"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



mercoledì 22 luglio 2020

RITORNO AI “CAFFS” (CON I COMPAGNI DI NONPIÙ) (un quarantennale)


RITORNO AI “CAFFS” (CON I COMPAGNI DI NONPIÙ)
(un quarantennale)

Il titolo originale del post era leggermente di verso: Ritorno ai “caffs” (ovvero anche la gravità milita Dexys Midnight Runners).
40 anni fa poche copie arrivarono a Milano dell’album più pesante di quei 366 giorni: era Searching For The Young Soul Rebels dei Dexys Midnight Runners (il nome era senza caratteri maiuscoli in copertina).
Tonito pronunciò subito “Keltic”, già, sempre lui.
Pesa la sleeve, pesa la inner e le etichette sono paper.

2020: il pensiero è che, ormai vivi solo noi, qualora morisse prima Kevin Rowland, Fred Ventura ed io saremmo i soli a piangerlo sinceramente. Mi sbaglio?

fantasie

Suona il telefono, leggo nel visore DTK LAMF”, e subito rispondo: “Ciao Tonito”.
Il contro saluto è: “Steg sempre bastard by choice?”
S.: “Certo”.
T.: “Allora?”
S.: “Davanti a Bonaparte di Via Marghera, ore 20.00”.
T.: “Ok, ciao, ciao ciao, ciao, ciao,  ..”.

Via Marghera, si apre una delle anteriori della sei porte della Mercedes Benz 600, nera, scende l’autista e ne apre una delle posteriori, Antonio esce dall’accesso della fermata MM1 di Wagner, si guarda intorno, vede la stella a tre raggi, scopre l’impercettibile cenno dello chauffeur e sale.
Nel ghiaccio della frappeuse di fronte a Steg e Tonito sta una bottiglia di Laurent Perrier extra dry e due flûte capovolte.
S.: “Mi fa piacere vederti”.
T.: “Ho comprato due demoni per essere puntuale”.
S.: “Sono ateo, ma pluralista”.
T.: “Dove si va?”
S. “Sorpresa!”

La pesante, blindata, Benz si ferma davanti al Bar Magenta.
Entriamo, i nostri steel toe rimbombano, noi due e lo sciabolare nell’aria delle catene di una Bonneville e di una Rocket, puliscono il locale da vecchie ruggini umane che si atteggiavano a mercanti di un tempio che peraltro è da lustri sconsacrato.
Mangiamo un panino pasteggiando con due mezze pinte di Double Diamond, giusto per rimanere perfettamente lucidi.

Rientriamo in auto ed il tragitto è breve: la fida meccanica tedesca ci fa arrivare in Corso di Porta Vigentina, fra i civici 26 e 28; con una autorevolezza quasi magica la “nera auto fuori Germania” e facendo le fusa si fa parcheggiare impeccabilmente.
Quando Steg e Tonito scendono, sono tutti lì, caduti e veterani.
Clack la serratura ci saluta, due mani (quanti anni son passati) sollevano una scodinzolante saracinesca.
La vetrina illuminata di Tape Art miracolosamente ci saluta con un numero impossibile di copertine di dischi e nastri, centinaia!
Entriamo tutti e poco dopo un tocco leggero annuncia i valletti del Quadronno: con un colpo di bacchetta magica ognuno ha ciò che vuole fra le mani e sulle labbra (Tonito e Steg riprendono a Laurent Perrier e…, beh Steg ha chiesto granchi oceanici, schie e – fuori norma – qualche dattero di mare. Ma Morrissey avrebbe ben altro di cui preoccuparsi, se fosse stato invitato).

Un paio di ore prima dell’alba Nicola Guiducci e due Technics creano un gioiello di after hours.
Alle più fioche luci solari gli amici e i Compagni Di Nonpiù salutano e svaniscono.
A Steg pare che Tonito gli abbia strizzato l’occhio prima di andare, ma è un po’ stanco anche Steg e con tre passi si trova con Franz che già gli ha aperto la portiera per riportarlo a casa.
Scende il vetro del finestrino, senza rumore, e Steg guardando all’orizzonte un roseo nulla mattutino saluta: “bis bald”.


                                                                                                                      Steg


PS: la forma di queste righe potrebbe essere quella di mio padre, nei suoi esercizi narrativi storico-bio(auto)grafici. Lui probabilmente avrebbe apprezzato le mie “note teutoniche” e mi avrebbe chiesto lumi sui contenuti con sincera, ma giornalistica, curiosità.




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2 commenti:

  1. Ti sia di consolazione Stefano ma - dovesse accadere l'irreparabile - non sareste solo tu e Fred a piangerlo, che' anche io mi unirei agli strali.
    Peraltro posso asserire che mr.Rowland sta benissimo: da qualche anno ha acquistato un appartamento nel medesimo stabile a Londra ove abita un amico e costui ('my man in Havana') mi informa sul Nostro.
    Io ho visto - da ultimo - KR allo showcase a Rough Trade East in occasione della pubblicazione dell'ultimo LP (quello di canzoni irlandesi) a nome Dexy's ed era in forma eccellente.
    A proposito di "Searching", esce per il quarantesimo un'edizione commemorativa in vinile rosso. Mah, visto l'artwork, l'avrei fatta verde. Quisquilie: cio' che conta e' il disco, splendido allora, splendido oggi.
    Bravo tu a menzionarlo oggi.
    (Approfitto del contributo per divagare con il mio beniamino: ascolta il nuovo Weller, un capolavoro).
    Un caro saluto,
    Marco Reina

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  2. Mi fa piacere leggerti. Da autodidatta del web quale sono, noto quando noto. L'ultimo album di Paul Weller ancora non lo ho comprato.
    Ciao

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