"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



lunedì 4 maggio 2015

IDOLATRIA (meglio un crepuscolo tempestivo)


IDOLATRIA
(meglio un crepuscolo tempestivo)

 

Scrivo queste righe – che sicuramente richiederebbero studio – quasi d’istinto, ma non di mero impulso.
 
Mi sovvengono due gruppi di riferimenti: “uccidi i tuoi idoli” ([1]) e Il crepuscolo degli dei/Il crepuscolo degli idoli ([2]). L’uno forse un poco profano e l’altro sicuramente colto e anche fonte di un terzo richiamo: La caduta degli dei ([3]).
 
Ultimamente vedo la corda (o se preferite la trama ruvida del tappeto che prima mi appariva in tutto il suo splendore) anche in coloro che mi parevano incrollabili.
Non servono nomi.
 
Certo la durata della vita non aiuta.
Certo la comunicazione continua, senza “possibilità” di riflettere ex ante, è un altro ostacolo: che sciocchezze si leggono, e quelle delle persone che si stimano danno più fastidio.
Ma insomma, l’integrità non dovrebbe essere merce deperibile.
 
Per quanto mi riguarda, superate le iniziali perplessità e sorpresa mi chiedo solamente se, alternativamente, avevo come al solito chiesto troppo a certe persone, oppure se (al contrario) avessi eccezionalmente dato indulgenza. Conoscendomi, ormai, credo che la prima ipotesi sia quella più vicina alla realtà, ma forse ho anche patito un’ottimistica miopia.
 
Concludo con un’altra doppia citazione: “gli dei se ne vanno”. Doppia in quanto esiste la versione Gli dei se ne vanno, d’Annunzio resta (in originale Les Dieux s’en vont, d’Annunzio reste) e quella, di 70 anni dopo, 1978 gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano! ([4]).
A questo punto, una cosa è evidente: mi trovo in discreta compagnia, pur se non di ottimo umore.
 
 
                                                                                                                      Steg

 

 

 


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[1] Anzi “Kill your idols”: come scritto su una maglietta indossata (e resa celebre) da W. Axl Rose e verosimilmente ispirata dal pensiero nietzscheiano.
[2] Rispettivamente: Götterdämmerung, opera wagneriana.
Mentre il secondo, in orginale Götzen-Dämmerung, è il titolo di un’opera di Friedrich Nietzsche.
Originalmente intitolato Ozio di uno psicologo, fu poi rinominato Crepuscolo degl'idoli; come si filosofa col martello. Quest'ultimo titolo, in tedesco, è un gioco di parole sul titolo di un'opera di Richard Wagner, Il crepuscolo degli dei (Götterdämmerung).” (Wikipedia): appunto.
[3] Film diretto da Luchino Visconti che, per buona complicazione, è sottotitolato (fra parentesi) Gotterdammerung (senza umlaut).
[4] Rispettivamente il titolo di una raccolta di scritti (in parte ironica rispetto al Vate) di Filippo Tommaso Marinetti appena prima del Futurismo e il titolo di un album del gruppo musicale Area.

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