraparlamentare?
 

Ecco, mi pare che donne famose e donne coraggiose che hanno usato anche il proprio corpo (o che lo hanno subìto insieme al proprio cervello: sono inscindibili, ricordo a tutti) smentiscano certi luoghi comuni.

Mi torna in mente uno slogan femminista, ma probabilmente è femminile: “né puttane né madonne, ma solo donne”. Evitiamo, allora, di glorificare unicamente le “madonne laiche” e consideriamo tutte le donne come tali, aspiranti miss incluse.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

© 2013 Steg, Milano, Italia.
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[1] Data la minor popolarità rispetto alle altre tre, rammento come oggi ella sia impegnata socialmente, come se volesse raggiungere Donna Marella Agnelli capo-crocerossina in un viaggio pellegrinaggio a Lourdes o Giulia Maria Crespi con il FAI.
Tomba era geloso perché lei, Martina, posava per “marchi” di abbigliamento intimo.

2 commenti:

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  2. Di Marlene Dietrich ogni bene, tranne quando cantava (aaarrrggghhh), e quando abbandonò la sua sorella spirituale Edith Piaf in balìa al suo destino. Betty Page, una giovanotta molto allegra che altro non ha saputo mettere insieme che i filmini del vecchio porco Irving Klaw (se non spuntavano fuori i Cramps non so se qualcuno se la ricorderebbe). Su Marilyn Monroe quasi simpatia (quasi, poveretta). Su Martina Colombari -beh.....dobbiamo considerare che esista?

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